1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: martedì 24 aprile 2007, 9:52 
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Tipo di Astrofilo: Binofilo del cielo
niente di cui scusarsi renzo, e in realtà avevo pochi dubbi in merito, ecco perchè ho preferito dirtelo: leggo praticamente tutto quello che scrivi e mi hai sempre dato l'impressione di uno che non da aria alle corde vocali per nulla
comunque ho capito bene il tuo ragionamento critico sui paragoni e ne convengo che non siano propriamente bilanciati
è peraltro facile il fraintendimento sui forum e basta attaccarsi a mezze frasi o mezze parole divagando appena, magari dopo una lettura un po' veloce per uscire dal seminato o attribuire ad altri affermazioni altrui:
vedi bene la questione bresser swaroski, la linea retta con i due estremi poi neanche tanto retta, il fatto che anch'io non colloco gli swaro sul gradino più alto ( e l'ho scritto ma in modo diverso), il passaggio da uso astronomico di un binocolo alla spiaggia con la famiglia

si potrà comunque avere opinioni diverse, e questo è sano e costruttivo

in estrema sintesi, se vogliamo, quello che alla fine di tutto intendo dire è che molto spesso mi sembra che per il telescopio uno cerchi di permettersi il meglio che può, mentre per il binocolo uno cerca si spendere il meno che può: questo è quello che io considero l'errore concettuale che bisognerebbe correggere

mi va benissimo che il binocolo diventi un complemento per il quale uno non sia motivato a spendere con gli stessi criteri di un telescopioi ma bisognerebbe almeno porsi il problema cercando di capire con quale cifra si può avere un minimo di livello qualitativo e cosa significa questo livello minimo
l'assalto ai supermercati da invece l'idea di una caccia al ribasso indipendentemente dalla qualità: allora sì ha ragione fede; va bene per i bambini sulla spiaggia, ma non parliamo di uso astronomico: compriamo pure il lidl per la spiaggia e i sottosedili, ma poi prendiamone uno "normale, non costoso e utile complemento al telescopio" (eccetto i binofili puri come per cui è l'esatto contrario :wink: ): è una cosa che si può fare, alla portata di tutti, anche di uno studente squattrinato come lo ero io tanti, tanti anni fa.

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MessaggioInviato: martedì 24 aprile 2007, 10:02 
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Chiarito l'equivoco andiamo avanti con la "disputa" (in senso amichevole ovvio)
In Italia non esiste la cultura del binocolo. Ma è anche abbastanza logico che sia così.
Il binocolo è meno ingombrante di un telescopio
1-0 per il binocolo
Il binocolo è più delicato di un telescopio (se non altro il telescopio non può disallinearsi)
1-1
A parità di luce complessiva raccolta nel binocolo si vede meglio
(Però esistono le torrette binoculari)
2-2
Il binocolo è adatto a visioni a largo campo e solo in strumenti particolari e costosi è possibile la sostituzione degli oculari. Di contro nel telescopio è sempre possibile al sostituzione dell'oculare per avere visioni a grande campo o molto ingrandite
2-3
Costo di un binocolo è maggiore, a parità di apertura complessiva, di un telescopio di pari qualità ottica (esclusa la montatura). La montatura è esclusa perché una montatura altazimutale per il telescopio costa più o meno quanto una montatura a pantografo o un buon cavalletto per il binocolo
2-4
Sicuramente ci sono altri raffronti da fare ma già con questi si vede come le valutazioni (salvo i casi particolari, ovviamente) portano più facilmente alla scelta del binocolo che, sicuramente, può essere complementare al telescopio ma non antagonista.
Nello specifico non sono un amante del binocolo in quanto i problemi di visione che ho io (astigmatismo non completamente correggibile) mi crea più problemi nella visione binoculare che in quella monoculare.
Ma il mio è un caso a parte. :cry:

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MessaggioInviato: martedì 24 aprile 2007, 10:46 
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MessaggioInviato: martedì 24 aprile 2007, 10:50 
A parte il fatto che secondo me, purtroppo, in Italia non esiste nemmeno la cultura del telescopio:
basti confrontare la sezione "appuntamenti del mese" di una rivista di settore italiana ed una inglese, per non parlare dei confronti fra Fiera di Forlì e l'AstroFest di Londra...
Secondo me in Italia non esiste la cultura del binocolo "astronomico" semplicemente perchè la gente non ci pensa, e non ci pensano nemmeno i canali divulgativi:
le riviste di astronomia non hanno praticamente quasi mai parlato di binocoli, se non nel caso di Orione per ovvi motivi "pubblicitari".
A parte il buon Salimbeni, che però riesce a fare quel che può...
Tant'è vero che, generalmente, un astrofilo che guardi una volta in un binocolone, corre a comperarlo, a prescindere dalla qualità ed il prezzo...
se ci pensiamobene, un binocololo lo troviamo in quasi ogni famiglia, almeno così era dalle mie parti quando ero ragazzino:
tutti i bravi trentini andavano a farsi le loro belle passeggiate in montagna, i picnic con la "polenta crauti e luganeghe ai fogolàri..." che sono delle aree da picnic gratuite, attrezzate dalla Provincia con tavoli, panche, griglie, focolari da paiolo e legna già pronta all'uso...
quindi tutti avevano un binocolo, generalmente piccolo, per osservare il panorama.
Ma comunque a nessuno è mai venuto in mente di puntarlo al cielo di notte...
oggi invece tutti vanno di fretta, nessuno "perde più tempo" ad alzare gli occhi al panorama, e quindi i binocoli sono diventati appannaggio di quei "quattro gatti" di cacciatori, le cui riviste di settore osannano praticamente solo Swarowsky e Zeiss, esclusivamente ad "uso capriolo"...


Ultima modifica di Fede67 il martedì 24 aprile 2007, 11:56, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 24 aprile 2007, 11:30 
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ri-concordo
in effetti c'era molta più cultura binoculare negli anni 60 anche se non astronomica e con qualche ritocco: ai tempi si diceva che il binocolo classico universale doveva essere il 10x50 e ci siamo cascati tutti, mentre è noto oggigiorno che il classico binocolo diurno tutto-fare è l'8x30, 40-42 al massimo (evito di entrare nei dettagli della teoria e dei calcoli)
la cultura binoculare dei cacciatori in realtà e quasi inesistente perchè derivata da ciò che sanno per le ottiche di puntamento ove leupold, più negli USA, e swaroski, più in europa, l'hanno sempre fatta da padroni.
come dicevo in altro post alcuni mesi fa è assai più diffusa una cultura binoculare in nord europa ove , pare, un abitante su 3 desidera un binocolo di qualità da tenere per tutta la vita
la cultura binoculare astronomica è invece prettamente USA ove, tra l'altro, è tuttora molto diffusa ma anche assai più praticabile per le grandi possibilità di territorio privo di inquinamento luminoso

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MessaggioInviato: martedì 24 aprile 2007, 16:37 
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Ecco il businness del momento, i binocoli. Adesso tutti si agitano sui binocoli. Non avete idea del mercato degli stracci che c'e' dietro queste cose. Ci sono produttori anonimi e tutto il resto e' un gioco di gomiti. Veti incrociati, ricatti. Se vendi a lui ti faccio chiudere, se non mi dai l'esclusiva ti mando l'avvocato, non ti compro piu' niente. Come in cortile, da bambini. Se giochi con lui non sei piu' mio amico. I binocoli se li copiano tutti tra loro. Ognuno cerca di raccontare la sua favola.

Chissà se qualcuno ricorda chi scrisse questo oltre un anno fa ?

Aiutino, è un ex che non aveva peli sulla lingua... :wink:


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MessaggioInviato: martedì 24 aprile 2007, 18:04 
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:twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: ....io lo so ma non lo dico,,,,,, :twisted: :twisted: :twisted:

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MessaggioInviato: martedì 24 aprile 2007, 18:54 
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in estrema sintesi, se vogliamo, quello che alla fine di tutto intendo dire è che molto spesso mi sembra che per il telescopio uno cerchi di permettersi il meglio che può, mentre per il binocolo uno cerca si spendere il meno che può: questo è quello che io considero l'errore concettuale che bisognerebbe correggere

Su questa frase non sono assolutamente d'accordo, perchè mai il destinare un basso budget al binocolo dovrebbe essere un "errore concettuale" ?
Ogni astrofilo pondera le sua scelte e si riserva di destinare le sue risorse economiche a quello che considera prioritario o meno prioritario.

> mi va benissimo che il binocolo diventi un complemento per il quale uno non sia motivato a spendere con gli stessi criteri di un telescopio

Beh se non ti sta bene è un problema tuo, se prendi a campione 100 astrofili ti accorgerai che per almeno 95 il binocolo (sempre se ne hanno uno) è uno strumento complementare al telescopio. Se per te siamo una massa di deviati... :D :D :D :D

> ma bisognerebbe almeno porsi il problema cercando di capire con quale cifra si può avere un minimo di livello qualitativo e cosa significa questo livello minimo

1 - IMHO calza a pennello una massima in dialetto legnanese: “Pütost che andà a pee l’è mej una biciclèta strascia” (tradotto - piuttosto che andare a piedi è meglio avere una bicicletta un po' rottamosa) che in sostanza sintetizza il fatto che fra il NON avere un binocolo e averne uno entry la differenza è PALESE. Ciò giustifica pienamente l'acquisto del binocolo idl o similari. Se poi la passione binoculare cresce, nulla vieta di passare a un binocolo più prestante.
2 - Dal tuo avatar credo che ti sia un appassionato di osservazioni al binocolo, per cui immagino tu sia al corrente che la filosofia del binocolo astronomico sia molto affine al Dobson, ovvero piuttosto che un 20cm eccellente è meglio un 40cm più approssimativo. Io è da 25 anni che sono astrofilo, ho conosciuto parecchia gente ma nemmeno uno che si diletta a osservare il cielo con uno Zeiss 8x21 da 1.5 milioni del vecchio soldo. Perfetto certo ma con un diametro assolutamente inutile; per molto meno si compra un 20x80 che non solo è superiore, proprio MANCO LO VEDE!

> compriamo pure il lidl per la spiaggia e i sottosedili

Se ci si accanisce contro il 10x50 Lidl però significa una cosa: che non ci hai mai osservato. Io ho un piccolo binocolo di qualità (un Nikon da 40mm preso un disastro di anni fa' per uso "sportivo") costato allora svariati biglietti da 100.000 e ti dirò che il Lidl non è che sia molto inferiore. Certo meccanicamente è un po' una ciofeca ma l'ottica è buona e molto luminosa, ha i prismi Bak4 che 20 anni fa' li trovavi sugli Zeiss che costavano 2 stipendi.

>, ma poi prendiamone uno "normale, non costoso e utile complemento al telescopio" (eccetto i binofili puri come per cui è l'esatto contrario :wink: ):

Vedi sopra

> è una cosa che si può fare, alla portata di tutti, anche di uno studente squattrinato come lo ero io tanti, tanti anni fa.

Rivedi sopra. Uno che sceglie di farsi il TOA130+GeminiG42 e gli affianca il Lidl da 20 euro per l'occhiata veloce non è detto che sia da internare, così come non lo è chi si fa il Fujinon 25x150 e gli affianca un Mak127 cinese per guardare la Luna ogni tanto. Si chiamano scelte.

Serenità

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


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MessaggioInviato: martedì 24 aprile 2007, 19:09 
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Iscritto il: domenica 30 luglio 2006, 10:06
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deneb ha scritto:
mentre per il binocolo uno cerca si spendere il meno che può: questo è quello che io considero l'errore concettuale che bisognerebbe correggere [/i]
.


Premetto, al fine di chiarire subito la mia posizione, che (l'ho gia' detto in diversi post) personalmente considero un binocolo ultra-mega-apocromatico, con lenti al diamante ed ultra-correto, in campo astronomico, valutando il tipo di osservazioni a cui è dedicato, totalmente inutile...... chiedo a te che di binocosi ne hai provati tanti e sei sicuramente piu' esperto di me:

Davvero un binocolo costoso puo' essere consigliabile per un astrofilo? Perche'?
Non è che, in fondo, binocoli ultracorretti ed apocromatici sono piu' utili per osservazioni terrestri?
Non è che "spendere il meno che si puo' "nel caso dei binocoli, per gli astrofili, sia la cosa giusta da fare?
Alla fine tutto cio' che occorre non è una meccanica decente, ed un'ottica acromatica ?

_________________
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Video divertentissimo di Corrado Guzzanti


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MessaggioInviato: martedì 24 aprile 2007, 20:54 
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cercherò di essere breve, ma se poi volete possiamo sviluppare ciò che vi pare, fino a dove io ne sia in grado


Davvero un binocolo costoso puo' essere consigliabile per un astrofilo?
dipende cosa si intende per costoso, bisogna sempre rapportarlo allo strumento: se uno swaroski 8x42 costa più di 1500 euro, allora un miyauchi 26x100 a 2000 euro è praticamente regalato; quello che costa è 1) mantenere una buona qualità con diametri generosi, 2) gli oculari che sono quella componente che fa davvero il binocolo, 3) l'inclinazione a 45/90° che porta subito su il prezzo
un binocolo costoso può essere consigliabile se l'astrofilo ha inclinazioni all'osservazione visuale del cielo profondo e se gli piace navigare fra le stelle; con il telescopio non si naviga: si punta e si guarda

Perche'?
perchè si vede meglio naturalmente! Ho riporti affidabili che in uno zeiss 10x56 alla fluorite si veda meglio che in un vixen 16x80 nonostante il diametro e in barba a tutte le aspettative (vedi inoltre recente articolo di Salimbeni su binomania ove si cita il 20x90 in confronto al miyauchi da 71 mm). Inoltre gli oculari angolati sono una comodità impagabile

Non è che, in fondo, binocoli ultracorretti ed apocromatici sono piu' utili per osservazioni terrestri?
secondo me sì, un binocolo super-super-apocromatico serve ben poco sul cielo profondo, con qualche eccezione se parliamo di fluorite

Non è che "spendere il meno che si puo' "nel caso dei binocoli, per gli astrofili, sia la cosa giusta da fare?
no. perchè mai bisogna farsi del male da soli buttando via il denaro e vedere frittelle al posto di stelle?; mi riallaccio anche alla seconda risposta e a quella seguente; tenete presente che in linea generale per un binocolo il cielo è un test severo che fa venire fuori tutte le debolezze

Alla fine tutto cio' che occorre non è una meccanica decente, ed un'ottica acromatica ?
sì, a patto che sia il doppietto acromatico sia di buona qualità e con oculari di buona qualità, senza i quali anche il miglior doppietto lo puoi usare come fermacarte. Un possibile rimedio è allungare la focale per correggere i difetti: sono i binocoli molto lunghi. Il difficile è far rendere bene un doppietto acromatico con una corta focale.Per un astrofilo classico che vuole un binocolo in uso manuale come complemento al telescopio, diciamo un 10x50, non spenderei meno di 100 euro e non spenderei più di 300 euro

badate, tutto ciò molto sulle generali e con le dovute eccezioni tenuto conto che da anni ripeto ciò che diceva Renzo: l'osservazione visuale del cielo profondo al binocolo non ha nulla a che fare con il telescopio: sono due cose diverse per nulla contrapposte
buone osservazioni :wink:

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Ultima modifica di Piero Pignatta il mercoledì 25 aprile 2007, 14:13, modificato 1 volta in totale.

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