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Intanto io ho fatto una prima osservazione con il rifrattorone, che riporto di seguito:
Oggi è il 22 novembre 2025 sono le 17:26 ora locale. Il sole è tramontato da poco e il cielo inizia a farsi scuro anche se a sud ovest c’è ancora il chiarore rossiccio del tramonto. Ho puntato Saturno nel Astrophysics a 180x con il Pentax Xw da 10 mm. Il Seeing non è perfetto, ci sono diverse ondate che muovono i bordi del pianeta. Un satellite si trova esattamente a nord degli anelli nella parte seguente, un filo nero lo divide dagli anelli. Proprio gli anelli sono molto interessanti: nonostante siano alla loro chiusura quasi massima si nota la differenza di luminosità dell’anello B in confronto all’anello a, sulle anse. Per quanto riguarda il globo, dalla parte nord si vede bene una calotta di colore grigio, una zona bianca che divide la calotta dalla banda temperata, che è abbastanza uniforme con la banda tropicale. A sud proprio sotto gli anelli si vede la zona equatoriale poi si nota una banda equatoriale sud molto scura e una banda che non so se sia quella temperata o quella tropicale. Vicino al polo sud si notano delle increspature bianche che non so come definire. Netta è l’ombra degli anelli sul globo, che è un filo nero che si distingue dal marrone degli anelli, netta anche l’ombra del globo sugli anelli verso la parte seguente.
Alle 21:00 ora locale saturno è già dietro gli alberi. Decido di puntare delle doppie e scelgo 118 Tauri. Si trova a metà strada tra Alnath (beta tauri) e Zeta tauri, le due corna del toro. La primaria è di magnitudine 5.8, la secondaria di 6.7. La separazione è ampia, si nota subito. La osservo a 300x per ammirare i dischi di rifrazione delle due stelle. La primaria ha un raggio doppio rispetto alla secondaria. Tramite il movimento in declinazione della montatura stimo l’angolo in 210 gradi. I colori delle stelle sono entrembi bianchi.
Poi punto stf425 nel perseo, classificata n.28 nel “anthology of visual double star”. Si trova facilmente partendo da Atik, Zeta Perseus. Si prosegue verso nord la congiungente con Eta Persei e si arriva ad una stellina di 6a magnitudine. È separata dalla secondaria da 1,9” . Stimo l’angolo in circa 60 gradi. I diametri stellari anche in questo caso sono uno il doppio dell’altro. La coppia di stelline è veramente gradevole.
Ora sono le 21:46, la serata è molto fredda. Le stelle sbarluccicano parrecchio, il Seeing non è malaccio un po’ è migliorato. Ho puntato Urano: si trova poco a sud delle Pleiadi. Si trova facilmente perché poco distante da una coppia di stelle che dovrebbero essere 13 e 14 Tau. Il pianeta si vede come un dischetto grigio giallo di circa 3-4 secondi d’arco. La superficie non è omogenea: non riesco a capire bene ma si vedono dei punti più luminosi, ma non riesco bene a definire dove. Non so se è un’illusione oppure se è realtà però la sensazione è proprio di disomogeneità del disco. Sono a 300 ingrandimenti con un oculare da 6 mm Delos. Il pianeta è distante 2,7 miliardi di chilometri da noi, quindi la luce partita dal sole, rimbalzata su Urano, ha compiuto un percorso lunghissimo di circa 5,5 miliardi di chilometri prima di arrivare al mio occhio, sono circa 320 minuti luce.
Sono le 21:55, Giove è alto circa 15° sull’orizzonte. Ho lasciato l’oculare da 6 mm per trecento ingrandimenti. Il pianeta naturalmente è rovinato dal seeing ma promette molto molto bene. Più tardi, quando sarà più alto sarà davvero uno spettacolo. Il satellite io sta per transitare sopra il disco è proprio sul bordo. L’ombra è molto netta sul bordo nord della SEB, quasi in meridiano.
Sono le 22:40, il Seeing è un po’ peggiorato. Giove ora è alto circa 20° sull’orizzonte est. Nonostante la turbolenza, si vede molto bene l’ombra del satellite Io sempre sul bordo nord della banda equatoriale sud, si intravede addirittura il satellite io sul lato precedente, sempre sul bordo nord della Seb.
Ecco il disegno:
Allegato:
j20251122_2148_valente.jpeg [ 1.23 MiB | Osservato 82 volte ]
Più tardi ho fatto anche qualche comparativa tra tre oculari, che conto di ripetere fra qualche sera:
pentax xw 10mm, tpl 9mm e nagler 9mm t1.
Ho osservato con gli occhiali con tutti e tre. Inutile dire che il più comodo è il pentax con il suoi 20mm di estrazione pupillare, ma... quello con più contrasto è stato il nagler

in particolare la NTB era proprio netta, mentre negli altri due oculi era molto più sfumata. C'è da dire che il seeing era molto mutevole, quindi è probabile che quando mettevo il nagler per combinazione in quel momento l'aria era più ferma. Devo dire però che la cosa mi ha molto stupito. Devo ripetere nei prossimi giorni.