1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: mercoledì 28 marzo 2007, 13:11 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
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Località: trivero
ROBI2 ha scritto:
Ciao a tutti.
Io la cella l'ho costruita in alluminio e la regolazione avviene con tre viti che "girano" dentro boccole flangiate in ottone mobili. I fori che le contengono sono poco più larghi e la flangia, serrata con quattro viti sulla piastra, appoggia su un O-ring che le permette di basculare di pochi gradi.
Mi sembra funzioni abbastanza bene, anche se non ho ancora sperimentato con le ottiche il reale funzionamento in quanto sono fermo da mesi con i lavori per mancanza di ispirazione.
Se avete suggerimenti, sono graditi.
al seguente link potete vedere l'immagine del particolare.
http://i35.photobucket.com/albums/d165/ ... ELE009.jpg
Un saluto.


una domanda: lavori su piastre spianate e se si con quale tolleranza?
ciao
max

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: mercoledì 28 marzo 2007, 15:21 
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Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 11:01
Messaggi: 69
Località: Bergamo
Ciao.
Innanzi tutto devo correggere quanto si vede nell'immagine: la boccola flangiata è montata a flangia sotto e non sopra come nella foto.
Cosa intendi per piastre spianate??
Ho usato una piastra da 12 mm. per la culatta e piastra da 6 mm. per la cella portaspecchio. Sulla culatta ho montato tre viti sostenute da flange con cuscinetti a rullini.
Il tutto si può vedere nel seguente disegno spaccato della piastra.
http://forum.astrofili.org/userpix/559_ ... ella_1.jpg[/url]
altre immagini
http://i35.photobucket.com/albums/d165/ ... ELE008.jpg
http://i35.photobucket.com/albums/d165/ ... ELE010.jpg
Un saluto.
[/url]

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Robi2


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MessaggioInviato: mercoledì 28 marzo 2007, 15:31 
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Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 11:01
Messaggi: 69
Località: Bergamo
Acc... non si vede il disegno.
Prova quì.
http://forum.astrofili.org/album_showpa ... ic_id=1566

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Robi2


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MessaggioInviato: mercoledì 28 marzo 2007, 15:59 
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Iscritto il: sabato 17 febbraio 2007, 19:22
Messaggi: 31
Località: Scandiano RE
Tipo di Astrofilo: Visualista
massimoboe ha scritto:
e come lo superi il problema della variazione dell'asse centrale della vite che tiri o spingi sulla mollla a tazza?
ciao
max

In realtà il basculamento che la cella deve fare è minimo se tutto è ben lavorato (cella parallela alla culatta e il tutto a 90° rispetto al tubo), quindi lo spostamento può essere anche meno di 5mm, mentre la variazione dell'asse centrale della vite si riduce in termini di decimi di grado, quindi trascurabili.
Comunque nelle realizzazioni che ho fatto in passato, ho notato che rispetto il centro della culatta, le viti vanno messe a circa la metà del raggio, per aumentare la stabilità, e le viti di fermo vanno tenute vicine per fare in modo che la forza che esercitano sia molto simile (es. culatta da 270mm, raggio 135mm, foro della vite a 67,5).
Questo vale per specchi di piccole dimensioni, perchè sui grossi specchi dal mezzo metro in poi, bisogna tenere in considerazione il peso.
Un altra cosa da non sottovalutare, è la procedura di allineamento, che dalla quale dipende tutto il risultato, amma la procedura che consiglio è quella di lavorare in pressione, cioè avvitare completamente le viti con le molle, e una volta raggiunto il fine corsa allentarle in modo uguale diciamo due giri, poi procedere ad allineare con il laser allentando le viti che disassano il fascio verso l'esterno, e a questo punto trovato l'allineamento stringere le viti di blocco controllando che non lo si perda.
Comunque bisogna tener presente che di tanto in tanto và controllato, perchè l'alluminio è sensibile agli sbalzi termici(il giorno/notte è sufficente ad allentare il tutto a lungandare), così come non si deve stringere troppo perchè si deforma facilmente, quindi per chiudere suggerisco che con una buona lavorazione e una buona regolazione il tele è sempre apposto.
Ciaociao

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"Poche osservazioni e molto ragionamento conducono all'errore,
molte osservazioni e poco ragionamento conducono alla verità."
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MessaggioInviato: mercoledì 28 marzo 2007, 16:04 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
ROBI2 ha scritto:
Acc... non si vede il disegno.
Prova quì.
http://forum.astrofili.org/album_showpa ... ic_id=1566



bravo molto bello, ma è per uno strumento fisso mi pare.

Per spianate intendo chiederti che tolleranze sulla planarità delle piastre hai tenuto.

Che specchio ci metti sopra?
E per gli alberini sei rimasto su h7?

ciao
max

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MessaggioInviato: mercoledì 28 marzo 2007, 16:10 
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Località: trivero
toroleo ha scritto:
massimoboe ha scritto:
e come lo superi il problema della variazione dell'asse centrale della vite che tiri o spingi sulla mollla a tazza?
ciao
max

In realtà il basculamento che la cella deve fare è minimo se tutto è ben lavorato (cella parallela alla culatta e il tutto a 90° rispetto al tubo), quindi lo spostamento può essere anche meno di 5mm, mentre la variazione dell'asse centrale della vite si riduce in termini di decimi di grado, quindi trascurabili.
Comunque nelle realizzazioni che ho fatto in passato, ho notato che rispetto il centro della culatta, le viti vanno messe a circa la metà del raggio, per aumentare la stabilità, e le viti di fermo vanno tenute vicine per fare in modo che la forza che esercitano sia molto simile (es. culatta da 270mm, raggio 135mm, foro della vite a 67,5).
Questo vale per specchi di piccole dimensioni, perchè sui grossi specchi dal mezzo metro in poi, bisogna tenere in considerazione il peso.
Un altra cosa da non sottovalutare, è la procedura di allineamento, che dalla quale dipende tutto il risultato, amma la procedura che consiglio è quella di lavorare in pressione, cioè avvitare completamente le viti con le molle, e una volta raggiunto il fine corsa allentarle in modo uguale diciamo due giri, poi procedere ad allineare con il laser allentando le viti che disassano il fascio verso l'esterno, e a questo punto trovato l'allineamento stringere le viti di blocco controllando che non lo si perda.
Comunque bisogna tener presente che di tanto in tanto và controllato, perchè l'alluminio è sensibile agli sbalzi termici(il giorno/notte è sufficente ad allentare il tutto a lungandare), così come non si deve stringere troppo perchè si deforma facilmente, quindi per chiudere suggerisco che con una buona lavorazione e una buona regolazione il tele è sempre apposto.
Ciaociao



hai ragione, diciamo che noi dilettanti usiamo l'alluminio per ovvie ragioni, quando si parla di precisione l'alluminio andrebbe scartato a priori e sostituito con l'acciaio..... ma non si puo' ehehe

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massimoboe ha scritto:

hai ragione, diciamo che noi dilettanti usiamo l'alluminio per ovvie ragioni, quando si parla di precisione l'alluminio andrebbe scartato a priori e sostituito con l'acciaio..... ma non si puo' ehehe

Il vero vantaggio dell'alluminio è il peso, quindi leggero, ma in realtà i modi di realizzarlo sono molti e se ben fatti sono tutti buoni, però vi ricordo che il problema per fede era sicuramente la plastica, ma in generale i problemi di allineamento sono dovuti al tubo o alla struttura a traliccio nel caso del Dobson (che trà latro và fatta dopo ogni montaggio :cry: e nulla si può fare), e non alla culatta in sè.
Comunque sai benissimo che ci sono anche leghe di alluminio tipo l'Anticorodal, molto + duro e l'ergal leggerissimo, mentre per l'acciaio bisogna considerare il peso nel calcolo del bilanciamento finale.
Ciaociao :)

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toroleo ha scritto:
massimoboe ha scritto:

hai ragione, diciamo che noi dilettanti usiamo l'alluminio per ovvie ragioni, quando si parla di precisione l'alluminio andrebbe scartato a priori e sostituito con l'acciaio..... ma non si puo' ehehe

Il vero vantaggio dell'alluminio è il peso, quindi leggero, ma in realtà i modi di realizzarlo sono molti e se ben fatti sono tutti buoni, però vi ricordo che il problema per fede era sicuramente la plastica, ma in generale i problemi di allineamento sono dovuti al tubo o alla struttura a traliccio nel caso del Dobson (che trà latro và fatta dopo ogni montaggio :cry: e nulla si può fare), e non alla culatta in sè.
Comunque sai benissimo che ci sono anche leghe di alluminio tipo l'Anticorodal, molto + duro e l'ergal leggerissimo, mentre per l'acciaio bisogna considerare il peso nel calcolo del bilanciamento finale.
Ciaociao :)



sul tubo ti do ragione perfettamente. Per quanto riguarda l'alluminio ti invito a visitare il sito della Aviometal che meglio di me spiega caratteristiche e pesi specifici di ogni sua lega. L'ergal è infatti il piu' duro ma i pesi sono + o - simili sia per l'anticorodal che per l'ergal.
ciao
max

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massimoboe ha scritto:
sul tubo ti do ragione perfettamente. Per quanto riguarda l'alluminio ti invito a visitare il sito della Aviometal che meglio di me spiega caratteristiche e pesi specifici di ogni sua lega. L'ergal è infatti il piu' duro ma i pesi sono + o - simili sia per l'anticorodal che per l'ergal.
ciao
max

Sono assolutamente daccordo, e per quel che riguarda il peso, io mi riferivo tra alluminio e sue leghe in paragone all'acciaio.
Comunque anche da questi ragionamenti (intendo tutti i post), ho la conferma che la realtà è che un buon strumento và progettato in tutti i suoi componenti, e l'autocostruzione và vista non in un ottica di risparmio, ma in un lavoro di qualità fatto a regola d'arte, perchè il tele di Fede lo dimostra, i costruttori commerciali per ragioni economiche, spesso sacrificano la qualità in favore del prezzo.
Ciaociao

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massimoboe ha scritto:
sul tubo ti do ragione perfettamente. Per quanto riguarda l'alluminio ti invito a visitare il sito della Aviometal che meglio di me spiega caratteristiche e pesi specifici di ogni sua lega. L'ergal è infatti il piu' duro ma i pesi sono + o - simili sia per l'anticorodal che per l'ergal.
ciao
max

Sono assolutamente daccordo, e per quel che riguarda il peso, io mi riferivo tra alluminio e sue leghe in paragone all'acciaio.
Comunque anche da questi ragionamenti (intendo tutti i post), ho la conferma che la realtà è che un buon strumento và progettato in tutti i suoi componenti, e l'autocostruzione và vista non in un ottica di risparmio, ma in un lavoro di qualità fatto a regola d'arte, perchè il tele di Fede lo dimostra, i costruttori commerciali per ragioni economiche, spesso sacrificano la qualità in favore del prezzo.
Ciaociao



a di questo possiamo essere certi. autocostruire vuol dire realizzare qualcosa che il mercato non ci offre per prestazioni o caratteristiche, non certo per il prezzo oramai.
ciao
max

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