xena ha scritto:
E’ vero che in entrambi i casi il campo C e l’energia oscura vanno postulati! Uno però è postulato a priori, giustificato dalla idea generale di universo che aveva Hoyle nel 1948 (infinito eterno ed immutabile), modificata e sviluppata insieme a Narlikar negli anni 60 e finalizzata con Burbidge negli anni 90. Il campo C è un postulato della teoria e non è che si può mettere o togliere a seconda delle convenienze.
Ma é proprio qui invece il punto. Che differenza fa se é un postulato o meno? Comunque bisogna introdurre qualcosa che nessuno ha mai visto.
Faccio un esempio: quando Maxwell trovó le sue famose equazioni di campo queste non prevedevano affatto la doppia natura onda corpuscolo dei fotoni, non ne aveva bisogno. Questa natura fu aggiunta dopo su basi sperimentali (effetto fotoelettrico) e interamente giustificata solo a posteriori. Ciononostante si é rivelata una buona ipotesi di lavoro. Allora mi chiedo che differenza passa tra modificare un modello giá esistente introducendo un oggetto mai osservato per conciliare con le osservazioni sperimentali o fare di un oggetto simile addirittura un postulato della propria teoria? E lo stesso concetto di campo C é stato comunque modificato nel tempo dai lavori di Narlikar, subendo modifiche nel tempo.
Alla fine ci troviamo sempre con un qualcosa che nessuno ha mai visto ma che serve come ipotesi di lavoro per far quadrare i conti in un caso e il modello nell'altro.
Certo esistono altri modelli che non necessitano affatto di questa energia oscura o che la fanno diventare qulcosa di piú definito (se penso alla cosmologia con le stringhe), ma si tratta sempre di speculazioni teoriche. Almeno per qul che so.
Sulla questione metodologica dell'energia oscura non mi pronuncio, piú che altro perché ne so troppo poco per esprimere un giudizio completo. Comunque ammetto di avere una certa dose di scetticismo sulla reale esistenza di questo campo (energia oscura).
xena ha scritto:
Ma il seguirli tutti, oltre ad essere uno sforzo per me personalmente molto time consuming, risulta anche poco stimolante, perché son convinto che gli scienziati possano parlare di universo nella sua globalità e senza scadere nel grottesco, solo in approssimazione zero.
Su questo sono meno d'accordo. Credo che la cosmologia sia una sorta di confine della scienza. Misure ordini di grandezza sbagliate sono ancora considerate "attendibili" in cosmologia, lá dove, almeno nel mio campo, errori dell'ordine del 5% sono giá considerati grossi problemi. Ma il divertimento della cosmologia sta proprio nel fatto che idee pazzesche possono essere messe sul piatto e discusse. le medesime idee verrebbero bocciate immediatamente in qualunque altra branca della fisica e della chimica.
xena ha scritto:
Del resto tu stesso lo dici, i dati sul CMB sono in larga parte ancora da analizzare ed interpretare: ma a me non pare un lavoro tanto furbo passare la vita ad analizzare delle fluttuazioni dell'ordine di grandezza di centomillesimi del segnale principale, nell'illusione di arrivare a scoprire come è nato un cosmo intero.
Non sarei proprio sicuro di questo. Se veramente la CBR é il primo lampo del Big bang, credo che ci possa dire molte cose su come stavano le cose in un remoto passato. É la piú vecchia fotografia che abbiamo. Se invece non ha origine cosmologica credo che sia una buona perdita di tempo, ma non so se ti é capitato di vedere la figura riguardo ai "battimenti" che sono stati osservati.
xena ha scritto:
Quale pubblicazione di Hoyle & Narlikar stai leggendo, se posso chiedere?
Reviews Modern Physics Vol 67, No 1 Gennaio 1995. Cosmology and action-at-a-distance electrodynamics.
Ciao