Scelta non facile, lo ammetto. Se all'inizio non ti cimenterai nella fotografia, un piccolo Dobson smontabile penso sarebbe l'ideale...già sui 20cm hai una marea di oggetti da osservare...poi, un giorno, quando avrai anche un telescopio per le foto, mentre questo autoguiderà per ore...tu riprenderai il tuo vecchio dobson per continuare ad osservare. Nel tuo precedente posto mi pare te ne sia stato consigliato uno davvero minuscolo, una volta smontato. Se invece pensi che la fotografia sia un aspetto rilevante ed imminente allora la scelta di uno di questi tre non è affatto male. Conosco bene il Takahashi FS-60C e te le consiglierei anche a favore del Borg (scarterei invece il Megrez, perchè lo ritengo un pelo sotto agli altri due...anche se appaga molto di più la vista - del tubo, s'intende!

). Avresti un sistema davvero mini, compresa la montatura e quindi facile da trasportare. Non è comunque adattissima alla fotografia al fuoco diretto, ma abbinandogli una semplice fotocamera con un teleobiettivo potresti usarla in parallelo, guidando facilmente con il piccolo Takahashi, senza accrescere considerevolmente l'ingombro di tutto il setup. Visualmente un 60mm ha dei limiti..molti limiti!
Se hai già esperienza può essere interessante da usare poichè, avendo bene in mente le reali potenzialità, cerchi di sfruttarlo al massimo, ma per un neoastrofilo, potrebbe mostrare ben poca roba o addirittura nulla. Certo la Luna è bella, molto bella, anche pompando un po' gli ingrandimenti l'immagine rimane ricca di dettagli. Su Saturno si scorge la divisione di Cassini oltre a qualche leggerissima ombreggiatura ai poli, oltre all'ombra del pianeta sugli anelli; su Giove, oltre alle due bande principali puoi seguire il movimento dei 4 satelliti principali (ma su Giove l'ho usato si e no un paio di volte, troppo poco per una valutazione più approfondita), infine su Venere e Mercurio potrai seguirne le loro fasi. Sul profondo cielo mi viene da ridere, ma l'ho provato più di una volta sotto cieli bui. LA magior parte degli oggettti Messier sono semplici nuvolette grigio/verdi. Va beh, su M42 se ne vedono parecchi di dettagli (ma in quale strumento non si vedono???), M13 si intuisce la sua natura per una leggera granulosità verso i bordi. M16 e M17 sono interessanti, così come M27 e M57, di cui si percepisce chiaramente la forma. Giusto gli ammassi aperti sono molto belli: M35, il doppio del Perseo, M44, M45, M36-37 e 38, tutti appaganti...giusto per citare quelli che ho visto negli ultimi 6 mesi.
io però non sono visualista (fotografo nel 98% dei casi) ma comunque ho un po' di anni alle spalle in cui mi interesso, seppur non in modo continuativo, all'astronomia, per cui so anche cosa andare a cercare negli oggetti che punto. Sinceramente non so se un 60mm fosse stato il mio primo tele, quanto lo avrei apprezzato veramente. Per la cronaca ho iniziato con un newton da 10cm ma mi sono appassionato all'astronomia quando sono passato a un rifrattore acromatico da 8cm. Dimenticavo, con un 60mm avrai comunque a disposizione una nutrita lista di stelle doppie da osservare e sdoppiare. A questo punto il Borg potrebbe essere più universale come primo telescopio, ma secondo me aumentano un po' gli ingombri mentre la montatura non mi pare sia superiore a quella di cui è dotato il piccolo Takahashi. Sto vedendo, personalemnte, soprattutto da casa nelle serate un po' così così, che sfrutto sempre di più, in visuale, il Takahashi 60 o il William Optics 66, piuttosto che il più performante ma ingombrante e lungo da montare, Vixen Na120S.
Questo è come la vedo io; ora sta ovviamente a te cercare di carpire da ognuno di noi le valutazioni che più si avvicinano al tuo personalissimo caso
Buona fortuna e cieli sereni
V