1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: lunedì 16 luglio 2007, 11:49 
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 19:40
Messaggi: 987
Località: Salerno
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Complimenti, un'ottima immagine! Hai ben conservato i rapporti di luminosita' anche se avresti potuto "osare" un po' in piu' nel tirare fuori le zone deboli. Il fondocielo mi appare appena un po' troppo scuro e le stelle "secche". Il colore a me sembra ottimo, tieni presente che Wolfgang aveva dei filtri non tarati G2V e che la nostra percezione basata sulle immagini "gia' viste" ci porta a considerare di dovere avere piu' rossi. Se guardi le immagini in bande strette pero', noterai che si tratta di una zona ricchissima di OIII e che l'ammasso e' composto di giganti blu. La zona, a mio parere, e' davvero piu' blu di come siamo abituati a vederla! Eseguendo pero' uno stretching esagerato per le parti "deboli" che sono in gran parte Ha, ecco che di solito viene fuori tutto il rosso. Per me i colori sono "giusti" invece. Bravo!

Ciao da JOE


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MessaggioInviato: lunedì 16 luglio 2007, 16:29 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 23:43
Messaggi: 2443
Località: Ravenna
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Joe, ora ho le idee confuse, o meglio tu hai confermato una mia sensazione, però i riscontri sono generalmente tendenti ad altra valutazione, comunque sei sempre molto chiaro nell'esprimere i concetti, Grazie.

Dovrò valutare una possibile variabile molto interessante mostratami da Paolo.



Gio.


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MessaggioInviato: lunedì 16 luglio 2007, 21:09 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:48
Messaggi: 149
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao a tutti,

come dicevo a xgio in risposta alla M20, solo una calibrazione su una stella G2V può dare al suo treno (ottica+filtri+camera) dei valori di riferimento rispetto ai colori. Il tutto a patto che non vengano mai alterate le curve colore durante il processing dell'immagine.

Non ho capito molto l'osservazione circa l'OIII, questa banda non dovrebbe essere centrata più sul verde che sul blu, dove invece domina l'HBeta ?

Filippo.

_________________
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MessaggioInviato: martedì 17 luglio 2007, 10:53 
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 19:40
Messaggi: 987
Località: Salerno
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Filippo, in realta' in termini di RGB l'emissione dell'OIII e' il perfetto equilibrio tra B e G (50/50).

Ciao da JOE


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MessaggioInviato: martedì 17 luglio 2007, 10:55 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 23:43
Messaggi: 2443
Località: Ravenna
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Filippo, l' OIII stà praticamente al 50%, diciamo che il mio ccd è più sensibile sul verde per cui rileva nello stesso tempo più luce su tale spettro luminoso.
Io normalmente lascio calibrare i colori ad AA4 il quale ha un sistema automatico di regolazione dei pesi relativi ai vari filtri apparentemente preciso, quando successivamente controllo in PS2 l'istogramma relativo ai vari canali colore, noto che l'operato di aa4 è sempre molto preciso in quanto a -posizione -partenza - fine- delle curve fra i vari canali per cui generalmente ritengo che AA4 abbia lavorato in maniera corretta, altro parametro che mi induce a pensare che il programma lavori abastanza bene è che se uno prova ad eseguire l'unione dei vari canale RGB e successivamente inserisce riprese halphaR-G OIII-B OIII il programma modifica i vari pesi sui vari fits ma il risultato che ne consegue si mantiene privo di dominanti, le stelle bianche rimangono bianche le blu tendono maggiormente al ciano, il rosso si accentua, le giale si spostano leggermente verso il gialloverde ma il cielo rimane grigio scuro in entrambi i casi e spratutto PS2 nell'istogramma mostra sempre totale corrispondenza dei Canali RGB, quindi aumento la saturazione, e ricontrollo che l'istogramma non abbia modificato la posizione delle curve.

Naturalmente tutto ciò non è scientifico ma è semplicemente più facile per mè eseguire immagini, naturalmente sarebbe più corretto eseguire calibrazioni su stelle G2 ma, 1° e più importante non sono capace, 2° andrebbero forse eseguite tutte le sere in quanto le differenti condizioni di trasparenza ed umidità che si verificano di sera in sera modificherebbe di conseguenza anche la resa dei vari filtri per non parlare della posizione in altezza dei soggetti da riprendere, per cui penso che se un programma ti aiuta in questa procedura e PS conferma il corretto operato forse può considerarsi sufficiente, naturalmente il mio ragionamento è un ragionamento di comodo, se ne fossi capace forse eseguirei la calibrazione del sistema su stelle G2V.


Gio.


Ultima modifica di Giovanni Cortecchia il martedì 17 luglio 2007, 18:56, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 17 luglio 2007, 14:31 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 23:43
Messaggi: 2443
Località: Ravenna
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ho apportato una modifica al post iniziale per spiegare meglio il passaggio di AA4.


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MessaggioInviato: martedì 17 luglio 2007, 14:55 
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Iscritto il: giovedì 1 giugno 2006, 9:04
Messaggi: 2238
Località: Valmadrera (LC)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Gio, tocchi un terreno minato sull'uso di fitri multipli e bilanciamento cromatico.... ci sono una sporta di articoli scritti x esempio da Don GOldman (astrodon)...... pochi giorni fa ho anche scoperto che anche se tari i colori delle stelle su G2V, i colori stellari si aggiustano ma non è detto che i colori nebulari rimangano fedeli.... ti invito a cercare in rete perchè è un casino da spiegare... (astrodon)

.... io, "evidentemente" faccio un po' ad occhio, ho la mappa delle stelle G2V su starry night ma non ne entra una mai una nel campo che mi interessa e non vado certo a cercarmela..... tanto poi alla fine l'elaborazione la finisco sempre a tarallucci e vino. per i miei scopi va bene cosi.

Chiedi se poi fidarti del bilanciamento automatico di AA, in maxim DL esiste una funzione, forse simile, che è quella di autobackground, il problema di questo approccio, spesso impeccabile è che bilancia i colori per rendere lo sfondo neutro. E se neutro non è perchè c'è tutta una nebulosità preponderante sotto? che succede ? La zona della Laguna mi pare abbia un sacco di rosso intorno (a sx specioalmente) e forse la funzione automatica si confornde. Cosa ne pensi, che dici, sono stroxxxx ?

Ciao, paolo


Ultima modifica di Paolo Lazzarini il martedì 17 luglio 2007, 16:40, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 17 luglio 2007, 16:10 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 9:34
Messaggi: 7839
Località: Pavia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Sulla calibrazione del bianco ci sarebbe d'aprire un post dedicato, visto l'importanza.
C'è in rete un tutorial su come farla?

Mi pare di capire che il giusto approccio preveda la ripresa di una stella G2V nella stessa sessione fotografica (se non è già nel campo di ripresa) nelle primissime vicinanze del soggetto ripreso, se no IL in primis comprometterebbero il risultato, giusto?

Domandona, ma se una volta tanto lasciamo fare in automatico al Software e ci leviamo un problema (uno dei tanti) non è meglio?
Visto che inseguiamo più l'estetica che il puro valore scientifico di un'immagine (certo non va stravolto il colore )?

_________________
Tutto è relativo. Prendi un ultracentenario che rompe uno specchio: sarà ben lieto di sapere che ha ancora sette anni di disgrazie.
A. Einstein


Cieli Sereni
Vittorino Suma


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MessaggioInviato: martedì 17 luglio 2007, 16:31 
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Iscritto il: giovedì 1 giugno 2006, 9:04
Messaggi: 2238
Località: Valmadrera (LC)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Vito, Io personalmente sposo la tua filosofia molto pragmatica. La vita è già incasinata. Stelle G2V devi cercarle apposta. Allora che succede, fai la calibrazione facendo un piccola sessione di ripresa sulla stella cercata ad hoc li vicino, pochi minuti diciamo.....

Dopo riprendi per 5 ore di fila, il rosso qui, il verde la ed il blue in un posto di cielo ancora diverso.

Tutto il rigore della calibrazione fa a farsi un po' benedire e considerato il fine del MIO gioco, preferisco sbagliare i colori come faccio da sempre.

Diverso è, se per caso o per la curiosità di andarselo a cercare, si trova il soggetto con la G2V appresso. Allora li può fare la differenza, e viene a gratis (se non è satura nel tempo di posa).....

In buona sostanza, forse può valere la pena, una volta nella vita di vedere i pesi veri dello specifico setup per avere un punto di partenza ma poi......

Sarei comunque curioso si provare RGB weight calculator di Astrodon... chi lo usa, che impressioni ha avuto ?

Ciao, paolo


Ultima modifica di Paolo Lazzarini il martedì 17 luglio 2007, 16:35, modificato 2 volte in totale.

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MessaggioInviato: martedì 17 luglio 2007, 16:34 
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 19:40
Messaggi: 987
Località: Salerno
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Allora, hai fatto chiari i tuoi passaggi ed essi sembrerebbero confermare quanto avevo supposto, la parte centrale di questa nebulosa e straricca di OIII che, se aggiunto in parti uguali (come dovrebbe essere) all'RGB ti da' un ciano perfetto. Il problema sta nel fatto che non e' possibile integrarlo cosi' all'RGB per un motivo semplice: la banda stretta cade esattamente intorno ai 500nm che sono il punto critico di incontro delle curve di taglio dei filtri B e G. Adesso, posto che la taratura G2V serva di fatto solo a determinare il "corretto" punto di bianco (dato che in teoria sarebbe come se vedessimo gli oggetti celesti non come se emettessero luce propria ma come li vedremmo illuminati dal nostro sole con un "bianco" a 5600K). Questo e' valido par la combinazione strumento/filtri/sensore ed ovviamente allo zenith. E' certamente vero che se scendiamo con la declinazione, l'airmass cambia e di conseguenza i fattori di assorbimento atmosferico. Ma e' anche vero che questi sono ben noti e quindi basta applicare la giusta correzione al variare delle altezza! A questo punto avremmo calibrato il nostro punto di bianco e questo ci darebbe un termine di paragone "uguale per tutti" (attenzione non e' la realta'! E' solo un comune denominatore, una convenzione che ci aiuti a fare paragoni su basi il piu' "standard" possibile) e non ci resterebbe che calibrare il nostro punto di nero (attenzione, alzando il fondocielo sino a portare i tre RGB allo stesso valore del piu' alto dei 3 colori. Lo dico perche' non si puo' inventare quello che non si ha, si puo' solo mediare quello che e' "certo"). A questo punto dovremmo avere il nostro "colore" calibrato, ma lo sarebbe davvero? Diciamo che e' standard su di un soggetto che emette a spettro continuo; ma che senso ha su di singole righe spettrali? Il paradosso e' qui' ovvero: se la riga dell'OIII non ricade perfettamente nell'incrocio e nella risultante della taratura G2V (che tiene in considerazione anche le curve di QE ed il sistema) ecco che allora si ha un evidente viraggio verso la parte blu o verde. Il paradosso sta nel fatto che solo la componente OIII risulterebbe virata e non le stelle o le componenti RGB ad emissione di largo spettro. Il problema non si pone per l'Ha che ricade sempre tutto ed interamente nell'area del filtro R e che quindi potremmo considerare come un rosso RGB "puro". Il modo di includere l'OIII correttamente e' quello di aggiungere la componente alla luminanza, all'RGB e di utilizzare un layer in modalita' color Burn con percentuali che corrispondano a quella di viraggio verso il blu o verso il verde per correggere selettivamente solo quella specifica area di emissione escludendo anche le stelle. Non so se sono stato chiaro ma non e' proprio semplicissimo (anche se nemmeno difficilissimo!) In ultimo c'e' da dire che l'utilizzo di PS per includere la luminanza vira di fatto la componente RGB! Questo perche' PS lavora internamente sempre in modalita' Lab. Se vogliamo essere certi di non virare il colore, dobbiamo, una volta effettuata la fusione LRGB utilizzare di nuovo il layer del colore sovrapposto all'immagine in modalita' HUE. Anche se a volte potrebbe sembrare quasi impercettibile, questo riporta qualsiasi viraggio alle condizioni di colore RGB (in termini percentuali) originarie. Mi fermo qui', in attesa di qualche altra domanda, magari accendendo un nuovo topic e spero di essere stato utile.

Ciao da JOE


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