Ieri sera sono andato con Stargazer sui Monti Lessini, nel Veronese, per incontrarci con Iburti che faceva una prova generale per una Maratona Messier.
Appena arrivati a destinazione i fari della macchina hanno illuminato una cosa enorme che a prima vista mi è sembrata la rampa di lancio dello Shuttle...
...ma poi, avvicinandomi, ho scoperto cosa fosse:
era il Dobson da mezzo metro di Lorenzo...
abbiamo passato un paio di ore con la "bestiolina" ad osservare praticamente tutto, tutte le M possibili immaginabili, ammassi, galassie, nebulose e quant'altro...
non credevo a ciò che vedevo...
la nebulosa di Orione sembrava uno zucchero filato di volute fumose...
il trapezio era impressionante.
Con un filtro H-Beta, che ho provato anche sul mio piccolo Dobsoncino nero, la visione è stata indescrivibile: baffi, sbuffi, sembrava la "quiete dell'inferno"...
impossibile raccontare(e ricordare...) tutto: il Sombrero, Whirpool, l'Elmo di Thor;
ho visto manubri, anelli, clessidre, triangoli, spirali, ogni forma possibile;
nella Vergine ho addirittura perso il conto delle galassie che si vedevano...
Andromeda non finiva più...
la cosa impressionante era la facilità con cui Lorenzo cercava, puntava e trovava gli oggetti:
il cercatore era un rifrattorino 80/400, poi c'era un telrad.
Basta, nient'altro che un libro con le mappe dei Messier, una torcia rossa ed un portatile con le mappe "live", per maggiore comodità.
In pochi secondi (secondi, non minuti...) la galassietta di turno era li, al centro dei generosi oculari da 2".
Poi l'apoteosi: Saturno, a 416 e 277 ingrandimenti...
mi sembrava di poter pattinare sugli anelli, saltando qua e la sulla divisione di Cassini;
nitido, contrastato, perfetto, quasi abbagliante.
Il telescopio si muoveva dolcemente, dopo in attimo ci si abitua a dosare le spinte, dall'alto della scaletta, e stare dietro a Saturno diventa molto facile.
Se avevo ancora qualche ombra di dubbio su come deve essere un telescopio, ora non ne ho più:
Dobson, Dobson, Dobson e ancora Dobson!
Ed il cielo buio te lo vai a trovare.
Un'ora e mezza di macchina valgono bene lo spettacolo che ti si para dinnanzi agli occhi.
Altro che goto, motori, manopole, cannocchiali polari, stazionamenti, batterie, chili di ferro e di grasso...
uno specchio immenso, trenta chili di legno che scivola sul teflon, una scaletta di alluminio, e basta...
...per tutto il tempo che vuoi.
