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MessaggioInviato: venerdì 27 luglio 2007, 23:26 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 22:29
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Ciao,
per il sistema con il polmone ho trovato un piccolo manuale dal titolo " LA TECNICA DEL VUOTO ", fonte prochima ( http://www.prochima.it ) che spiega in maniera semplice e chiara il vuoto per fare del vacuum bagging e mostra il seguente schema:

Immagine

Viene accesa la pompa, raggiunto il vuoto necessario di 40 mBar, la pompa si arresta per un certo intervallo di tempo, ma il sistema non essendo a tenuta perfetta ha delle perdite. Quando la pressione sale a 50 mBar la pompa riparte. Il polmone serve per avere una piccola riserva di vuoto di modo da prolungare l'intervallo di arresto della pompa.
Il tipo di pompa che è utilizzata è da 2 o 3 m^3/h con potenza piccola (0.20 KW), quanto basta per raggiungere una pressione limite di 40 mBar.

Le pompe da vuoto preparatorio ( basso vuoto ) più "tranquille" fanno arrivare il grado di vuoto ad un ordine di 10^-3 - 10^-4 mBar, cioè una pressione di 40000 - 400000 volte + piccola di quella ottenute con le pompe usate nella tecnica del vuoto ( e appunto non alto vuoto ) per il vacuum bagging e simili. Per le pompe a diffusione si parla almeno di 10^-6 - 10^-7 mBar.
Nell'alto vuoto, tutte le accortezze per un efficiente tenuta, non sono le stesse adottate per il vuoto in autoclave o per il vuoto in sacco.

Per quanto concerne la portata della pompa, ad esempio da basso vuoto, certo che più grande è..meglio è, però ragioniamo: il volume da svuotare supponiamo che sia di 1 metro cubo scarso, visto che non abbiamo a che fare con una catena di produzione industriale sotto vuoto o un mega impianto petrolchimico, ma con un impianto amatoriale. In linea teorica, perché c’è poi tutto un discorso da fare, con una pompa da 2 m^3/h si raggiunge la pressione limite in 30 min, con una da 3m^3/h in 20 min. Si potrebbe anche pensare a due pompe da 2 o 3 m^3/h in parallelo.…Insomma, la portata la “paghi” ma il costo vale la candela?
Con due pompe a portata diversa ma che hanno la medesima pressione limite di targa ( ES.: 10^-3 mbar), a parità di volume da svuotare, l’unica differenza è la potenza, cioè di lavoro fatto nell’unità di tempo. Il lavoro è lo stesso ( stessa massa d’aria da spostare, o volume da svuotare ), l’unica differenza è una manciata di minuti. Si può pure aspettare 20 o 30 minuti, o no?

NOTA: tutto questo discorso può essere valido SOLO se non ci sono fughe e non si faccia uso di materiali che ad una certa pressione cominciano ad emettere gas. Altrimenti occorre compensare la perdita di pressione e più grande è la perdita tanto maggiore deve essere la velocità di pompaggio.

Helio


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MessaggioInviato: venerdì 27 luglio 2007, 23:48 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 22:29
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Sperando di scrivere meno sciocchezze, stupidate, str…ate, ecc… possibili :D , utilizzando le info fino a quì raccolte, ho buttato giù uno schemino di alto vuoto per il PVD :

Immagine

C: camera da vuotare;
P1 : pompa rotativa a bagno d’olio per il vuoto preparatorio;
P2: pompa a diffusione a olio per l’alto vuoto;
G1, G2 : vacuometro per il basso e alto vuoto rispettivamente;
r1, r2, r3, r4 : rubinetti;
v: valvola;
A1: alimentatore filamenti;
A2: alimentatore in continua per scarica a bagliore ( 4000 – 20000 Volt );
F: set di filamenti di W;
e’, e’’ : elettrodi;
m: manufatto da alluminare;

Poi...la seguente sequenza operativa va bene? :roll:

1] Assicurarsi dell’isolamento di tutti i collegamenti e di tutti i terminali elettrici. Controllare il giusto funzionamento di tutti gli apparati elettrici. Controllare l’integrità dei filamenti di W. Controllare che all’interno della campana non vi siano rimasti corpi estranei e/o corpi mobili o non assicurati stabilmente agli eventuali supporti. Controllare che non ci siano crepe o creep innescati di alcun tipo, che interessino: la campana, i condotti, le flange, ecc. Controllare la bulloneria. NON AVVIARE MAI LE OPERAZIONI DI ALTO VUOTO PRIMA DI NON AVER VERIFICATO L’INTEGRITA’ DI TUTTO IL SISTEMA! NON SERRARE MAI BULLONI, O STRINGERE TUBI DURANTE IL VUOTO!!

2] r1, r2, r3 aperti, r4 chiuso;

3]Avviare il sistema di raffreddamento di P2;

3] Accensione P1;

4] Raggiunto il basso vuoto, v, r2, r3 aperti, r1, r4 chiusi;

5] Accensione P2;

6] Scarica a bagliore;

7] Raggiunto l’alto vuoto, v, r1 e r4 chiusi, r2, r3 aperti;

8] Spegnere P2;

9] Spegnere P1;

10] Lettura G1 e G2 per verifica presenza fughe;

11] Preaccensione di F ( pre-fusione di Al );

12] Accensione di F ( fusione ed evaporazione di Al ).

Domanda: alto vuoto + scarica a bagliore = RAGGI X? :shock: Boh? :? In quali condizione si hanno raggiX, con tensioni >100KV? Se qualcuno lo sa..
Tutte le possibili risposte, correzioni, critiche, osservazioni, consigli, ecc.ecc...sono assolutamente gradite!

Ciaoooou,
Helio


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MessaggioInviato: sabato 28 luglio 2007, 10:53 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
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Località: trivero
Helio ha scritto:
Ciao,
per il sistema con il polmone ho trovato un piccolo manuale dal titolo " LA TECNICA DEL VUOTO ", fonte prochima ( http://www.prochima.it ) che spiega in maniera semplice e chiara il vuoto per fare del vacuum bagging e mostra il seguente schema:

Immagine

Viene accesa la pompa, raggiunto il vuoto necessario di 40 mBar, la pompa si arresta per un certo intervallo di tempo, ma il sistema non essendo a tenuta perfetta ha delle perdite. Quando la pressione sale a 50 mBar la pompa riparte. Il polmone serve per avere una piccola riserva di vuoto di modo da prolungare l'intervallo di arresto della pompa.
Il tipo di pompa che è utilizzata è da 2 o 3 m^3/h con potenza piccola (0.20 KW), quanto basta per raggiungere una pressione limite di 40 mBar.


ora hai capito la funzione del polmone

Le pompe da vuoto preparatorio ( basso vuoto ) più "tranquille" fanno arrivare il grado di vuoto ad un ordine di 10^-3 - 10^-4 mBar, cioè una pressione di 40000 - 400000 volte + piccola di quella ottenute con le pompe usate nella tecnica del vuoto ( e appunto non alto vuoto ) per il vacuum bagging e simili. Per le pompe a diffusione si parla almeno di 10^-6 - 10^-7 mBar.
Nell'alto vuoto, tutte le accortezze per un efficiente tenuta, non sono le stesse adottate per il vuoto in autoclave o per il vuoto in sacco.

ovviamente se no sarebbe troppo facile..........Per quanto concerne la portata della pompa, ad esempio da basso vuoto, certo che più grande è..meglio è, però ragioniamo: il volume da svuotare supponiamo che sia di 1 metro cubo scarso, visto che non abbiamo a che fare con una catena di produzione industriale sotto vuoto o un mega impianto petrolchimico, ma con un impianto amatoriale. In linea teorica, perché c’è poi tutto un discorso da fare, con una pompa da 2 m^3/h si raggiunge la pressione limite in 30 min, con una da 3m^3/h in 20 min. Si potrebbe anche pensare a due pompe da 2 o 3 m^3/h in parallelo.…Insomma, la portata la “paghi” ma il costo vale la candela?

attento: una 10 m3 ora costa ipotesi 1500 euro una 20m3 ora 1600 euro,
la differenza entro certi range è minima

Con due pompe a portata diversa ma che hanno la medesima pressione limite di targa ( ES.: 10^-3 mbar), a parità di volume da svuotare, l’unica differenza è la potenza, cioè di lavoro fatto nell’unità di tempo. Il lavoro è lo stesso ( stessa massa d’aria da spostare, o volume da svuotare ), l’unica differenza è una manciata di minuti. Si può pure aspettare 20 o 30 minuti, o no?


no non si puo' aspettare, il tempo costa, il tempo lungo puo' anche portare a inattesi contrattempi (es. mancanza energia) e te sei fregato.
NOTA: tutto questo discorso può essere valido SOLO se non ci sono fughe e non si faccia uso di materiali che ad una certa pressione cominciano ad emettere gas. Altrimenti occorre compensare la perdita di pressione e più grande è la perdita tanto maggiore deve essere la velocità di pompaggio.

Helio


naturalmente il complesso va costruito a regola d'arte, non stando troppo a lesinare sui materiali, perchè magari la rottura di un componente comporta a catena la rottura di altri, con buona pace dei risparmi cercati.

_________________
non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: sabato 28 luglio 2007, 11:00 
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Helio ha scritto:
Sperando di scrivere meno sciocchezze, stupidate, str…ate, ecc… possibili :D , utilizzando le info fino a quì raccolte, ho buttato giù uno schemino di alto vuoto per il PVD :

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C: camera da vuotare;
P1 : pompa rotativa a bagno d’olio per il vuoto preparatorio;
P2: pompa a diffusione a olio per l’alto vuoto;
G1, G2 : vacuometro per il basso e alto vuoto rispettivamente;
r1, r2, r3, r4 : rubinetti;
v: valvola;
A1: alimentatore filamenti;
A2: alimentatore in continua per scarica a bagliore ( 4000 – 20000 Volt );
F: set di filamenti di W;
e’, e’’ : elettrodi;
m: manufatto da alluminare;

Poi...la seguente sequenza operativa va bene? :roll:

1] Assicurarsi dell’isolamento di tutti i collegamenti e di tutti i terminali elettrici. Controllare il giusto funzionamento di tutti gli apparati elettrici. Controllare l’integrità dei filamenti di W. Controllare che all’interno della campana non vi siano rimasti corpi estranei e/o corpi mobili o non assicurati stabilmente agli eventuali supporti. Controllare che non ci siano crepe o creep innescati di alcun tipo, che interessino: la campana, i condotti, le flange, ecc. Controllare la bulloneria. NON AVVIARE MAI LE OPERAZIONI DI ALTO VUOTO PRIMA DI NON AVER VERIFICATO L’INTEGRITA’ DI TUTTO IL SISTEMA! NON SERRARE MAI BULLONI, O STRINGERE TUBI DURANTE IL VUOTO!!

2] r1, r2, r3 aperti, r4 chiuso;

3]Avviare il sistema di raffreddamento di P2;

3] Accensione P1;

4] Raggiunto il basso vuoto, v, r2, r3 aperti, r1, r4 chiusi;

5] Accensione P2;

6] Scarica a bagliore;

7] Raggiunto l’alto vuoto, v, r1 e r4 chiusi, r2, r3 aperti;

8] Spegnere P2;

9] Spegnere P1;

10] Lettura G1 e G2 per verifica presenza fughe;

11] Preaccensione di F ( pre-fusione di Al );

12] Accensione di F ( fusione ed evaporazione di Al ).


naturalmente per rispondere a queste domande occorrerebbe avere un minimo di prototipo da valutare. In linea di massima secondo me cosi potrebbe funzionare (potrebbe, ripeto non sono esperto in questo argomento).
Tieni presente un solo fatto: la campana, la raccorderia, ecc. deve essere tutto certificato dagli enti appositi. La bulloneria e le parti meccaniche vanno comunque costruire in acciaio e calcolate con cura. Qua non si possono fare stupidaggini se ti implode qualcosa e ti fai pure male ti becchi anche una denuncia. Non è un problema insormontabile o di costo, quanto di "carta" e di un'ispezione finale. Comunque un progettista che ti firma il disegno ci vuole.

Mi pare che sei andato molto avanti, per cui ti invito a continuare nell'analisi di ogni singolo passo che hai elencato e simulare eventualmente le forze in gioco nei vari componenti che hai elencato.

Domanda: alto vuoto + scarica a bagliore = RAGGI X? :shock: Boh? :? In quali condizione si hanno raggiX, con tensioni >100KV? Se qualcuno lo sa..

non lo soTutte le possibili risposte, correzioni, critiche, osservazioni, consigli, ecc.ecc...sono assolutamente gradite!

Ciaoooou,
Helio

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MessaggioInviato: domenica 29 luglio 2007, 4:57 
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Sono d’accordo con tutte le tue osservazioni.
In effetti, sono andato a vedere i prezzi dell’usato e hai ragione.

Il tuo discorso sul tempo tecnico non fa una piega..eheh..vedi che significa avere anche la mente da imprenditore! :wink:

Per quanto concerne la questione sulla componentistica, assolutamente! Tutti elementi, rigorosamente certificati e garantiti per l’alto vuoto e acquistati da rivenditori specializzati! Che scherziamo, sulla questione sicurezza non si transige! Questo prima di tutto, poi la giusta natura dei materiali ne consegue in maniera quasi automatica.

Ora, come dici tu, bisogna iniziare a focalizzare l’attenzione su ogni singolo componente, idoneo e opportunamente dimensionato per il nostro progetto.
Poi alla fine, faremo una “spesa” virtuale per renderci conto del costo della baracca.
Ciao, Helio


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Helio ha scritto:
Sono d’accordo con tutte le tue osservazioni.
In effetti, sono andato a vedere i prezzi dell’usato e hai ragione.

Il tuo discorso sul tempo tecnico non fa una piega..eheh..vedi che significa avere anche la mente da imprenditore! :wink:

Per quanto concerne la questione sulla componentistica, assolutamente! Tutti elementi, rigorosamente certificati e garantiti per l’alto vuoto e acquistati da rivenditori specializzati! Che scherziamo, sulla questione sicurezza non si transige! Questo prima di tutto, poi la giusta natura dei materiali ne consegue in maniera quasi automatica.

Ora, come dici tu, bisogna iniziare a focalizzare l’attenzione su ogni singolo componente, idoneo e opportunamente dimensionato per il nostro progetto.
Poi alla fine, faremo una “spesa” virtuale per renderci conto del costo della baracca.
Ciao, Helio




bene ora puoi iniziare la simulazione, partendo da un'ottica standard (diciamo diametro 400 mm?) e calcolando pezzo per pezzo, fornitore per fornitore, caratteristiche meccaniche e preventivo costo.

Il progetto puo' cosi' crescere mattone su mattone, affrontando ogni singolo elemento ti accorgerai anche i probabili o sicuri punti deboli o troppo costosi, dove magari conviene applicare qualche modifica e qualche elemento di sicurezza.

ciao
max

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Ricorda solo che per questioni di sicurezza, se tutti gli elementi non sono sul "verde" non deve essere permesso l'avvio del processo. Cosi' ad esemio dove si prevede la chiusura di valvole per la partenza, occorreranno gli opportuni sensori di
"chiuso" a cascata.
Forse di tutta questa cosa la parte più costosa è proprio la realizzazione di un quadro elettrico a norma.
Detto in due parole: tu non devi mai preoccuparti delle parti metalliche (bulloni ecc.), perchè essendo a norma e surdimensionati non devono essere soggetti a controllo; non devi avere la check list di avviamento perchè un solo punto "off" blocca la partenza. Questo è il minimo richiesto dalle certificazioni CE industriali (se non vuoi fare il clandestino ahahah).
Prevedere: fermata di emergenza con tutte le relative fermate e aperture/chiusure, con tempo di inserimento inferiore a 1".
ciao
max

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Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
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Ciao,
direi di rimanere sul metro cubo, con un diametro utile di 80/90 cm, così da poter alluminare più specchi ( ad esempio primario e secondario ) insieme, in un unica operazione, che dici?
Poi ci serve spazio, per convertire il sistema, dall'evaporazione per riscaldamento a deposizione per...ci siamo capiti...eheheh..da studiare..
Ciao, Helio


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Helio ha scritto:
Ciao,
direi di rimanere sul metro cubo, con un diametro utile di 80/90 cm, così da poter alluminare più specchi ( ad esempio primario e secondario ) insieme, in un unica operazione, che dici?
Poi ci serve spazio, per convertire il sistema, dall'evaporazione per riscaldamento a deposizione per...ci siamo capiti...eheheh..da studiare..
Ciao, Helio


gasp 80-90 cm costa un botto.......

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Ehehehe, vediamo vediamo, famme fa , famme fa..
ciaoooou


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