Per la fotografia planetaria, il campionamento è un binario ancor più stretto.
Per una serie di ragioni che puoi approfondire in rete, sui testi o magari da chi a più pazienza di me, la regola è che il più piccolo dettaglio acquisibile dal tuo telescopio deve spalmarsi su almeno 3/4 pixel del sensore di ripresa.
Quindi se il tuo telescopio ha un potere risolutivo di 1", devi campionare vicino a 0,33", ossia ogni pixel deve catturare quella dimensione angolare di cielo. In questo caso di parla di campionamento ottimale.
Per sapere quale sia il campionamento ottimale del tuo telescopio devi dividere il numero 37 con il diametro in mm del tuo telescopio. Se il tuo telescopio ha un obiettivo da 100mm il risultato è che devi campionare a 37/100= 0.37"
Ora il campionamento dipende dalla lunghezza focale e dalla dimensione dei pixel. Ipotiziamo che utilizzi una camera planetaria con pixela da 2.9 micron, sapendo il campionamento ottimale puoi calcolare a quale lunghezza focale devi lavorare. La formula è la seguente Focale ottimale = 0.0029mm/0.37"*206265 dove 0,0029mm è a dimensione dei pixel espressi in mm, 0,37" è il campionamento ottimale che abbiamo calcolato prima e 206265 è una costante di conversione. Il risultato è 1616 mm di focale. Se utilizzi un telescopio che ha una focale nativa di 500mm allora ti occorre una barlow 3x per avvicinarti alla focale ottimale.
Infine, per ottenere il massimo è necessario che il tuo telescopio sia ben collimato, che il seeing sia buono, il telescopio acclimatato, il pianeta alto sull'orizzonte, che la camera e il pc siano collegati tramite usb3 e che riprendi ad almeno 60fps, meglio se 150fps. Infine fai molta pratica con i software di elaborazione.
Come vedi non è così complicato come sembra...
