Ho contattato Ottaviano Fera (grazie deneb

) e questa è la sua risposta in merito al binocolo Canon 10x30 IS.
"Gentile Sig. Piccardi, il Canon 10x30 i.s. è certamente, a mio parere, il binocolo della serie i.s. con il migliore rapporto qualità/prezzo, potendo essere acquistato a circa 350,00 euro. I suoi pregi sono l'ottica eccellente, la stabilizzazione, la leggerezza (forse è il 10x più leggero-600 g.).
Difetti non saprei, non è impermeabile e non ha il tasto di stabilizzazione a ritenuta di 5 min. come il 10x42 I.S. WP L e il 15-
18x50 I.S. ma bisogna considerare il prezzo. Indubbiamente gli obiettivi da 30 mm sono un pò piccoli per l'uso astronomico ma l'ottica fine e luminosa che assicura 60° apparenti e 6° reali di stelle puntiformi da bordo a bordo consente tutto sommato prestazioni superiori a quelle di binocoli tradizionali di maggiore apertura ma nei quali la puntiformità
delle stelle non supera il 50-60% del campo visuale, mentre il tremolio
dell'immagine non fa percepire stelle di bassa luminosità. Sul cielo stellato il mio preferito è il 15x50, veramente spettacolare, ma siamo in una fascia di prezzo superiore (circa 900,00 euro). Il 15x50 e il 18x50 sono eccezionali sulle stelle, un pò meno sul terrestre e su oggetti luminosi come Luna e pianeti, perchè l'elevato ingrandimento supera la soglia di percezione degli aggiustamenti operati dal VAP (prisma ad angolo variabile) che, nei micromovimenti delle mani, vengono percepiti come piccole momentanee sfocature, ma che non impediscono di percepire e "leggere" dettagli minutissimi.
Qualcuno, a tale proposito, parla erroneamente di stabilizzazione difettosa, dimenticando che la tecnologia ha pur sempre dei limiti anche se superabili, e che l'ottica di questi binocoli va giudicata senza
stabilizzazione inserita e, in tale condizione, è senz'altro eccellente. Sulle stelle lo è anche con la stabilizzazione inserita.In effetti tutti i binocoli Canon della serie I.S. dal 10x30 al 18x50 (il mod. 8x25 non ha il sistema i stabilizzazione VAP- prisma ad angolo variabile- ma un altro sistema
costituito da una lente che si sposta assialmente), presentano un campo
totalmente nitido per la presenza di un doppietto spianatore che
compensa la curvatura di campo presente invece, perché non compensata, in altri binocoli. Questa è una caratteristica forse esclusiva di cui va dato atto alla Canon che, nella progettazione di questi binocoli
ha ragionato in termini fotografici. Infatti nessuno accetterebbe una
fotocamera, anche economica, le cui foto fossero sfocate ai bordi,
mentre si accetta tranquillamente che binocoli anche molto costosi (più
costosi dei Canon is e per giunta non stabilizzati) presentino ai bordi
scarsa nitidezza e stelle assolutamente non puntiformi. La cosa è
ancor più degna di nota in considerazione dell´ampio campo apparente di
questi strumenti che va dai 60° del 10x30 e 12x36 ai 67° circa del
15x50 e 18x50. E´ infatti più agevole ottenere un campo relativamente
piano con soli 50° apparenti o meno.
Un mod. più potente del 10x30, come questo perfettamente nitido sia sul terrestre che sul cielo stellato, è il 12x36 II serie però il prezzo(circa 600 euro) non è altrettanto favorevole. Per non parlare del 10x42 I.S. WP L, praticamente un apocromatico con 65° apparenti e due lenti U.D. (bassissima dispersione cromatica) per lato, che per altre sue particolari caratteristiche (corpo metallico, impermeabile, disinserimento automatico della stabilizzazione in posizione verticale etc) costa circa 1300,00 euro, ma, da quando l´ho acquistato, non me ne separo mai portandolo sempre con me.
Il mio test del 10x30 e del 18x50 si trova nel sito
http://www.coelum.com
alla voce: risorse e articoli, test strumentali (di qualche anno fa).
http://www.coelum.com/index.php?goto=articoli&id=5.
La divulgazione della presente mail è stata avallata dall'autore, Ottaviano Fera.
Spero che possa essere utile a tutti gli interessati.
Grazie ancora Ottaviano.
