1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

I grafici di ieri parlano da soli.
Castello Tesino è distante da me circa 150 chilometri in linea d'aria.(!!!)

In tutta franchezza, non commento la coerenza delle tracce.
Vi dico solo che sono meravigliato io stesso dei miei strumenti.
Badate bene che il fattore di scala dei dati è 1:1.(!!!)

Il dettaglio che può essere utile per la taratura, il dettaglio a cui mi riferivo ieri, è questo:

che era già evidente ieri nello screenshot di Castello Tesino:


e qui siamo al punto di arrivo della parte strumentale, questo è lo stato dell'arte.

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).

forse l'ho già esternato Costanzo, comunque ancora complimenti per i risultati raggiunti dopo tanto tribolare.

Gentilissimo.

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).

Dimenticavo, sta tornando la AR4248, senz'altro con nuova numerazione, che ha dato brillamenti interessanti quando era rivolta verso di noi, quindi attenzione.

Messaggio in codice per chi usa il magnetometro RM3100.

L'RM3100 è un vero fluxgate. Le tre mini-bobine orientate secondo i tre assi X-Y-Z lavorano in frequenza come classicamente si fa con i fluxgate. La frequenza è legata matematicamente al valore del campo magnetico nella direzione dell'asse della bobina (in termini tecnici, al valore della componente del campo secondo l'asse). La frequenza viene misurata molto rapidamente, misurando il tempo impiegato dal segnale oscillante a compiere un certo numero di cicli. Il numero di cicli è impostabile nel chip in un determinato registro. Di base si usano 200 cicli. La frequenza nella bobina è dell'ordine del centinaio di KHz, quindi si capisce come l'RM3100 possa essere usato in vari modi diversi. L'intervallo di tempo di 200 cicli a 100KHz è piuttosto piccolo ... (io ho usato l'RM3100 forzatamente in modo quasi-statico, per il momento, mediando 60 campioni al minuto (un campione al secondo), ma l'RM3100 può leggere molto più rapidamente).
(Informazioni tratte dal manuale dell'RM3100 disponibile on-line)
https://www.tri-m.com/products/pni/RM3100-User-Manual.pdf

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).

Sembra si sia mossa qualcosina, ciao

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).

Prima o poi saremo (meglio, saranno) frittura mista

Non ho capito bene che cosa sia successo ... impulsi di onde elettromagnetiche?

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).

Questa a seguire la spiegazione di ciò che avrebbe causato il problema:

blocco di circa 6.000 aerei Airbus A320 è stato causato da un'intensa radiazione di protoni ad alta energia generata da un brillamento solare di classe X, che ha interferito con i dati del computer ELAC (Elevator Aileron Computer).
Questa radiazione ha provocato una corruzione dei dati critici nei sistemi di controllo del volo, innescando un comando non richiesto di abbassamento del muso dell'aeromobile.

L'evento si è verificato in seguito a un brillamento solare di classe X, il livello più intenso della scala, avvenuto due giorni prima dell'incidente del volo JetBlue B6-1174.
L'intensa radiazione di protoni ad alta energia ha colpito i sistemi dell'aereo, interferendo con i dati dell'ELAC, il computer responsabile della gestione delle superfici di volo.
Il problema è stato identificato come un errore di calcolo indotto dall'ambiente radiativo, specificamente da una particella ad alta energia che ha modificato un singolo bit all'interno di un processore, un fenomeno noto come "single event upset".
La vulnerabilità riguarda una specifica versione di software (L104) installata nel 2019, che non includeva i filtri necessari per attenuare gli effetti di queste radiazioni.

Insomma, facendo un parallelo telescopico, avrebbero guardato con leggerezza il sole senza indossare filtri..