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 Oggetto del messaggio: Re: Celestron Smart Origin
MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2024, 19:57 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16143
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
tuvok ha scritto:
insomma, la conclusione, a mio modestissimo avviso, è che siamo in un forum abbastanza "anziano" (come età media ma, soprattutto, come nostalgia di un passato che, chissà come mai, è sempre più bello del futuro...)

Nel nostro caso, l'unica cosa che mi fa sentire nostalgia del passato è il cielo, che bello sarebbe avere la strumentazione odierna e il cielo dei primi anni '80. :look:
Nell'85 te ne andavi al parco del Ticino poco dopo Abbiategrasso (20 minuti d'auto nella fetentissima padania) e avevi il cielo che trovi ora al passo del Sempione (estinzione atmosferica a parte); due ore d'auto ed arrivavo a Sovere che (soprattutto in inverno) pareva la Namibia... e si che erano bei tempi.

Poi anche qui si può andare all'indietro e dire «Che bello sarebbe avere il cielo del XVII SEC. e poter osservare M33 ad occhio nudo dal centro di Milano.» :rotfl:

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Il Cielo a domicilio
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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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 Oggetto del messaggio: Re: Celestron Smart Origin
MessaggioInviato: sabato 20 gennaio 2024, 21:10 
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Iscritto il: lunedì 21 marzo 2022, 22:13
Messaggi: 72
Tipo di Astrofilo: Binofilo del cielo
JohnHardening ha scritto:
Bo, se devo raccogliere 30 persone per farle guardare tutte al proprio telefonino faccio a meno di buttare una serata e gli dico di cercare le immagini su google.

Ma davvero per voi è una cosa appagante mettere li uno smart telescope e far collegare tutti con il proprio telefonino? Magari fate anche sentire la spiegazione dell'oggetto puntato fornita dalla app?

Non so...

Parecchi anni fa avevo proposto all"associazione una cam per EAA tipo una samsung l''altro marchio cinese che non ricordo, analogiche ma con stack automatico di 250 frame, ma per proiettare qualcosa live durante le conferenze.

Passare la serata ognuno attaccato al proprio cellulare... già litigo con mia figlia per farglielo spegnere, ed anche con chi va alle serate pubbliche e lo tira fuori levando l'acclimatazione al buio di tutto il gruppo.

Se questa è la nuova frontiera della divulgazione la lascio ai giovani.

Mi è capitato che mi dicessero che non vedevano nulla, gli spiegavo come fare a guardare, solitamente spendevo un minuto con ogni persona per spiegare l'approccio all'oculare ed a come usare il focheggiatore prima che avvicinassero l'occhio.

Se devo fare uno spettacolo allora faccio l'attore, ma forse in questo caso si tratta di più di fare la maschera.


Forse non hai letto bene quello che ho scritto in precedenza.
Ho detto che lo strumento è ottimo per chi si occupa di divulgazione dal punto di vista professionale.
Dubito fortemente che qualche gruppo astrofili o qualche astrofilo singolo butti via € 5000,00 per fare divulgazione!!!!
Anche a me è capitato quello che non vedeva nulla all'oculare, ma nonostante le mie istruzioni continuava a non vedere nulla: la colpa é mia essendo un divulgatore e astrofilo mediocre.
Che ti piaccia o no, per la gente la serata divulgativa è puro spettacolo e soddisfare alcune curiosità, come è giusto che sia. Se poi fra questi qualcuno vuole iniziare la carriera di astrofilo (a me non è mai successo) il discorso cambia.
Da anni ci lamentiamo che non c'è un ricambio generazionale e le serate divulgative purtroppo non aiutano a formare nuovi astrofili, parlo in generale.
Forse con questi nuovi telescopi qualcuno, invece, capisce che l'Astronomia può essere vissuta con maggiore serenità, anche se resta il grosso problema del costo di questi giocattolini.
Se li hanno messi sul mercato significa che ci sono grandi aspettative. E' chiaro che un astrofilo formato questi telescopi li tiene in scarsa considerazione..

Mi raccomando, non vorrei essere frainteso, non ho un tono polemico, anzi. Però è venuta fuori una bella discussione.

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Vecchio cacciatore di supernovae con 287 scoperte all'attivo e un asteroide 34717 Mirkovilli dedicato.


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 Oggetto del messaggio: Re: Celestron Smart Origin
MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2024, 9:44 
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Iscritto il: martedì 26 dicembre 2017, 11:48
Messaggi: 843
Il Rasa da 8" (20 cm) solo tubo ottico costa appena 2500 euro. Il Rasa Origin 6" (15cm) ne costa oltre 5000. Questo vuol dire che uno striminzito treppiedino, una leggerissima montatura e un software costano oltre 2500 euro. Vi sembra ragionevole come acquisto? Certo ci sarà chi se lo può permettere, ma che ragionamenti sono? C'è anche chi può acquistare una Ferrari da un milione di euro per andare a 30km all'ora in giro per Bologna. E quanti e dove sono i "divulgatori professionali" che fanno 50 serate pubbliche all'anno, che vuole dire 4 serate al mese, naturalmente sempre col cielo sereno e il seeing garantito?
Stiamo parlando di un oggetto esclusivo, secondo me creato per puri scopi di immagine del marchio.
I più anziani astrofili ricorderanno un simile gioiello dal punto di vista ottico e meccanico degli anni '90 del secolo scorso: il famosissimo e chiacheratissimo Questar da 3,5" che riempiva di discussioni accesissime tutti i forum mondiali. Costo pari al nostro Origin: 5000 dollari. In questi 30 anni qualcuno ne ha mai visto uno da vicino o sa di qualcuno che lo abbia acquistato? Chi ne parla più?
https://astronomy-shoppe.com/?page_id=244


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 Oggetto del messaggio: Re: Celestron Smart Origin
MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2024, 11:50 
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Iscritto il: mercoledì 9 maggio 2012, 13:59
Messaggi: 2442
Località: Provincia di Sondrio
B&W ha scritto:
Con ASIair e livestacking quest’estate abbiamo fatto serate proiettando su telo 1,5x1,5mt usando un newton da 8” per meno di 1/5 della spesa risultati abnormemente migliori.

Ma di cosa stiamo parlando???

Esattamente ciò che cerco di dire dall'inizio.

davidem27 ha scritto:
Forse non hai capito in quanto tempo sei operativo con quel cazzillo e quanto sforzo fisico devi fare per “montarlo”: zero!

Inoltre, se hai il modello con l’oculare, gli spettatori fanno la classica fila e, nel mentre, il divulgatore fa il suo lavoro.

Ma forse invece non haia capito tu di che prodotto stiamo parlando.
Stiamo parlando del Celestron Smart Origin, non di un Vaonis, un Unistellar o un Seestar.
Non ha l'oculare e soprattutti non è in un unico pezzo, ma va montato e smontato esattamente come qualsiasi telescopio, dal cavalletto alla montatura, dal telescopio alla camera ed al paraluce. L'unica parte da non collegare è il PC in quanto ha un raspberry nella culatta, che se si usasse un asiair sarebbero 3 usb da collegare in tutto, vosa cambierebbe rispetto a qualsiasi altro telescopio?

davidem27 ha scritto:
...cut...solo mettere a fuoco la prima volta dal telescopio

Ma davvero? Incredibile!!! Pensa che, come penso abbiano fatto parecchi astrofotografi, io avevo implementato l'autofocus su un RC500 una decina di anni fa.
Per inciso, visto che lo smart origin ha un focheggiatore elettrico ed un raspberry che probabilmente usa INDI (le aziende non si fanno mai problemi ad usare gratis prodotti opensource facendoli poi pagare tanti soldoni senza riconoscere niente al progetto, anche se avessero come minimo l'obbligo di nominarlo e spesso, in base alla licenza, ri distribuire i sorgenti delle modifiche) sicuramente avrà l'autofocus visto che è una funzionalità già presente nel software.

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ES ULD 16' Gen II
Bresser Messier 6'
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 Oggetto del messaggio: Re: Celestron Smart Origin
MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2024, 12:00 
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JohnHardening ha scritto:
Ma forse invece non haia capito tu di che prodotto stiamo parlando.
Stiamo parlando del Celestron Smart Origin, non di un Vaonis, un Unistellar o un Seestar.


Si, certo, il titolo del topic parla chiaro, non si può neanche fraintendere.
Però mi sembra che lo svolgimento del thread abbia anche allargato il fulcro della discussione alle innovazioni che il prodotto della Celestron porta con sé.

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 Oggetto del messaggio: Re: Celestron Smart Origin
MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2024, 12:11 
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Sicuramente, però, premetto di non essere molto aggiornato, quantomeno dovremmo rimanere nel range di un’ottica da 6” a salire. Se parliamo poi di piccoli rifrattori implementati in tale tecnologia, ne possiamo discutere ma il concetto costi/prestazioni per adesso ancora non cambia molto, credo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Celestron Smart Origin
MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2024, 12:12 
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Iscritto il: mercoledì 9 maggio 2012, 13:59
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Penso che il fraintendimento è proprio questo, voi ci vedete innovazioni, io no visto che fa esattamente quello che chiunque può fare con una frazione del prezzo.
Se con fatica posso comprendere un Vaonis, un Unistellar e con un po di fatica in meno un Seestar (visto il prezzo più decente), in quanto sono dei prodotti monolitici e quindi subito operativi, faccio molta più fatica a comprendere un Origin che è in tutto e per tutto come un normale telescopio per quanto riguarda il setup.
Critico molto anche l'uso delle app che possono rendere inutilizzabile il prodotto in veramente poco tempo, diverso se avessero almeno un interfaccia web che le sleghi da Android e ios con la loro obsolescienza programmata, che poi forse hanno in realtà, lo spero.

Poi, parlando di divulgazione e di cosa attrae la gente, mettere una cosina come un seestar su un tavolo che impressione darà agli astanti? Certo un Vaonis, Stellina onorigin almeno fanno più bella figura, quindi spendiamocib5 o 6 volte tanto.
Nelle serate osservative la fila si fa, quasi sempre, allo strumento più grosso e vistoso.
Se si guarda un pianeta tutti vanno al dobson da 8 pollici, non al rifrattore Apo da 5 o all'SC dempre da 8, big is the best.
Se poi dai qualche spiegazione le cose un po cambiano e le persone si redistribuiscono.

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 Oggetto del messaggio: Re: Celestron Smart Origin
MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2024, 12:38 
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JohnHardening ha scritto:
Nelle serate osservative la fila si fa, quasi sempre, allo strumento più grosso e vistoso.
Se si guarda un pianeta tutti vanno al dobson da 8 pollici, non al rifrattore Apo da 5 o all'SC dempre da 8, big is the best.
Se poi dai qualche spiegazione le cose un po cambiano e le persone si redistribuiscono.


Ci tengo a fare una precisazione, visto che chi legge l'affermazione quotata potrebbe fraintendere sul fatto che un "auto-telescopio" sia indispensabile per la divulgazione.

Puoi sostituire un telescopio, ma non puoi fare altrettanto con un divulgatore.
Infatti, alla fine della serata, i commenti dei visitatori si rivolgono anche a chi è stato più interessante tra i divulgatori presenti.

Il cielo è bello grande e non sempre ci sono pianeti disponibili (infatti da quest'anno fare divulgazione d'estate sarà più difficile perché mancheranno proprio i giganti gassosi...).
E anche se si guarda un pianeta e c'è gente che fa la fila al telescopio grande, un "auto-telescopio" può contemporaneamente far popolare un'altra coda di persone che hanno già visto il pianeta e che non saprebbero dove bivaccare perché hanno già visto Albireo, hanno già visto Saturno e hanno appena finito con Giove.
M16, M57, M8, M13 sono molto piacevoli da vedere per loro che non hanno mai visto nulla di tutto questo e, mentre l'auto-telescopio si preoccupa di tenere inquadrato l'oggetto e integrare la posa, il divulgatore può spaziare come vuole.

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 Oggetto del messaggio: Re: Celestron Smart Origin
MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2024, 13:09 
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@davidem27
Per come la vedo io se si parla di Celestron Origin si parla astrofotografia che sia o no in real time.

Non centra niente con l'osservazione ad occhio nudo...quindi state discutendo di astrogotografia.
Ora , sotto l'ombrello della scienza o della divulgazione nel tempo si è visto di tutto .
Personalmente certe cose preferisco non vederle , quindi se astrofotografia deve essere che almeno lo sia di alta qualità .Compresi i devices usati per la visione nel caso di una visione con partecipanti ...
È anche vero che nel tempo i gusti si evolvono , per tutti , basti vedere i lavori di famosi astrofotografi americani .


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 Oggetto del messaggio: Re: Celestron Smart Origin
MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2024, 16:14 
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Mi ripeto. Questo è stato lo standard adottato quest’estate per circa 6 serate (si ok non sono 50). Due postazioni di cui una visuale planetaria con un Cassegrain 8” ed una con proiezione (dopo le slides divulgative) in livestacking di oggetti deepsky con un newton 8”. Avevamo la fila per l’osservazione diretta planetaria e nel mentre tutti si godevano gli oggetti deepsky proiettati e raccontati. Se mettiamo tutto insieme, compreso proiettore e telo, penso che non arriviamo ai 5.000€ del Celestron Smart Origin e penso pure che come “impatto visivo e organizzativo” faccia un altro effetto, come ancor di più lo fa un dobson da 20” illustrato da davidem27 prima.
Abbiamo faticato? Un pò si ma…insomma, pure quello fa parte del gioco, dirò di più, a volte capitava di avere persone curiose anche durante tali operazioni che chiedevano spiegazioni riguardo la strumentazione.


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