JohnHardening ha scritto:
Ma son camere a medio formato? Con dorso digitale?
Quindi il pentax è il tele guida? ...
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Sono foto che risalgono al 1997, quando riprendevo in analogico per mezzo di due fotocamere Mamiya RZ67 per il formato pellicola (120) 6x7cm. Sul mio sito ci sono diverse fotografie widefield realizzate con quelle fotocamere.
Ho avuto per alcuni anni l'opportunità di riprendere foto astronomiche e non solo, con il primo dorso digitale Kodak DCS PRO Back il quale all'epoca costava ben 40 milioni delle vecchie lire!
Si montava tramite degli adattatori ai corpi reflex Mamiya RZ e Hasselblad, ma era complesso sia da configurare che da fotografare.
Erano gli anni in cui il digitale era davvero agli albori.
Mi sembra di ricordare che il dorso Kodak fosse un 14 Megapixel il quale s'interfacciava tramite IBook Macintosh. Per l'epoca erano cifre da capogiro. A livello software c'era una procedura particolarissima per la calibrazione dei colori. Non era come oggi che basta semplicemente scattare e avere la foto bella e pronta sui monitor delle reflex.
Con quel dorso riuscii a fare diverse fotografie ad una eclisse Totale di Luna che avvenne in quegli anni. Quelle fotografie vennero poi pubblicate sulla rivista Coelum, proprio in virtù del particolarissimo setup impiegato.
Ricordo ancora che il tempo di posa massimo fosse soltanto di 30 secondi, non era prevista ne la posa "B" e ne tanto meno la posa "T", in quanto il grande sensore (6 x 4,5cm) si riscaldava e generava rumore in modo percettibile.
Quel dorso si può dire sia stato il prototipo dal quale negli anni successivi si sono sviluppati tutti i successivi formati APS, full frame per le classiche DSLR Nikon. Kodak e Nikon collaboravano insieme per lo sviluppo dei nuovi sensori digitali.
A parte l'eclisse e alcuni tentativi di riprese degli oggetti più luminosi del cielo, non feci altro.
Cari saluti,
Danilo Pivato