yourockets ha scritto:
Qualche anno fa, quando ancora ricordava, mio padre mi raccontò che a Milano da ragazzo vedeva la via lattea... Mio padre è del '40. Rimasi basito e devo dire che sinceramente ho qualche dubbio, avrei bisogno di fonti indipendenti
Io dalla periferia estrema (Baggio) di Milano, l'ultima volta che sono riuscito a vedere la via lattea è stato nell'estate del 1986 (o '87

), non c'era ancora lo svincolo della tangenziale ovest e la strada dove abitavo allora (via Bagarotti) aveva (cosa comune per le strade "semi-extraurbane") un lampione ogni 50 m, se poi contiamo che ogni tre o quattro uno era fulminato, potete immaginare il "buio".
Relativamente all'illuminazione attuale, non è colpa dei LED in quanto tali, ma di come vengono usati dalla nostra legislazione "paracula", la vecchia illuminazione non cut-off irraggiava a terra si e no dal 45 al 55% del flusso luminoso emesso dalla lampada, l'attuale legislazione dice semplicemente di sostituire il corpo illuminante con uno di pari emissioni (flusso totale).
Quindi le nuopve armature cut-off che irraggia a terra il 94/97% del flusso, di fatto risulta due volte più luminoso, la possibilità del dimensionamento del flusso luminoso a terra è previste solo per impianti ex-novo e non per quelli esistenti "in sostituzione", a meno di non fare una segnalazione ad ARPA regionale, che fatte le verifiche dei "lux a terra" e constatato che si eccede i massimi di legge, può ordinarne la messa a norma; ma ovviamente se nessuno segnala, nessuno si muove.
A Milano vi sono impianti nuovi (es, quartiere City-llife ex fiera) che illuminano meno di quelli che ho io sotto casa, l'altra fregatura (nata dalla paraculaggine di molte norme) almeno in Lombardie è che i valori massimi di "lux a terra" ammessi di legge sono così alti, che raramente una sostituzione con armature cut-off risulti fuori norma.
