Probabilmente finirà come ipotizza davidem27.
Visto che la domanda fa il mercato e visto che (a parte pochi "malati"

) non si cambia uno strumento l'anno (come accade con i cellofoni della mela) ma magari dopo un decennio, gli acquisti maggioritari li faranno le "nuove leve", che appunto come detto da davidem27 difficilmente acquisteranno rifrattori f/15, newton f/8 e/o altri schemi poco tipici, ma cose più "facili" come l'apetto corto, il mak di piccolo/medio diametro, l'immancabile SCT e qualche newton in formato dobson (con puntamento assistito se non propro con goto), idem le montature, per quel che vedo vanno molto di più le alt-az a forcella, monobraccio o a sbalzo tipo la Cube, rispetto alle EQ.
Quindi si, direi che la maggioranza preferisce (a quanto pare) spendere un po di più, per non dover collimare lo strumento, stazionare la montatura, comporre ammennicoli vari da far lavorare insieme... ci vogliono solo 10 minuti per farlo e 30 minuti per impararlo? Evidentemente tale sbattimento è troppo per molti che preferiscono la semplicità e comodità, ovviamente pagandola.
Ho notato che su diversi siti di materiale astronomico è già stata aggiunta la sezione "
smart-telescope" insieme alle solite sezioni "rifrattori" (completi e solo OTA, con eventuale divisione acro-apo), "riflettori" (completi e solo OTA), "mak & sct" (completi e solo OTA), ecc. E' secondo me (molto) possibile che nel prossimo decennio in tali siti, la sezione "
smart-telescope" diventerà sempre più preponderante rispetto le altre, che saranno sempre più dedicate agli "amatori".