Beh sì, nei bar non si fanno molti calcoli, in effetti.
Qui, invece, ad onor del vero, sembra che questo signore
David L Wiltshire qualche calcolo lo abbia fatto e che qualcosa abbia pure funzionato.
Al di là degli sberleffi che gli si possono liberamente rivolgere, mi sembra che l'idea di base sia comprensibile anche per l'uomo della strada che magari è cliente abituale di qualche bar.
Se un osservatore sta dentro un campo gravitazionale di una certa entità, il suo tempo scorre più lentamente rispetto a quello di un osservatore che sta in uno spazio privo di materia. E più si addensa la materia intorno a lui più l'effetto del rallentamento è vistoso.
Accettato questo

, si può capire che anche le nostre misure di tempo sono soggette a questo vincolo.
L'idea sembra essere confortata dai calcoli matematici conseguenti, nell'ambito della oramai tradizionale Relatività Generale e senza scomodare nessuna Energia Oscura, come si dice nei documenti allegati sempre liberamente consultabili.
Amedeo Balbi, per quanto possa apparire giovane, è docente universitario (Tor Vergata).