1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: mercoledì 2 maggio 2007, 19:53 
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Iscritto il: lunedì 5 febbraio 2007, 0:24
Messaggi: 194
Località: Bergamo - Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista
Macché tediare, il discorso è interessante. Anzi, non mi piace l'idea che in ambito cosmologico tutto sia intoccabile, è bello sapere che forse c'è qualcosa da scoprire sulla natura dei corpi extragalattici che ancora non sappiamo. Certo, il modello standard non si regge su bolle di sapone, ci sono fortissime evidenze che portano in quella direzione, però ciò che non va giù è il fatto che la comunità scientifica non sia disposta al cambiamento.
E' giusto essere scettici quando si ha un solo tipo di prova contro la teoria a fronte di moltissime altre a favore, però ad Arp hanno cercato di metter i bastoni fra le ruote in troppe occasioni, negandogli periodi di osservazione al telescopio e storpiando le evidenze sperimentali.. tant'è che alla fine si è trasferito in Europa per cercare altro terreno fertile. Come ci insegnano fin dalle medie, il metodo scientifico dice che una teoria non è mai del tutto provata...

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MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2007, 14:29 
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Iscritto il: domenica 7 gennaio 2007, 0:14
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Località: Yduklin
Tipo di Astrofilo: Visualista
<Cioè a dire: che se andromeda avesse una velocità di allontanamento più debole rispetto alla nostra, potremmo avere un effetto di blushift?
es: se due corpi A e B viaggiano verso una stessa direzione, ma B ha una velocità inferiore ad A ci da l'illusione che si avvicina.?[/quote]>


Scusate, ma io insisto a sottoporre alla vostra attenzione quello che ho scritto prima.
Non per studi cosmologici, ma per semplice "pensiero matematico"
Se non diamo per scontato che tutte le galassie si allontanino le une dalle altre alla stessa velocità, se diamo alla gravitazione un potere reale e in un certo qual modo indipendente dalla espansione dell'universo, Una galassia (nel suo insieme) viaggerà con velocità proporzionale alla propria massa verso il centro di attrazione gravitazionale dell'ammasso in cui esiste.

Che Hubble mi perdoni! :roll:

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MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2007, 15:24 
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Iscritto il: lunedì 5 febbraio 2007, 0:24
Messaggi: 194
Località: Bergamo - Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista
Non ho capito benissimo cosa intendi, però, certo, trascurando la legge di Hubble (cosa che si deve fare studiando galassie vicine) se la Via Lattea si muove nella stessa direzione di Andromeda ma con velocità maggiore si ha l"illusione" che andromeda si avvicini. In realtà non è illusione, si avvicina veramente, nel nostro sistema di riferimento.

Però la velocità non è proporzionale alla massa del corpo..

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MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2007, 16:41 
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Iscritto il: domenica 7 gennaio 2007, 0:14
Messaggi: 3034
Località: Yduklin
Tipo di Astrofilo: Visualista
Gippo, tu dici: <però la velocità non è proporzionalle alla massa del corpo>

Io ignoro molte leggi cosmologiche, come puoi intuire, ma se c'è una palla di piombo e una palla di sughero spinte dal tetto di casa mia, quella di piombo sarà più veloce nel raggiungere il giardino del portinaio (che non capirà mai cosa sta succedendo :lol: )

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MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2007, 18:10 
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Iscritto il: lunedì 5 febbraio 2007, 0:24
Messaggi: 194
Località: Bergamo - Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRGHHHHHHHH!!!!!!!!!
Sto uscendo a cena m'hai quasi steso... cerca un po' sul web se non stai scherzando.

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MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2007, 20:02 
Si dice che Galileo avesse gettato dalla Torre di Pisa oggetti dal peso diverso per confutare la tesi di MassimoRed, ma è una diceria:
Galileo usò dei piani inclinati, e non conobbe mai MassimoRed...
:D :D :D


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MessaggioInviato: venerdì 4 maggio 2007, 10:50 
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Iscritto il: domenica 7 gennaio 2007, 0:14
Messaggi: 3034
Località: Yduklin
Tipo di Astrofilo: Visualista
Calmo Gippo....8)
forse avrei dovuto dire una palla di piombo e una piuma... e che in base alla distanza da percorrere il piombo sarebbe
arrivato prima. e il senso comune
non ci avrebbe fatto tenere presente l'importanza dell'attrito.
(esperienza Aristoteliana) ed è il risultato del moto naturamente accelerato, ma, nel caso delle nostre galassie è un moto impresso
inizialmente dal B.B. che scagliando la materia in tutte le direzioni, avrebbe dopo un tempo sufficientemente lungo, fatto "agglomerare"
per gravità, oggetti composti chiamati Galassie (più o meno massivi) e, in relazione alla massa, la velocità della stessa sarebbe modificata gradatamente nel tempo (questa è la mia umile congettura)

Legge I del moto: Ciascun corpo persevera nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme, tranne che sia costretto a
mutare quello stato da forze impresse.

Quindi, voglio dire che se ritengo la forza gravitazionale una "forza imprimente", questa può essere causa di alterazione di velocità.

Fede, se avessi conosciuto Galileo gli avrei detto senz'altro che la "fede" lo avrebbe portato fuori strada.
(ma lo aveva già capito da solo...) :D

Ad majora!

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MessaggioInviato: venerdì 4 maggio 2007, 11:31 
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Iscritto il: venerdì 18 agosto 2006, 22:41
Messaggi: 876
Località: Frascati (RM)
e il duplice fischio dell'arbitro a sancire la fine del primo tempo.

Mi intrometto se possibile, con un piccolo quesito, mentre vi leggevo e prendevate in considerazione galassie intere, mi è venuto in mente una cosa che forse viene un po trascurata. Prendiamo in considerazione due galassie ipotetiche, che per magia mantegono la loro distanza tra nucleo galattico a nucleo galattico invariata. Diciamo che viaggiano paralallelamente nello spazio cosmico. Un utente A su un braccio A nella sua galassia vedrà in ogni caso un blu shift o un red shift dovuto al movimento del braccio della galassia che in base alla posizione lo avvicina o lo allontana. Così come un utente B a 180° dall'utente A vedrà l'esatto opposto.
La mia domanda è la seguente, spesso vengono prese in considerazioni spazi enormi come intere galassie come punto di riferimento, ma quanto vengono tenuti d'occhio movimenti piu "piccoli" come il movimento del braccio della galassia, o ancor più piccoli come il movimento del sistema all'intero del braccio stesso?
Sono variazioni spettrografiche irrilevanti / irrilevabili per noi piccoli uomini?

Saluti

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MessaggioInviato: venerdì 4 maggio 2007, 12:01 
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Iscritto il: lunedì 5 febbraio 2007, 0:24
Messaggi: 194
Località: Bergamo - Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista
Si i moti dei bracci di spirale sono rilevabili spettroscopicamente, eccome, visto che si è in grado di rilevare pianeti extrasolari grazie allo spostamento doppler delle righe spettrali dovute all'oscillazione del centro di massa stella-pianeta, che ha variazioni di velocità molto più piccole rispetto a quelle tra bracci opposti di una galassia.
Però penso che quando si parla di spostamento doppler di una galassia si intenda o quello del nucleo centrale o uno spostamento integrato di tutta la galassia.

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MessaggioInviato: venerdì 11 maggio 2007, 13:07 
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Messaggi: 5512
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massimoRed ha scritto:
se, un raggio luminoso passasse abbastanza vicino a un oggetto massivo, questi devierebbe il raggio e ne rallenterebbe anche la frequenza.
quindi come facciamo a essere certi che la nostra percezione di redshift blushift non sia "alterata" da questo possibile fenomeno?

Questo fenomeno avviene per raggi che transitano molto vicino allla stella qualche migliaio o al massimo qualche decina di migliaia di km...
Mentre lo spazio medio tra una stella e l'altra è dell'ordine deiun parsec (circa 3 anni luce a parsec) ergo è probile che un fotone si passi vicino ad una stella oppure nell'immenso spazio che c'è tra le stelle?
(Domanda retorica)!

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Davide Ghiso
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