ForMa55 ha scritto:
Sostanzialmente l’unica differenze che riscontro è il cromatismo.
Nel tripletto è completamente assente mentre nel doppietto rimane un leggero alone viola nelle immagini più luminose. Per entrambi il contrasto sui pianeti è molto buono e gli ammassi si risolvono molto bene già a bassi ingrandimenti; per quanto riguarda l’osservazione di nebulose siamo ai livelli di un 20 – 22 cm a specchio.
Per esempio nel settembre 2005 allo star party di Saint Berthelemy dove il cielo era abbastanza limpido
con l’apo f. 7 sono riuscito a vedere la nebulosa velo del cigno (la parte più luminosa) senza l’ausilio di nessun filtro nebulare (non hai livelli di un 25 – 30 cm ma comunque visibile).
Per quanto riguarda la progettazione il tripletto è composto da fluorite sintetica protetta da due crown a bagno d’olio.
Per il doppietto ho ricercato due tipi di vetro che mi permettessero di ottenere i raggi di curvatura interni identici per porterlo realizzare in bagno d’olio e che nello stesso tempo mi rispettasse le condizioni di aplanaticità che hanno i doppietti spaziati.
Maurizio F.
Ottima descrizione , in effetti il cromatismo nei doppietti è praticamente ineliminabile mentre il tripletto restituisce immagini più "pure".
Greazie ancora.
Alessandro