Dal tuo primo messaggio, mi pareva di capire che accusavi la poca convenienza del prezzo del solo tubo, rispetto all'acquisto del kit completo, in Italia. Per questo ti ho segnalato che il problema esiste (e nel mio esempio è ancora più eclatante) anche negli USA. Per esempio, se volessi passare dal C9.25 al C11, mi costerebbe MENO comprare daccapo tutto il telescopio e vendere la montatura e gli accessori, piuttosto che comprare solo il tubo nuovo...
Poi c'è il discorso della generica differenza di prezzo tra Italia e USA, ed è un altro problema...
Comunque, non è sempre così: le differenze di prezzo più alte sono quando c'è di mezzo un distributore, che aggiunge il suo guadagno a quello del rivenditore. Negli USA, i negozi più grandi possono comprare direttamente dalle case produttrici, anche perchè poi, grazie al mercato più ampio, i negozi importanti hanno spesso strutture più grosse dei distributori italiani.
Quando non c'è un distributore, e il rivenditore italiano compra direttamente dalla casa madre, i prezzi sono tutto sommato allineati, tenendo conto dei costi maggiori per i trasporti, i dazi e l'IVA italiana che è molto alta.
Comunque: non sono convinto che abbassare i prezzi a livelli USA diffonderebbe l'astronomia. Non è che in Italia non si trovano telescopi a basso costo, se uno è appassionato e vuole iniziare, i costi d'ingresso sono molto simili a quelli americani. Fa molto peggio contro la diffusione dell'astronomia l'inquinamento luminoso, ad esempio.
Le differenze di prezzo cominciano a farsi sentire sugli strumenti più evoluti, e questo è il classico sintomo di un mercato piccolo e chiuso, molto simile a quello hi-fi di alto livello (ampli a valvole, giradischi, etc.). Non si possono avere i prezzi "americani", perchè comunque l'articolo trattato E' oggettivamente un prodotto per pochi, e rimarrebbe per pochi anche abbassando il prezzo del (esempio) 20-30%, solo che con margini così ridotti, non si potrebbe tenere in piedi un'azienda importatrice.
Per cui, rimane la situazione così: c'è chi preferisce pagare di più e compra in Italia, e chi compra negli USA. Io giudico caso per caso, il mio C9 è tutto "americano", comprato al tempo del dollaro a 1.3 con l'euro, ho risparmiato quasi 1200 Euro, tenendo conto di tutte le spese, rispetto al prezzo italiano. Ma se si presentano altri casi, dove il rivenditore italiano propone un prezzo uguale o anche leggermente superiore a quello USA, non ho problemi a comprare in Italia.
Semmai, più che i prezzi, il problema più grosso è che in Italia lavorano quasi tutto sull'ordinato, mentre negli USA, a meno che non chiedi prodotti particolari, il magazzino lo fanno.
_________________ Umberto Colapicchioni
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