sbab ha scritto:
Ho guardato nei due strumenti solo per pochi minuti e a basso ingrandimento.
Nel PST appena ho buttato l'occhio ho subito visto alcune protuberanze, di cui una molto evidente.
il pst è a poco meno di 1 0 angstroms, il solarmax 40 invece è poco meno di 0.6 il che implica maggiori dettagli su disco e meno sulle protuberanze perché più scuro
Cita:
Sul solarmax per vedere le stesse protuberanze ho dovuto agire sulla regolazione del tilt ma in ogni caso non ho ottenuto la stessa visione della protuberanza che nel PST mi appariva così evidente. Però considera che era la prima volta che mettevo mano a questo tipo di strumenti e il solarmax deve essere regolato per rendere al meglio.
Le protuberanze si vedono bene dai 1 ai 1.5 angstrom
Cita:
Di contro, con il solarmax ho visto in modo chiaro ed inequivocabile la granulazione sulla superficie e un bel brillamento. Con il PST invece niente oltre alle protuberanze.
Sbab
era un flare di classe c, niente di che comunque per chi vede la prima volta sempre emozionante
sinceramente invece che perdere tempo in confronti, avrei smontato il solarmax 40 e montato in double stack sul pst per gustarsi appieno l'ebrezza dei < 0.4 angstrom
dopo si che la vedi la granulazione come la chiami tu
l'effetto buccia di arancia non sono altro che piccole fiammelle
quanto scrivi è per me molto risolutivo, infatti la "granulazione" e gli altri dettagli sul disco del Sole in effetti li vedo (anche se sporadicamente) meglio con il SM. Il mio cruccio, era piu' che altro la visione delle protuberanze, che sempre in ogni caso vedo meglio con il PST. Evidentemente, è una concomitanza di fattori che fa la differenza, e maggiormente il seeing, e la diversa risposta nella banda passante.