1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: sabato 28 luglio 2007, 9:39 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16947
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Prima di cominciare a usare deepskystacker la mia procedura era esattamente questa, tanto per dare una visione completa.
Con il plugin di cameraraw per Photoshop convertivo i raw in tiff 16 bit correggendo solo i canali colore per avere i picchi più o meno corrispondenti.
Lo facevo solo su una immagine e poi lo stesso profilo lo davo alle altre.
Una volta convertito in tif lo davo in pasto a Registar al quale facevo fare da tre a cinque tipi di stacking diversi (sempre average, median e median/mean e a volte e secondo il soggetto anche min e max). In nessuno di questi stacking notavo gli hot pixel
Poi in Ps mediavo mediante sovrapposizione di layer con opacità variabile e vari files di stack.
Per eliminare l'amp glow usavo quasi sempre il sistema del ritaglio (eliminavo semplicemente la parte incriminata).
In alcuni casi creavo una maschera selettiva nella zona andando a sottrarre la componente di amp glow ma quasi sempre il risultato non mi soddisfaceva. E infatti veniva usato solo se non potevo croppare.
Con deepskystacker sto cominciando a sottrarre i dark ma lo sto usando da troppo poco tempo per essermi fatto una cultura sufficiente. :) :)

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Cieli sereni da Renzo
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MessaggioInviato: sabato 28 luglio 2007, 9:50 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:55
Messaggi: 10275
Località: Salento
io al momento uso AA4 per la DSLR e utilizzo solo Flat (una decina) e Dark (5,6).

I flat e i dark li medio semplicemente.

Le immagini dopo la calibrazione le combino con la mediana e non ho mai rigature...

Tanto per avere un caso in piu' :)

Ai tempi invece usavo il dark automatico della camera e usavo registar con la media. Anche li nessuna striatura...


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MessaggioInviato: sabato 28 luglio 2007, 15:18 
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Iscritto il: mercoledì 27 giugno 2007, 8:43
Messaggi: 844
Località: Ferrara
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Considerate che io riprendo a 1600 iso, sicuramente a 800 o 400 gli hot pixel sono meno evidenti.

In ogni caso quell'immagine in particolare è stata elaborata da Astroart, però devo dire che anche con deepsky tracker se non tolgo il dark quelle file di pixel caldi mi vengono fuori.

E' vero anche il discorso che alcuni programmi visualizzano l'immagine raw con meno pixel caldi di altri.

Ad esempio photoshop la visualizza abbastanza pulita, mentre acdsee piena di "puntini" eliminabili in parte, zoomando, ma credo sia solo un fatto di visualizzazione, fenomeno che non si presenta con le immagini jpg.


In ogni caso penso che dando i pasto le immagini raw ai vari software, per la messa a registro, e somma: astroart, deepskystacker, maxim, o qualsiasi altri, se i pixel caldi ci sono, ci sono.

Dovrei avere delle immagini riprese a 800 iso ( anche se in jpg ) provo a elaborare senza sottrarre dark e vi dico...

Ciaoo

Ferruccio


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MessaggioInviato: sabato 28 luglio 2007, 15:22 
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Iscritto il: mercoledì 27 giugno 2007, 8:43
Messaggi: 844
Località: Ferrara
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ivaldo provero come dici, a convertire prima in tiff, per dare in pasto a Iris.

Gianluigi seffettivamente il problema che dici ci può stare indipendentemente da hot pixel o meno.

Cieli sereni e pieni di perseidi ( ormai ci siamo ).

Ferruccio

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Telescopio Newton FGZ Giacometti optics d. 302mm F. 1490 mm f:4.9
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MessaggioInviato: sabato 28 luglio 2007, 16:02 
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Iscritto il: mercoledì 8 novembre 2006, 12:24
Messaggi: 638
Località: Castano Primo (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Renzo_Del_Rosso ha scritto:
Hai detto che spostandosi random di pochi pixel fra una ripresa e l'altra non si verifica il problema.
Come si può gestire tutto ciò da software (e con quale?)
Altrimenti dopo ogni scatto dovresti spostare l'inquadratura, riagganciare la stella di guida e poi rifare un altro scatto.


Lo spostamento è detto anche dithering. Io lo applico con due metodologie diverse: manuale automatico.
Manuale.
Dopo ogni posa (oppure dopo 2-3) sposto leggermente il telescopio guida. L'autoguida nel tempo di delay tra una posa e l'altra ha il tempo di riposizionarsi sullo stesso pixel dell'autoguida e riprende a guidare. L'immagine sul sensore di ripresa avrà una posizione leggermente diversa dalle precedenti
Automatico.
Attivo la funzione Dithering di Maxim che comanda sia l'autoguida che la ripresa principale. Fa tutto lei. Bisogna solo indicarli l spostamento massimo in pixel.

Vantaggi:
immagini + morbide, rumore inferiore, dead e hot pixel attenuati

Ale


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MessaggioInviato: sabato 28 luglio 2007, 16:22 
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Iscritto il: domenica 26 febbraio 2006, 11:04
Messaggi: 10072
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Gianluigi Bianchi ha scritto:
Le striature che vedi nella foto le ho ritrovate anche io in diverse riprese e ho perso parecchi giorni per capire quale fosse la causa.
In effetti, ad un primo sguardo, possono sembrare imputabili ad un dark inopportuno, ottenuto o sottratto male.
Come ti ha già scritto Renzo però si presentano anche senza sottrazione della corrente di buio e nella maggior parte delle riprese fatte con reflex digitali.
Dopo parecchie prove credo di aver scoperto la causa e, udite udite, si tratta della tanto cara autoguida :shock: :shock: .
...
Salutoni


Devo dire Gianluigi che leggendo mi hai illuminato su una questione che
mi son ritrovato tempo fa quando ho iniziato a giocare con la mia 350D.
E devo dire che la tua ipotesi è quanto mai corretta!
Aggiungo quanto avevo rilevato tempo fa su un'immagine della Rosetta
che avevo ripreso ancora quando era medio-bassa sull'orizzonte est, ovvero:
le condizioni di cielo inquinato sono la causa di quelle striature legate al
movimento in AR di cui parlavi.
Difatti quando ho avuto modo di rifare la Rosetta quando era allo zenit
il tutto si ridimensionò notevolmente.


Comunque una bellissima immagine Ferruccio ;)

Antonello

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MessaggioInviato: sabato 28 luglio 2007, 17:15 
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Iscritto il: mercoledì 27 giugno 2007, 8:43
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Grazie dei commenti,

mi sto guardando le singole immagini raw con i vari software, e ognuno le visualizza in modi diversi, acdsee lascia i vari hot pixel, photoshop magicamente li fa sparire peccato che i vari astroart, deepsky tracker o iris li lasciano, senza togliere il dark frame.

In ogni caso zoomando sull'immagine data dai photoshop, si vedono dei "mini buchini neri", che magari una volta messe a registro le immagini possono contribuire a lasciarele famose strie.

Comunque ottimi consigli in questo topic :wink:

Grazie a tutti

Ferruccio


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MessaggioInviato: sabato 28 luglio 2007, 17:24 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
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Jupiter ha scritto:
...peccato che i vari astroart, deepsky tracker o iris li lasciano...

Personalmente lo considero un bene. Se voglio che venga effettuata qualche operazione sull'immagine preferisco deciderlo io.


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MessaggioInviato: domenica 29 luglio 2007, 15:59 
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Iscritto il: mercoledì 27 giugno 2007, 8:43
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Località: Ferrara
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Ho fatto delle prove ( come dicevi Ivaldo ) effettivamente, photoshop quando apre i raw toglie gli hotpixel, lasciando al suo posto in ogni caso i soliti microbuchi, ho salvato in tiff e dato il tutto ad Iris applicando e non applicando il dark.

Con questa procedura vengono meno strie, addirittura aumentano se si toglie anche il dark ( ho visto che con il dark si creano troppi microbuchi ).

Peccato che dando i tiff a deepsky tracker, non allinea, a differenza dei raw.

Farò altri tentativi.

Ciaoo

Ferruccio

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MessaggioInviato: domenica 29 luglio 2007, 16:28 
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ecco la versione senza dark come dicevo ma semplicemente aperti i raw in photoshop e salvati in tif.

Forse c'è una lieve dominante verde, ma fa nulla è giusto come esempio.

Considerando che è ripresa a 1600 iso se fosse stata elaborata senza dark, senza il passaggio in PS sarebbe stato un pixel caldo unico. :cry:

http://forum.astrofili.org/userpix/2030_ic1795ridsenzadark_1.jpg

Saluti

Ferruccio


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