Io ho appena acquistato un rifrattorino a corta focale da abbinare al mio setup.
Si tratta di un 80/480 acromatico, quindi non è adatto all'uso fotografico per via del cromatismo che in foto viene fuori sicuramente, ma in visuale fa la sua p***a figura. Ho scleto questo rispetto ad uno SW ED80 per via della migliore meccanica ma soprattutto perché è più corto e permette di inquadrare campi ancora maggiori.
Infine ho scelto questo rispetto ad uno scopos 66 (o similari) perché ha un'apertura leggermente maggiore, quindi visto che a me le foto non interessano, ho ritenuto inutile spendere la stessa cifra (perché alla fine costano uguale) in uno strumento più piccolo seppur con meno cromatismo.
Mi piacerebbe però poter fare dei confronti diretti sul campo (il mio AT80 vs uno SW 80ED vs uno scopos 66ED) per capire se ho fatto bene oppure potevo scegliere meglio, ma questa è un'altra storia

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Fatta questa premessa (scusate se mi sono dilungato...), posso fare qualche considerazione mettendomi nei panni di un neofita che vuole comprare il primo strumento, visto che oltre a questo rifrattorino ho anche il dobson da 12" e ho avuto (fino a pochi giorni fa...) il mak127 della SW.
1)Discorso trasportabilità
Indubbiamente il rifrattorino è comodissimo. Piccolo e compatto, leggero, sta in una borsa. Inoltre lo puoi montare su un buon treppiedi fotografico, quindi anche con la relativa montatura resta uno strumento che puoi portare in spalla in una camminata.
Il mak 127 però non è molto lontano. Il peso è più o meno quello. La lunghezza anche. E' solo un po' più cicciotto, ma neanche poi troppo considerando che nel rifrattorino c'è la staffa ad L per il montaggio sul treppiedi che porta via un po' di ingombro laterale, oltre al focheggiatore (bellissimo tra l'altro) che sporge da entrambi i lati.
Probabilmente lo scopos 66 sarebbe avvantaggiato in questo senso, essendo ancora più leggero e un po' più piccolo. Direi che a occhio lo scopos66 può realmente essere portato a spasso "in spalla" anche per lunghe camminate. Forse con il mio 80ino (o un mak127) la cosa sarebbe un po' più forzata, ma comunque fattibile. Il problema poi è che nello zaino o ci metti il rifrattore (o il mak) o ci metti i panini.... entrambi non ci stanno! Con lo scopos forse resta spazio anche per un paio di panini

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Ovviamente con il dobson questa cosa è da dimenticare. Lo puoi trasportare agevolmente, ma solo in luoghi raggiungibili in auto. Della serie: apri il baule e piazzi il dobson a terra, al massimo a 50 metri dalla macchina.
2) Discorso osservazioni
Beh, qui non c'è storia che tenga.
I cm sono i cm, sia per i pianeti che per il deep e non solo sotto cieli bui, ma anche da cieli casalinghi! Il dobson stravince su tutti i fronti per gli oggetti che si possono osservare sia nel dobson che nel rifrattore. Voglio dire: giove è meglio nel dob, M13 è meglio nel dob. Le pleiadi invece nel dobson non ci stanno tutte, ecco quindi che queste sono sicuramente migliori nel rifrattore, così come per tutti gli altri oggetti molto estesi.
Il mak invece perde sempre in rapporto al dobson perché con il mak puoi osservare solo gli oggetti che vedi anche nel dobson, ma con minore apertura esce con la coda tra le gambe! Per intenderci, le pleiadi non ci stanno tutte nemmeno sul mak.... D'altra parte questo è il motivo per cui l'ho venduto, sosituendolo con il rifrattorino.
Viceversa, nel confronto tra il mak127 e il rifrattorino per gli oggetti piccoli, beh qui vince il mak per via della maggiore apertura e della focale. Ad esempio giove è sicuramente di gran lunga migliore nel mak127.
M13 o M11 invece sono solo un po' meglio nel mak per via dell'apertura maggiore, ma non c'è poi tutta questa differenza.
3) Discorso facilità d'uso
In questo caso vince il rifrattore, seguito subito a ruota dal mak. La differenza sta nel fatto che il rifrattore è subito pronto e non necessiterà MAI di essere collimato. Il mak invece deve acclimatarsi (in inverno per una mezzoretta, d'estate è subito pronto se non vai in montagna), e se lo sballotti troppo si può scollimare, anche se a me non è mai capitato.
Sono inoltre molto facili da usare entrambi se pensiamo di montarli su una montatura altazimutale.
Se invece li piazziamo su una equatoriale, allora rientra in gioco il dobson che è semplicissimo da usare (più semplice di un sistema su equatoriale) ma necessita di un po' di acclimatamento termico e di collimazione (ogni volta che lo monti se è uno a tralicci, ogni tanto se invece è a tubo chiuso). Per questo il dobson perde rispetto al rifrattore o al mak usati in altazimutale (a livello di semplicità d'uso), ma vince rispetto a questi se usati su montatura equatoriale perché secondo me è più facile imparare a collimare un dobson che imparare a fare uno stazionamento con la montatura equatoriale (e in ogni caso anche il puntamento di una equatoriale è più brigoso e scomodo rispetto a quello in una altazimutale o in un dobson)....
C'è però da dire che non si è obbligati a stazionare l'equatoriale, mentre se il dobson è scollimato ti TOCCA di collimarlo altrimenti vedi male.
Ovviamente tutte queste considerazioni sono solo il MIO punto di vista.
MORALE: se fossi un neofita quali tra questi 3 strumenti riprenderei subito?
Mumble mumble, considerando che io NON ho esigenze particolari di trasporto (nel senso che mi basta poter caricare e trasportare tutto in auto) né ho problemi di spazio a casa, sicuramente riprenderei il
DOBSON.
Se invece dovessi escludere il dobson per via della trasportabilità e dell'ingombro, allora sarei veramente indeciso.
Il rifrattore è uno strumento splendido. A parità di spesa rispetto al mak è sicuramente anni-luce avanti a livello di meccanica (focheggiatore da svenimento, possibilità di montare tutti gli accessori anche quelli da 2", finiture di altissimo livello, ecc. ecc.). Inoltre il rifrattorino ti tornerà sempre utile anche in futuro se deciderai poi di prendere uno strumento più grande, appunto perché ti permette osservazioni del tutto complementari.
Però il mak fin da subito ti fa vedere saturno o giove a 250x senza problemi. Sulla luna puoi spingere fino a 500 o 600x senza battere ciglio (se il seeing lo permette ovviamente, ma io l'ho tirato fino a 900X sulla luna!!!).
Insomma, quando un neofita che non ha mai usato un telescopio mette l'occhio all'oculare del mak e vede saturno, sicuramente avrà il classico effetto "wow". Se invece lo piazzi davanti all'oculare del rifrattorino con inquadrata una meravigliosa stellata nel mezzo della via lattea (magari con nebulosa velo che la attraversa

), rischia forse di pensare "beh, ma quelle stelline non si possono ingrandire un po' di più??".
Scusatemi... mi rendo conto di essermi dilungato un po' troppo...!
Cieli sereni
Fabio