FS-78 : lo so. Un giorno forse lo farò. Difficile da giustificarmelo con tutti gli strumenti che ho. Ma forse il fatto che sia stato dichiarato "illegale" è ragione sufficiente

Poi ho tutti gli accessori (che sono gli stessi per FS-60c, FS-78, Sky-90, FSQ...).
Fluorite : Non è tanto il graffio, è il grado di igroscopicità che poteva dare problemi. Il trattamento Tak ha risolto il problema. I fanciulli sono noti per non far uscire nulla se non è meglio del precedente. Vedi sotto diagramma del TSA-102...
Informazione : Se sono lavorati con lo *stesso grado di accuratezza* (e, come puoi vedere da qui, il TSA-102 è accurato anzichennò...
http://www.optique-unterlinden.net/tsa_ ... strehl.png ) accattarselo a 2000€ è un vero regalo...), l'acromatico a lungo fuoco — se il fuoco è sffucientemente lungo — ha nel visuale performance almeno pari (e spesso, come sai, superiori) ad un APO corto (insensibilità alla turbolenza, maggior contrasto). Dal pdv del colore — ne abbiamo già parlato — l'acro deve essere lungo +/- tre volte l'APO per avere la stessa correzione. Le altre aberrazioni sono invece corrette meglio in virtù appunto della maggiore facilità di costruzione. L'informazione in termini di lunghezza d'onda è invece inferiore: un Fraunhofer CeF è appunto corretto dalla linea C alla F. Le altre sono fuori fuoco. L'occhio non se ne accorge. Il CCD sì. Se poi in ripresa si filtrano tali frequenze allora il discorso cambia...
Comunque, tempo fa Roland Christen scrisse da qualche parte un piccolo interessante saggio (che adesso non trovo) in cui calcolava il prezzo dei vari tipi di telescopio sula base del dollaro per lunghezza d'onda corretta. Gli APO venivano fuori come gli strumetni più a buon mercato. Per niente stupida come idea...
Metafora : la metafora dell'informazione, così com'è, regge poco. Stai utilizzando l'esempio di un mero passaggio di contenuto dal trasmittente al ricevente, obliterando tutta una serie di dimensioni. Il linguaggio ha funzioni molto più complesse (Jakobson...).
Se quel "contenuto", invece di essere una mera informazione binaria (e.g. "cinque", che cogli o non cogli [e puoi comunque anche intuire e/o ricostruire in presenza di un'informazione che ti arriva incompleta..."nque", quando sai che sarà un numero...!]) fosse qualcosa di più complesso — p.e. un canto all'opera, o un pezzo di musica, non credo saresti contenta di capire le parole della cantante senza apprezzarne il canto che le veicola, o comprendere che si è appena suonato un Si bemolle senza che tu possa percepire la differenza tra uno Stradivari e un violino di compensato da 30 euro... n'est-ce pas...?!?!
E' scienza "dura" anche questa, oltre ad essere filosofia estetica, epistemologia e teoria dell'informazione...
