Se restringessimo il sistema solare in modo da far cadere l'orbita media di Plutone sull'equatore terrestre (riducendo quindi la distanza tra la Terra e il Sole a 160 chilometri), Alpha Centauri verrebbe a trovarsi alla distanza minima di Venere. E alpha Centauri e' la stella piu' vicina. Sirio e' due volte piu' lontana, Procione due volte e mezza, Vega sei volte, Arturo nove volte, Rigel piu' di un centinaio di volte.
Queste distanze possono essere considerate anche da un'altro punto di vista. Prendiamo la velocita' della luce e delle radiazioni elettromagnetiche: raggi X, onde radio e cosi' via. E' di 299792,5 chilometri al secondo. E' importante, perche' i nostri mezzi di comunicazione piu' veloci usano radiazioni elettromagnetiche. Non conosciamo segnali che viaggino a velocita' superiori.
Per andare dalla Terra alla Luna la luce - e ogni radiazione analoga - impiega 1,25 secondi. Questo significa che quando qualcuno dalla Terra parla a un astronauta sulla Luna, la risposta non puo' arrivargli in meno di 2,5 secondi, anche se l'astronauta risponde all'istante, sentendo a malapena quanto gli viene detto.
Se chiamiamo "secondo-luce" la distanza che la luce copre in un secondo, la Luna e' a 1,25 secondi-luce dalla Terra.
Per percorrere tutto il diametro dell'orbita di Plutone la luce impiega 10,93 ore. Immaginiamo due colonie spaziali ai lati dell'orbita, che cerchino di mettersi in comunicazione tra loro, il primo a parlare non puo' aspettarsi una risposta - in ogni circostanza finora conosciuta - in meno di 21,86 ore.
Quindi, il diametro del sistema solare all'altezza di Plutone e' di 10,93 "ore-luce", cioe' 10,93 volte la distanza che la luce puo' coprire in un'ora.
Secondo questo metro Alpha Centauri, la stella piu' vicina, e' a 4,40 anni-luce, o 4,40 volte la distanza che la luce copre in un anno. Se qualcuno dalla Terra mandasse un messaggio ad un eventuale pianeta attorno ad Alpha Centauri, e una risposta partisse nel medesimo istante in cui giunge il messaggio, per riceverla dovrebbe aspettare 8,8 anni.
Quanto alle altre stelle, Sirio e' a 8,63 anni-luce, Procione a 11,3, Rigel , che e' ancora una stella relativamente vicina, a 540. Per ricevere una risposta da un pianeta attorno a Rigel, ci vorrebbero piu' di mille anni.
Come sappiamo, secondo la - Teoria speciale della relativita' - di Einstein, nessun oggetto dotato di massa puo' superare la velocita' della luce. Einstein stabili' questo limite in base a considerazioni puramente teoriche, e quando la sua tesi fu esposta, sembro' scontrarsi con i dettami del "buon senso" (e cosi' sembra ancora a molti): ma cio' non toglie che sia vera. Il limite della velocita' della luce e' stato verificato in esperimenti e osservazioni a non finire, e per quanto riguarda la materia e l'universo che conosciamo non c'e' il benche minimo ragionevole motivo per dubitarne.
Se sottoponiamo un oggetto a una spinta imprimendogli un'accelerazione, e poi lo sottoponiamo a una seconda spinta identica alla prima, la quantita' della seconda accelerazione non e' esattamente uguale alla quantita' della prima. Parte della forza della spinta va si' ad aumentare la velocita', ma parte invece va ad aumentare la massa.
A velocita' ordinarie la forza che va ad aumentare la massa e' cosi' minima che risulta quasi impossibile rilevarla. Ma col crescere della velocita' diventa sempre maggiore, mentre diminuisce la parte di forza che aumenta la velocita', secondo una formula calcolata da Einstein. Quando la velocita' e' molto alta, la parte di forza che si trasferisce nella massa e' cosi' grande e la parte che aumenta la velocita' cosi' piccola che si comincia a notare che la fisica ordinaria ( in particolare la seconda legge di Newton) e il "buon senso" non valgono piu'.
Nella misura in cui la velocita' di un oggetto si avvicina a quella della luce, la forza ad esso applicata che va ad aumentare la velocita' diventa quasi nulla. Va quasi tutta ad aumentare la massa. L'oggetto in accelerazione diventa molto piu' massiccio, ma la sua velocita' non aumenta pressocche piu'. Alla fine, anche applicando all'oggetto in accelerazione una quantita' di forza infinita, si ottiene unicamente di dargli una massa infinita, e di riuscire ad aumentare la sua velocita' solo fino a quella della luce.
Questo significa che anche se si potesse, con qualche congegno magico, raggiungere la velocita' massima in un secondo, per arrivare ad Alpha Centauri occorrerebbero sempre 4,40 anni. E se si potesse decelerare a zero in un secondo, fare marcia indietro e accelerare al massimo in un secondo, per il viaggio di andata e ritorno ci vorrebbero sempre 8,80 anni.
In pratica, limitandosi a un'accelerazione tale da essere sopportabile al corpo umano, per raggiungere quell'altissima velocita' ci vorrebbe molto tempo. E altrettanto ne richiederebbe una decelerazione che permettesse di posarsi su un pianeta del sistema di Alpha Centauri.
Contando, forse, un anno per il tempo richiesto per l'esplorazione in loco, si puo' stimare che andata, permanenza e ritorno possano essere compiuti in 11,80 anni, e Alpha Centauri e', lo ripeto, la stella piu' vicina.
Non sto a prendere in considerazione importantissimi elementi come la quantita' di materiale indispensabile alla sopravvivenza dell'equipaggio per una permanenza nello spazio cosi' lunga, i problemi che accelerazioni e decelerazioni cosi' lunghe possono portare al corpo umano oppure il non indifferente aspetto dell'isolamento (con relative problematiche) per questo ordine di tempi.
E' chiaro che il viaggio interstellare e' un progetto smisurato, che potrebbe benissimo sconfiggere le tecnologie piu' avanzate.
Concludendo, credo che la spiegazione del perche' la Terra non ha ricevuto visite sia l'incapacita' di tutte le civilta' a portare avanti con successo voli interstellari. Forse la difficolta' del volo interstellare e' tale che nessuna civilta' extraterrestre e' venuta in contatto fisico con un'altra, quindi ognuna e' confinata, ora e per sempre, nel proprio sistema planetario.
E noi nel nostro.
Tratto da : "Civilta' Extraterrestri" di Isaac Asimov
Cieli sereni a tutti!
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