1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Buongiorno a tutti,
lo schema ottico in parola, per lavorare al meglio, necessita di alcune condizioni.
Tra le più importati è il rispetto della distanza tra lo specchio primario e lo specchio secondario.
Ho la necessità di verificare la corretta distanza tra i due specchi.

Come farlo è un bel rompicapo.
Secondo GSO che realizza questi bellissimi telescopi, il fuoco è esattamente a 155mm dalla fine del focheggiatore, privo di prolunghe.
Allego lo schema.

Quindi per verificare che la distanza del fuoco su una stella (fuoco infinito) sia di 155mm devo avere la stella puntiforme alla distanza data. Corretto?

Per verificare questo ho costruito un aggeggio come in foto.

La domanda è quindi la seguente. E' corretto che a 155mm o giù di li devo trovare la stella a fuoco (senza uso di oculari ma utilizzando il cartoncino in foto)? Fuoco che posso controllare magari utilizzando anche una maschera di Bahtinov.

Nel caso avessi un fuoco che non è corretto alla distanza ma varia di uno o più centimetri a questo punto dovrei avvicinare o allontanare il secondario, spostandolo di pochissimi millimetri.

@Angelo_C mi farebbe piacere anche un tuo consiglio.

Riprendendo la Luna, il migliore fuoco è intorno ai 135mm. 20mm in meno rispetto al fuoco ideale.
Proverò con una stella, anche se le luci della città rendono la cosa difficile perchè illuminano il cartoncino.

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Aggiornamento.
Ho fatto una prova con la camera 533, conoscendo il suo bsckfocus e la lunghezza delle prolunghe, mi trova il fuoco a 133,5mm.
Vicino alla precedente misurazione ma direi più preciso con messa a fuoco sul sensore.
Il soggetto inquadrato è la luna, che non è a fuoco infinito ma vicino.
A questo punto dovrei avvicinare lo specchio secondario al primario.
Il ragionamento è corretto?

Ultimo aggiornamento, lavorando sul secondario, il fuoco ora si trova a 155,5mm. Il sensore è a fuoco sulla stella proprio con questa distanza.
Ora devo solo riccolimare per bene.

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Be, alla fine ti sei dato supporto da solo

Ben fatto

_________________
ES ULD 16' Gen II
Bresser Messier 6'
Vixen A70Lf su Porta Mini
APM XWA 100° 20, 13, 9, 7, 5, 3.5
ES 82° 30, 18, 11
PLOSSL Vixen 20 6,3 Tecnosky 9
Kellner Bresser 25 9
ES UHC OIII e ND variabile da 2"
Radiant SQML GSO Coma Corr.

Non mi spiace però avere conferma se la procedura seguita è corretta.

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Secondo me si, per estrarre il fuoco devi avvicinarevil secondario, ma lascio parlare i più esperti.

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ES UHC OIII e ND variabile da 2"
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Si è corretto, visto che il secondario del cassegrain lavora come una barlow "tirata", il base alla distanza dal primario, si avrà una certa estrazione del fuoco in relazione a una specifica focale risultante.

Se la casa madre dice che il "miglior fuoco" è il piano che dista 155 mm dalla battuta del focheggiatore, sarà evidentemente quello per cui il progetto da il miglior compromesso tra la riduzione al minimo delle varie aberrazioni, la correzione del campo e la focale nominale, se non ricordo male la distanza tra gli specchi dovrebbe essere fissata di fabbrica, l'unico modo per variarla (di poco) è utilizzare le viti di collimazione del primario e secondario.

La cosa più semplice e precisa è posizionare la camera (di cui si conosce il backfocus) alla distanza consigliata tramite delle prolunghe T2 (ed eventualmente qualche anello di fine tuning), poi mettere a fuoco su una stella con lo spostamento del primario e del secondario; fatto ciò si collima e si blocca il tutto.

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Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.

Grazie a tutti, direi che l'operazione è riuscita e le osservazioni e riprese di questa sera confermano.