1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 24 novembre 2025, 14:35 
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Cfr_Cost-CTS_23nov25_D.jpg
Cfr_Cost-CTS_23nov25_D.jpg [ 276.9 KiB | Osservato 156 volte ]

Appena al di fuori dall'onda giornaliera, ma comunque rilevabili anche tramite i nostri strumenti amatoriali.
Alle 17 U.T. una piccola botta da 7 minuti d'arco nella declinazione D, della durata di un paio d'ore, e poi, a seguire, una bottarella serale meno forte, ma nettamente identificabile, da 3 minuti d'arco poco dopo le 21 U.T.
Calme le giornate precedenti.
:wave: :wave: :wave:

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


Ultima modifica di ippogrifo il mercoledì 26 novembre 2025, 14:35, modificato 2 volte in totale.

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MessaggioInviato: martedì 25 novembre 2025, 12:24 
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24 Novembre '25.
Allegato:
Cfr_CTS-Cost_24nov25-deltaH.jpg
Cfr_CTS-Cost_24nov25-deltaH.jpg [ 356.4 KiB | Osservato 111 volte ]

Allegato:
Cfr_CTS-Cost_24nov25_deltaD.jpg
Cfr_CTS-Cost_24nov25_deltaD.jpg [ 307.65 KiB | Osservato 111 volte ]

Perturbazione molto interessante, diversa dalle solite "rapide" segnalate finora.
Onda lunga, a discesa, per la componente H, della durata di più ore, identificabile facilmente perché le variazioni solite quotidiane sono molto più contenute. Stavolta abbiamo una scivolata di 100 nano-Tesla verso il basso e poi la risalita (contro le normali variazioni di 20, 25 nano-Tesla).
Risponde poco dopo, lentamente, anche la Declinazione che vede una variazione doppia rispetto al solito.
11 minuti d'arco si muove l'ago della bussola nel giro di alcune ore con fluttuazioni caratteristiche all'interno della fascia.
Quando è tutto calmo, l'onda giornaliera è decisamente più tranquilla.
:wave: :wave: :wave:

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Costanzo
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MessaggioInviato: martedì 25 novembre 2025, 15:43 
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Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 12:50
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ippogrifo ha scritto:
24 Novembre '25.

cut

Perturbazione molto interessante, diversa dalle solite "rapide" segnalate finora.
Onda lunga, a discesa, per la componente H, della durata di più ore, identificabile facilmente perché le variazioni solite quotidiane sono molto più contenute. Stavolta abbiamo una scivolata di 100 nano-Tesla verso il basso e poi la risalita (contro le normali variazioni di 20, 25 nano-Tesla).
Risponde poco dopo, lentamente, anche la Declinazione che vede una variazione doppia rispetto al solito.
11 minuti d'arco si muove l'ago della bussola nel giro di alcune ore con fluttuazioni caratteristiche all'interno della fascia.
Quando è tutto calmo, l'onda giornaliera è decisamente più tranquilla.
:wave: :wave: :wave:


Ippo, stavo pensando, a volte penso anch'io, perchè non metti i dati in ordinata in valori logaritmici? Tutti i fenomeni naturali anche i più impensati seguono andamenti logaritmici, variazioni dalla linearità indicano fenomeni complessi o multipli. Ci riesci a farlo o è troppo complesso? Se lo fai prendi un periodo di una settimana a cavallo di una delle grandi perturbazioni dei giorni scorsi.
Ciao.
Roberto Gorelli


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MessaggioInviato: martedì 25 novembre 2025, 16:06 
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Ciao. :wave:
Il limite di questi grafici giornalieri sta nel fatto che si perde il confronto tra un giorno e l'altro.
Penso che con i dati di Castello Tesino si possa fare un grafico più "esteso".
Con i miei dati è un po' più difficile, ma cerco di attrezzarmi.
Non garantisco ... :wave:

Detto, fatto! :wink: :D
Non so se è esattamente il massimo, ma si può richiedere a Castello Tesino (CTS) il plottaggio dei grafici su un periodo più lungo. Eh, loro sono seri, nulla da dire.
Ecco qua:
Allegato:
CTS_ultimo mese.jpg
CTS_ultimo mese.jpg [ 452.18 KiB | Osservato 94 volte ]

Si vede bene che cosa è successo il 12 di Novembre. :matusa: Facile no? :angel:
(Certo, così tutta la mia fatica va a remengo, comunque a me piace vedere che giorno per giorno le mie linee si intrecciano con quelle di Castello T. :angel: :angel: :angel: )
:wave: :wave: :wave:

PS: Una grande conquista c'è stata per me: ora capisco bene il valore dei dati raccolti da Castello Tesino e quanto è prezioso il loro bellissimo lavoro! Non ho più dubbi.
Oltre al fatto che mi sembra oramai di percepire perfettamente il significato e la delicatezza delle misure che fanno... :matusa: :matusa: :matusa:
:beer: :beer: :beer:

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MessaggioInviato: martedì 25 novembre 2025, 16:54 
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Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 12:50
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ippogrifo ha scritto:
Ciao. :wave:
Il limite di questi grafici giornalieri sta nel fatto che si perde il confronto tra un giorno e l'altro.
Penso che con i dati di Castello Tesino si possa fare un grafico più "esteso".
Con i miei dati è un po' più difficile, ma cerco di attrezzarmi.
Non garantisco ... :wave:

Detto, fatto! :wink: :D
Non so se è esattamente il massimo, ma si può richiedere a Castello Tesino (CTS) il plottaggio dei grafici su un periodo più lungo. Eh, loro sono seri, nulla da dire.
Ecco qua:

cut

Si vede bene che cosa è successo il 12 di Novembre. :matusa: Facile no? :angel:
(Certo, così tutta la mia fatica va a remengo, comunque a me piace vedere che giorno per giorno le mie linee si intrecciano con quelle di Castello T. :angel: :angel: :angel: )
:wave: :wave: :wave:

PS: Una grande conquista c'è stata per me: ora capisco bene il valore dei dati raccolti da Castello Tesino e quanto è prezioso il loro bellissimo lavoro! Non ho più dubbi.
Oltre al fatto che mi sembra oramai di percepire perfettamente il significato e la delicatezza delle misure che fanno... :matusa: :matusa: :matusa:
:beer: :beer: :beer:


Si, io avevo visto qualche decina di anni fa) i grafici originali a Roma delle 3 stazioni italiane, e questo fu uno dei motivi per cui avevo chiesto ad un amico di progettare e costruire insieme un magnetometro in grado di fare 10.000 misure al secondo (si, hai letto bene) per una mia ricerca, il problema dei loro magnetometri, alcuni sono a protoni, è che non hanno la risoluzione temporale che sarebbe servita per la mia ricerca e costruire un apparecchio con tale risoluzione temporale è ... quasi impossibile e costosa tre occhi della testa, però se INGV o il CNR volessero con un tale strumento si scoprirebbero fenomeni che nemmeno immaginiamo, come è successo con le pulsar e in seguito con le pulsar microsecondo, va beh, sogni!
Ciao.
Roberto Gorelli


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MessaggioInviato: martedì 25 novembre 2025, 19:14 
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Virginio Tonello si stava avventurando sulla strada dei campi magnetici variabili...

Il problema è che se vai a sondare i campi magnetici variabili vai a sconfinare nei campi elettromagnetici. Tu mi insegni che un campo magnetico variabile induce un campo elettrico variabile il quale a sua volta induce altro campo magnetico variabile ... e così via ... e allora si parla propriamente di onde elettromagnetiche... di fenomeni impulsivi al limite, ma sempre elettromagnetici ... e allora, secondo me, bisogna attrezzarsi diversamente. Con l' RM3100 si arriva a 500Hz, forse 1000 Hz, mi sembra di ricordare...

In più, vista la gran mole di dati ogni secondo, non puoi stare sempre in registrazione, ma devi mettere una soglia di attenzione per il segnale. Se il segnale supera un determinato livello, parte la registrazione, che se vuoi, puoi far partire qualche secondo prima dell'inizio dell'evento (è possibile con le tecniche elettroniche moderne, basta stare in ascolto tenendo continuamente qualche secondo di pre-registrazione che solitamente si butta via, ma che si tiene quando serve).

Ho insistito, in questa prima fase, sullo studio della componente statica o quasi-statica del campo geomagnetico, l'ho dichiarato fin dall'inizio, proprio per arrivare al confronto con i magnetogrammi ufficiali. E direi che l'obiettivo è raggiunto, mi sento di affermare in modo addirittura superiore alle mie aspettative, ben inteso con i limiti di risoluzione della strumentazione amatoriale.

Ho capito bene quale sia l'entità dei disturbi magnetici quasi statici e, in linea di massima, la loro origine. Ho capito l'entità del segnale, il rapporto S/N tra il segnale e il disturbo. L'influenza della temperatura. Non c'è nulla di meglio che provare a sporcarsi le mani per capire.

Ciò non toglie che l'idea, la tentazione direi, di Virginio (Tonello) di avventurarsi sul rilievo di fenomeni magnetici (elettromagnetici) impulsivi, improvvisi, istantanei, collegati all'attività solare non possa diventare interessante in una futura seconda fase, dopo questo primo passaggio...

Spero di avere evocato ....

Aggiungerei... che bisogna allora coordinarsi ... bene ... la butto lì. :wtf: :shifty:
:wave: :wave: :wave:

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MessaggioInviato: mercoledì 26 novembre 2025, 14:41 
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25 novembre '25
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Cfr_CTS-Cost_25nov25_deltaH-deltaD.jpg
Cfr_CTS-Cost_25nov25_deltaH-deltaD.jpg [ 440.36 KiB | Osservato 46 volte ]

Continua una certa attività piuttosto interessante.
Bei colpi netti alle 18 e alle 20 UT nell'intera componente H.
Alle 18, in concomitanza, un bel picco anche per la D, declinazione magnetica (estrapolata per l'occasione simulando il vecchio ago della bussola).
:wave: :wave: :wave:

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MessaggioInviato: mercoledì 26 novembre 2025, 17:20 
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ippogrifo ha scritto:
Virginio Tonello si stava avventurando sulla strada dei campi magnetici variabili...

Il problema è che se vai a sondare i campi magnetici variabili vai a sconfinare nei campi elettromagnetici. Tu mi insegni che un campo magnetico variabile induce un campo elettrico variabile il quale a sua volta induce altro campo magnetico variabile ... e così via ... e allora si parla propriamente di onde elettromagnetiche... di fenomeni impulsivi al limite, ma sempre elettromagnetici ... e allora, secondo me, bisogna attrezzarsi diversamente. Con l' RM3100 si arriva a 500Hz, forse 1000 Hz, mi sembra di ricordare...

In più, vista la gran mole di dati ogni secondo, non puoi stare sempre in registrazione, ma devi mettere una soglia di attenzione per il segnale. Se il segnale supera un determinato livello, parte la registrazione, che se vuoi, puoi far partire qualche secondo prima dell'inizio dell'evento (è possibile con le tecniche elettroniche moderne, basta stare in ascolto tenendo continuamente qualche secondo di pre-registrazione che solitamente si butta via, ma che si tiene quando serve).

Ho insistito, in questa prima fase, sullo studio della componente statica o quasi-statica del campo geomagnetico, l'ho dichiarato fin dall'inizio, proprio per arrivare al confronto con i magnetogrammi ufficiali. E direi che l'obiettivo è raggiunto, mi sento di affermare in modo addirittura superiore alle mie aspettative, ben inteso con i limiti di risoluzione della strumentazione amatoriale.

Ho capito bene quale sia l'entità dei disturbi magnetici quasi statici e, in linea di massima, la loro origine. Ho capito l'entità del segnale, il rapporto S/N tra il segnale e il disturbo. L'influenza della temperatura. Non c'è nulla di meglio che provare a sporcarsi le mani per capire.

Ciò non toglie che l'idea, la tentazione direi, di Virginio (Tonello) di avventurarsi sul rilievo di fenomeni magnetici (elettromagnetici) impulsivi, improvvisi, istantanei, collegati all'attività solare non possa diventare interessante in una futura seconda fase, dopo questo primo passaggio...

Spero di avere evocato ....

Aggiungerei... che bisogna allora coordinarsi ... bene ... la butto lì. :wtf: :shifty:
:wave: :wave: :wave:


Uhmmm, molto interessante il discorso!
Io mi riferivo però a qualcos'altro, la mia ricerca doveva essere dedicata a un fenomeno non solare, in effetti volevo registrare le (eventuali) perturbazioni del campo magnetico da parte di un bolide o meglio di un superbolide transitante relativamente vicino allo zenith, un fenomeno da niente, una volta ogni morte di papa come si dice a Roma, diciamo un evento decennale o bidecennale (o più), cinque secondi di registrazione su 300/600 milioni di secondi di registrazioni (da buttare)!
Virginio Tonello fammi sapere a che punto è la questione, potrei ripartire con la mia ricerca e/o forse aiutarti in qualche modo.
Ciao.
Roberto Gorelli


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MessaggioInviato: giovedì 27 novembre 2025, 9:47 
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Sai che uno dei più grossi problemi di queste misure è garantirne la continuità e la sicurezza nel tempo.
Il fenomeno improvviso può capitare nel momento più inaspettato.
Anzi, se non siamo più che rigorosi, direi puntigliosi, pignoli, meticolosi, caparbi nella regolarità, accade sempre che il guizzo interessante, unico, che dovevamo cogliere, arriva quando eravamo girati dall'altra parte per scacciare una mosca che si era posata sul nostro naso proprio in quel momento.

Tengo 2 (due) magnetometri impegnati continuamente per 2 (due) motivi:

1. Due magnetometri si controllano vicendevolmente tra di loro.
2. Se malauguratamente uno dei due s'inceppa, è molto probabile che l'altro possa continuare.

ma non è detto, quindi ...

3. Incrociamo sempre le dita. :matusa:

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