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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Fulmini e saette
MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2006, 9:23 
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Iscritto il: sabato 25 marzo 2006, 10:43
Messaggi: 59
Località: Roccavione (CN)
Buongiormo a tutti!
...non so bene come iniziare...vediamo...: io abito in montagna, sopra una montagna, circa 100 m di dislivello (più in basso) da una cresta. Da questa cresta (quota 1250 m s.l.m.) si gode di un'ottima visibilità, il campo è aperto in tutte le direzioni tranne ad est (direzione in cui la cresta si alza) dove è libero solo dai 20° sopra l'orizzonte. Il cielo è buio. Insomma, è un ottimo posto per realizzare un osservatorio. :D Inoltre, sono presenti diversi ruderi che sarebbe semplice ed economico ripristinare i maniera da costruire una piccola struttura da adibire ad osservatorio. :D
Problema: in questo bel posto cadono i fulmini! :shock: :( Gli stessi ruderi un tempo non erano ruderi, ma delle case di montagna (malghe) che, colpite da un fulmine, sono state devastate da un incendio. :shock:
Tuttavia, ovviamente, il problema dei fulmini non è esclusivo di questo luogo ma è comune a tutte le aree, per quanto ne so io, in cui siano presenti delle "punte" (tralicci, cime di montagne, alberi isolati...creste) in cui sia favorita la concentrazione di cariche elettriche (effetto "bordi"). Non è che se cambio cresta risolvo il problema.
Sono quindi molto timoroso nel realizzare un osservatorio lì ma, d'altra parte, se gli osservatori non si realizzano sui cucuzzoli dove li mettiamo?
Mi rivolgo quindi a voi per sapere cosa ne pensate e se siete a conoscenza di sistemi di protezione delle opere dai fulmini (magari adottate da altri osservatori che spesso sono su cucuzzoli).
A livello puramente teorico penso che si potrebbe installare in vicinanza dell'osservatorio un parafulmini che attiri su di se le eventuali scariche possibili in zona e/o dotare l'osservatorio di una protezione tipo "gabbia di Faraday". Pure ipotesi...
Grazie
Cieli sereni e senza fulmini!


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MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2006, 9:34 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 15:24
Messaggi: 315
Località: Milano (MI)
Beh, un parafulmine sarà senz'altro necessario....ma le autorizzazioni? Io non ho capito che tipo di osservatorio tu voglia realizzare, ma i ruderi delle malghe sono su suolo pubblico. Certo si può sempre far finta di nulla se nessuno rompe le scatole; inoltre si osserva se il tempo è bello e quindi rischio fulmini non ce n'é. Da ultimo l'attrezzatura non rimarrebbe lì in caso di temporale. Il mio consiglio è di provare a mettere su una piccola copertura apribile sfruttando i resti di un rudere e vedere se resiste ai temporali estivi...Ride the lightning!!!

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Tutto quello che ha un inizio ha anche una fine.

Osservo con Kenko 125 Cassegrain f/8 su montatura Kenko NES QS motorizzata A.R.


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MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2006, 9:53 
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Iscritto il: sabato 25 marzo 2006, 10:43
Messaggi: 59
Località: Roccavione (CN)
Grazie tonyjungle
Le autorizzazioni? Non sono un problema: i ruderi delle malghe non sono su suolo pubblico, ma su suolo mio :lol:, e i ruderi stessi nono miei (bella proprità eh? dei bei mucchi di pietre!). Dal punto di vista normativo (norme di piano regolatore) dipende da comune a comune, ma comunque, in genere e nel mio caso, il ripristino è consentito. (In certi comuni per evitare speculazioni esistono norme particolari, ad esempio: si possono ripristinare solo i ruderi che hanno ancora almeno un muro in piedi). Tralascerei i dettagli tecnici ma, sintetizzando, si tratterebbe di sistemare la mura di un rudere in pietra (circa 4×4 m in pianta), dotarlo di una porta solida e sicura, e montare una copertura apribile.
Far finta di nulla non mi sembra proprio una bella idea... soprattutto dal punto di vista etico... poi ognuno ha le sue idee...
È vero che se si osserva quando il tempo è bello (e si osserva quando il tempo è bello) il rischio fulmini non c'é, ma l'osservatorio verrebbe realizzato proprio per lasciarvi l'attrezzatura dentro in maniera permanente...non vorrei proprio arrivare lì e trovare tutto esploso!!!
Provare a vedere se resiste ai temporali estivi...e se per un anno o due non cadono fulmini e il terzo anno salta tutto in aria?Migliaia di eurini bruciacchiati?Non mi sembra molto sicuro. Preferirei prevenire!
Avete nozioni su come si realizza un parafulmine (sarà un'elemento metallico acuminato e alto...non è che si possa andare lontano...), su come vanno disposti attorno alla stuttura da proteggere e, soprattutto, su quale sia l'efficacia di questi sistemi?
Grazie


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MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2006, 9:58 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:06
Messaggi: 4146
Località: Siracusa
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Un parafulme che io sappia è un'asta metallica con in cima una sferetta metallica placcata in oro. Non so se va semplicemente impiantata sul terreno oppure la scarica elettrica va fatta disperdere in altro modo...

Cari saluti!

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Diego Barucco
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MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2006, 10:09 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16952
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Personalmente ritengo come sistema migliore la classica gabbia di Faraday, con collegamenti a terra divisi su vari picchetti ben piantati nel terreno e cavi di almeno 16 mmq di sezione se non di più.

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Cieli sereni da Renzo
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MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2006, 10:11 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16143
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Tecnicamente, se il comune dove risiedi consente il ripristino, inteso come restauro conservativo (mi raccomando controlla l'ultimo Piano Regolatore e relativi indici di edificabilità) è comunque fatto obbligo la conformità dello stabile alle norme vigenti (Regolamento Edilizio, di Igiene, ecc.), quindi anche l'impianto elettrico che deve essere dotato di "messa a terra" opportunamente dimensionata, a questa se necessario verrà collegato uno o più parafulmini, naturalmente poiché ogni impianto tecnologico necessita di "certificato di conformità" questi dovranno essere allestiti esclusivamente da tecnici abilitati.

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MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2006, 10:17 
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Iscritto il: sabato 25 marzo 2006, 10:43
Messaggi: 59
Località: Roccavione (CN)
Cita:
Un parafulme che io sappia è un'asta metallica con in cima una sferetta metallica placcata in oro. Non so se va semplicemente impiantata sul terreno oppure la scarica elettrica va fatta disperdere in altro modo...

Per quanto ne so io è effettivamente qualcosa del genere...e penso che oltre ad essere infissa nel terreno sia opportuno prevedere il collegamento mediante cavi di rame di grossa sezione (dalle mie parti detti "trecce") con una serie di picchetti interrati (realizzando un'anello) in maniera da migliorare la dispersione della scarica...come si fa per i normali sistemi di terra degli impianti elettrici. Io però sono un ingegnere di un ramo ben lontano da tutto ciò che è elettricità e quindi potrei dire delle grosse baggianate i materia.
Inoltre non saprei dome metterlo questo parafulmine con la sua rete di dispersione: se lo metto troppo lontano dall'osservatoirio è inutile, se è vicino non vorrei che le scariche disperse nel terreno interessassero comunque la struttura.
Se qualcuno di voi ha visto cosa capita a grossi alberi colpiti da fulmini comprenderà i miei timori: generalmente vedo che oltre ai danni all'albero la propagazione della scarica segue le radici facendo "esplodere" (come se si passasse il vomere di un aratro) il terreno al di sopra delle stesse (probabilmente il calore sviluppato determina l'ebollizione dell'acqua contenuta nel legno delle radici e nella porosità del terreno, con istantaneo e notevole aumento di volume=esplosione). Non vorrei che la scarica trovasse nel terreno qualche "via preferenziale" e venisse diretta (che sfiga!!) verso l'osservatorio anche se in maniera attenuata.
Cieli traquilli


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MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2006, 10:24 
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Se abitassi da quelle parti ti chiederei di affittarmi, per tutto l'anno, una di quelle malghe... ma non è così! :cry:
Cari saluti

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2006, 10:26 
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Iscritto il: sabato 25 marzo 2006, 10:43
Messaggi: 59
Località: Roccavione (CN)
Grazie Renzo e Angelo, ho scritto la mia risposta prima di vedere le vostre... Concordo pienamente con tutto quanto avete detto.

Non preoccupatevi per le autorizzazioni...è il mio lavoro!

Cita:
quindi anche l'impianto elettrico che deve essere dotato di "messa a terra" opportunamente dimensionata, a questa se necessario verrà collegato uno o più parafulmini, naturalmente poiché ogni impianto tecnologico necessita di "certificato di conformità" questi dovranno essere allestiti esclusivamente da tecnici abilitati

Verissimo, ma non penso che l'osservatorio avrà un'impianto elettrico, lassù non arriva la rete ENEL. Si potrebbe mettere un pannello a celle fotovoltaiche con un accumulatore...ma per ora essendo un puro visualista con montature non motorizzate non ho la necessità di avere corrente

Cita:
Personalmente ritengo come sistema migliore la classica gabbia di Faraday, con collegamenti a terra divisi su vari picchetti ben piantati nel terreno e cavi di almeno 16 mmq di sezione se non di più.

Sapresti dirmi qualcosa di più su questo sistema che io conosco solo a livello teorico? È efficace?Tecnicamente come si realizza?Se conoscessi dei link...

Grazie


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MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2006, 10:35 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Purtroppo sono reminiscenze scolastiche, quando studiavo fisica e la conducibilità elettrica.
Praticamente si tratterebbe di creare una specie di scheletro esterno con cavi di acciaio o rame intorno alla struttura (come minimo devi coprire tutti gli spigoli) distanziato di alcuni cm mediante distanziatori isolati.
Tutti i cavi devono essere collegati fra loro e devono andare a scaricare a terra con picchetti plurimi, distanziati e profondi, magari trovando una zona con terreni umidi.
Ti ripeto queste sono reminiscenze scolastiche.

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