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Lemmon del 24 ottobre… alle 1730 UTC ovvero 1930 il cielo appenninico sopra le catene collinari che nascondono gli ultimi colori del tramonto è già abbastanza scuro per accendere Arturo, stella luminosa del Boote dal quale non è poi così impossibile trovare manualmente la C/2025 Lemmon. Il CPC800 è da un paio d'ore acclimatato in balcone senza gli ammennicoli elettrici, inserisco nel diago il Morpheus 12,5 Baader e dopo aver inquadrato manualmente Arturo salgo in verticale fino a trovare la stellina Epsilon bootis, a quest'ora è una delle poche visibili, e poi 'a sinistra' quel tanto che basta per inquadrare la cometa. Eccola! A 162x si nota immediatamente il nucleo evanescente di colore grigiochiaro-verdognolo bordato da una chioma leggermente più verdastra che si allunga formando una coda dal colore bianco che, facendo attenzione, sembra biforcarsi leggermente o, almeno, farsi più tenue e larga da una parte assumendo una tonalità meno contrastata. Condizioni comuni alle comete in quanto l'acqua ghiacciata e gli altri composti, in corrispondenza dei venti solari interagiscono e sublimano in maniera differente seguendo traiettorie leggermente sfalsate.
Wiki mi racconta che Il bagliore verde della testa dovrebbe essere causato dalla presenza di carbonio biatomico mentre la coda tendenzialmente grigio-azzurra è composta appunto da due parti: una di ghiaccio in sublimazione e polvere, risultante più luminosa, ed una di gas ionizzati che virano in azzurro.
L'ho seguita per un bel po' di tempo, poi ho dovuto desistere per sopraggiunti impegni inderogabili e velature estese. Essendo la prima cometa che riesco a seguire il maniera decente da un cielo di alta collina e con un 200mm sono soddisfatto.
Ultima modifica di astronomo pazzo il venerdì 24 ottobre 2025, 22:51, modificato 1 volta in totale.
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