1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: domenica 18 marzo 2007, 10:16 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 8:10
Messaggi: 2712
Località: Arquata Scrivia (AL)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Sono Piemontese ma non proprio vicino a torino....peccato!

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MessaggioInviato: domenica 18 marzo 2007, 19:55 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 22:20
Messaggi: 96
Località: Bastia Umbra
Ringrazio tutti quelli che sono intervenuti, adesso ho le idee più chiare e sono convinto che il 10x30 possa essere il binocolo giusto per me per svariati motivi, tra cui il rapporto qualità/prezzo, il peso contenuto e l'uso non esclusivamente astronomico che ne farei.

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C 9.25 CF XLT
Atlas EQ-G SkyScan


L'ignoranza è più vicina alla verità del pregiudizio. (Denis Diderot)


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MessaggioInviato: mercoledì 21 marzo 2007, 23:45 
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Iscritto il: sabato 17 marzo 2007, 21:59
Messaggi: 2
Ciao Sergio, innanzitutto complimenti per il tuo Miyauchi Saturn 22x71, lo conosco bene perché l’ho provato alcune volte (ce l’ha un mio amico con il tuo stesso nome) e l’ho trovato ottimo anche a 115x.
Fatta questa doverosa premessa ti chiedo però se ti sembra equilibrato il confronto tra un piccolo binocolo portatile come il Canon15x50 i.s. (1,2 kg. di peso e 19 cm di lunghezza) e il Saturn 22-40-115x71 che è uno strumento lungo oltre mezzo metro (55cm e oltre con gli oculari) e pesa 3,0 kg. ai quali andrebbero aggiunti anche quelli di un solido treppiede o montatura (almeno altri 2 kg) accessorio senza il quale il Saturn non può essere usato per alcunché.
Anche sul prezzo non siamo affatto su livelli simili perché oggi il 15x50 i.s. può essere acquistato a meno di 900 euro mentre il Saturn 22x71 costa 1200 euro ai quali andrebbero aggiunti almeno 100 euro di indispensabile treppiede, quindi una differenza di ben 400 euro e oltre. A ben vedere il Saturn, data la sua particolare lunghezza, rientra più esattamente nella categoria dei cosiddetti “binoscopi”, soprattutto se si considera il rapporto focale (f.8) molto più vicino a quello di un C8 (f.10) che non a quello di un 15x50 i.s. che, come tutti i binocoli portatili, ha un rapporto focale compreso tra f.4 e f.5. Ottenere prestazioni elevate con obiettivi di lunga focale è un espediente al quale, come è noto, ricorrevano i costruttori di telescopi prima che fosse inventato il doppietto acromatico, telescopi di 20 metri ed oltre, perché la differenza di focalizzazione tra i raggi parassiali e quelli marginali (e relative frequenze) si stempera sulla lunga focale minimizzando lo sferocromatismo.
In effetti è come se tu facessi un confronto tra una auto da competizione e una gran turismo. L’auto da competizione ha prestazioni superiori ma può girare solo su pista (binocolo da treppiede), mentre la G.T., pur con prestazioni elevate, può circolare ovunque con facilità (binocolo a mano libera). Dovrebbe essere chiaro che il maggiore pregio del binocolo portatile è la sua praticità, immediatezza e facilità di utilizzo, oltre che sul terrestre, su ampie porzioni di cielo stellato (3-7 gradi reali) e, in particolare, su oggetti stellari estesi come gli ammassi aperti, in quanto per i dettagli lunari e planetari o per risolvere stelle doppie e ammassi globulari non c’è binocolo che tenga rispetto a un buon telescopio di media apertura.
Quindi se proprio devo portarmi dietro un peso e un ingombro che vanno ben al di là di un leggero ma performante binocolo portatile, più che un binocolo gigante o binoscopio mi porto dietro un telescopio la cui ottica lineare e specifica mi consente prestazioni che non sono alla portata di alcun binocolo,(ad es. separazione di stelle doppie con immagini di diffrazione degne di questo nome), il tutto, per di più, senza rinunciare, con una semplice torretta, alla visione binoculare.
Infatti la visione stereoscopica ad alto ingrandimento a distanze astrali, si tratti di luna o di stelle, è puramente psicologica (elaborazione cerebrale) e la capacità di raccogliere luce di un telescopio di media apertura con torretta binoculare, compensa più che ampiamente la leggera perdita di luminosità dovuta allo sdoppiamento dell’immagine. L’immagine vista con la torretta binoculare è alla fine più ricca di quella monoculare perché l’oggetto osservato (che è unico) viene elaborato dai due occhi (che sono sempre un po’ diversi l’uno dall’altro) e poi dal cervello che fonde le due immagini oculari con la sommatoria dei dettagli percepiti attraverso i due occhi.
Mi sconcerta poi che asserisci essere più comoda l’osservazione su uno sgabello o sedia, leggermente piegato in avanti con la testa sugli oculari per una intera notte, rispetto alla osservazione con un binocolo stabilizzato disteso su una comoda sdraio e tenendo i gomiti poggiati sui braccioli. Non so se l’hai mai provato, ma in questa configurazione veramente si spazzolano intere costellazioni senza stancarsi e senza soluzione di continuità tra un oggetto e l’altro, grazie alla stabilizzazione, cosa impossibile con il treppiede che richiede continui sblocchi e blocchi e puntamenti di un oggetto alla volta. Tra l’altro in questo passeggiare per il cielo con le stelle che si muovono come al rallentatore, (effetto della stabilizzazione) si notano spesso particolari mai notati prima.
Inoltre, visto che metti in dubbio la puntiformità stellare del 15x50 i.s., riscontrata dal sottoscritto e da tutti i possessori che conosco, oltre che dai test di Sky and Telescope (Dennis De Cicco e Gary Seronic) e da Todd’s Binocular Evaluation (giudizio “excellent” su risoluzione, risoluzione ai bordi, luminosità e rilievo oculare) hai mai preso in considerazione l’ipotesi che il tuo 15x50 possa essere difettoso? Proprio per quello che ho già detto a proposito della puntiformità stellare ai bordi del campo, ritengo che in un confronto tra il Saturn 22x71(campo reale di 2,27°) e il Canon 18x50 che per ingrandimenti e campo reale (3,7°) gli si avvicina più del 15x, inquadrando e mettendo a fuoco una stella o Saturno al centro del campo e portandoli al bordo estremo, l’immagine fornita dal Canon 18x50 i.s. esce di sicuro vincente, non subendo, tra centro e bordo, il benchè minimo degrado (come verificato più volte).
Considerato poi che il tuo Saturn ha quattro comode viti a brugola per la collimazione verticale e orizzontale (soluzione apprezzabilissima), perché non lo collimi invece di osservare Saturno con un occhio solo?
Comunque mi sembra del tutto normale e legittimo che tu preferisci goderti il cielo stellato con il tuo Saturn su treppiede e seduto, mentre io ed altri, come facciamo da tempo, ci godiamo per lo più lo spettacolo distesi su una sdraio, seduti o in piedi, con un Canon stabilizzato. Si tratta di preferenze personali che possono essere tutte valide, ai fini dell’osservazione celeste, indipendentemente dalle caratteristiche prestazionali dello strumento usato. Non ti pare?
Saluti e cieli sereni. Ottaviano.

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Ottaviano


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MessaggioInviato: mercoledì 21 marzo 2007, 23:57 
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Iscritto il: sabato 17 marzo 2007, 21:59
Messaggi: 2
Il rapporto focale del Miyauchi Saturn 22x71 è f.8. Ottaviano.

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Ottaviano


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MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2007, 4:16 
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Iscritto il: sabato 25 febbraio 2006, 12:07
Messaggi: 201
Località: "Roceja", TO Italy
:)
Per usare al meglio il Saturn II a 115x, non bastano 100 € di cavalletto ma almeno 150 se non di più. Poi ci vogliono ancora altri 300€ per gli oculari, quindi la lista si fa salata se aggiungiamo gli oculari 40x.
La mia affermazione che ribadisco è che un Canon 15x50 a 900 €, rispetto al Miyauchi limitato al 22x71mm con treppiede costo 1350 €, sul cielo per osservazioni di qualche valore e non sfuggevoli visioni di "piccole cose", il Canon è nettamente perdente vuoi per puntiformità delle stelle, vuoi per confort di visione, anche ai bordi, non parliamo poi di dettagli in più che sono anni luce di differenza, che per colmarla il Canon 15x50 o altro binocolo di quel diametro di obiettivo e ingrandimenti, dovrebbe costare non più di 400 €. Altra cosa sono le fuggevoli visioni terrestri di cui mi servo quasi ogni giorno (uccelli, insetti, animaletti).
Quanto ai contorsionismi mentali per spiegare come il tremolio di immagine del Canon 15x50 IS AW, sia da non tenere in conto in quanto prodezza tecnologica, farà soddisfatto qualcuno, ma non il sottoscritto, ne molti altri miei conoscenti che questo difetto non lo accettano.
:wink: La collimazione del mio Saturn II, l'ho già fatta anche senza i paterni consigli.
Quanto al fatto che con un rifrattore si possa fare di meglio ne sono convinto anch'io dato che a giorni dovrebbe arrivarmi il Taka TSA 102, che installerò sulla WO Easy Touch, il tutto abbinato alla mia Mark V.
:D
Con simpatia per tutti Sergio

PS Visto che si è citato Saturno, ne approfitto per dare una mia opinione su cosa intendo per visione del cielo.
Proprio la visione di Saturno con i suoi anelli "nitidi", è in genere una delle più belle visioni che ognuno di noi ricorda.
Secondo me sempre per poter assaporare i veri piatti forti del cielo rispetto a un paio di occhiali che ci permettano di vedere 12/10 (provare per credere), o altro è proprio la visione di un ottimo Saturno la chiave di volta del cielo stellato. E' da quì che si parte per altre emozioni indimenticabili. M57, M 13, M 51, ecc
Ecco perchè contesto un certo modo di descrivere il detto binocolo, che ha contagiato anche me facendomi spendere una cifra che avrei volentieri conservato se solo riferita al cielo. Altro discorso se parliamo di terrestre.
:wink:
Ergo, se noi partiamo spendendo 900€ per sapere già sin dall'inizio che questa visione ci sarà preclusa (a meno che quell'ovetto giallo che Galileo vedeva con le orecchie come noi lo vediamo nel Canon 15x50 IS possa dare a qualcuno altrettanta soddisfazione), non avremo secondo me speso bene i nostri faticati e a volte sofferti euri.
Altra cosa se con una cifra più elevata vero, compriamo uno strumento più ingombrante, che non si può usare a mano libera, ma che però è evolutivo, sul cielo, secondo me avremo maggiore soddisfazione nel tempo.

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