Emmanuele Sordini ha scritto:
Il fatto di utilizzare il sistema completo di ripresa è una osservazione corretta, ma con quello hai solo l'immagine e non sai quale dei due gradi di libertà (specchio secondario o primario) regolare per primo. Invece con un cheshire hai una procedura con fasi più precise e determinate (prima il secondario, poi il primario).
Mi sto facendo l'idea che, se il tubo è proprio scollimato (come è il mio caso), dare una "sgrossata" con un cheshire sia comunque la prima cosa da fare, per poi procedere alla regolazione fine col sistema di ripresa.
La collimazione di telescopi a specchio non è mai stata il mio forte. Con gli RC non ci ho mai capito niente e alla fine ho gettato la spugna e ne uso uno solo in postazione fissa. Con gli SCT mi limito a centrare la "ciambella" con la camera analizzando la visione in tempo reale. Speriamo di aver migliore fortuna con i newton.
Ciò che dici è più che corretto ma, e qui entro sulla mia esperienza personale con svariati newton, di regola la scollimazione, a parte urti particolarmente intensi, derivava principalmente dal primario e non dal secondario. Di conseguenza una volta che ha sistemato l'allineamento con un cheshire dopo i gradi di libertà per future correzioni si riducono a uno.
Questo sempre che il sistema di ripresa sia avvitato e non innestato su un focheggiatore di qualità e robusto. Altrimenti i gradi di libertà aumentano.
Infatti e sempre per esperienza personale, ho sempre avuto molti più problemi per le flessioni rispetto alle scollimazioni e ho dovuto ingegnarmi non poco per risolverle.
Un newton messo in una cassa con una bella imbottitura morbida tipo quella che si trova in alcune cassette per gli arnesi (va benissimo anche un vecchio pezzo di lattice da materassi o similare) non aveva quasi mai bisogno di essere ricollimato. Lo montavo, facevo un test di controllo con ccdinspector e poi cominciavo le mie sessioni fotografiche, passando a volte molti mesi fra una collimazione e un'altra.