Renato, si aprono orizzonti filosofici ai quali non so rispondere, temo, dopo queste tue considerazioni.
Un astrografo è uno strumento progettato per riprendere immagini, campo d'utilizzo nel quale eccelle (rispetto ad altri schemi ottici). Per questo, a parità di apertura, è più costoso di altri telescopi: deve necessariamente essere ben corretto per tutte le aberrazioni ottiche che possono rendersi visibili nella ripresa finale.
Se però la domanda fosse stata: a cosa serve un RASA, devo dire che mi trovi abbastanza d'accordo. E' scomodo, pressoché impossibile da collimare bene, non puoi usare una monocromatica con ruota portafiltri ma devi utilizzare cassettini e cambiare filtri a mano. A dispetto di quello che scrivi, ha un grandissimo successo specialmente tra gli astrofili americani. Un astrografo da 6 pollici è uno strumento ancora trasportabile, che raccoglie una buona quantità di luce e non necessita di montature costose. Insomma, è il diametro medio più utilizzato (considerando strumenti a specchio e a lente) tra gli astrofotografi.
Infine, tutti coloro che utilizzano astrografi sanno che non scopriranno niente di rilevante, sappiamo che dovremo prima o poi morire, e che tutto questo nostro affaccendarsi quotidiano ha ben poco senso; però, prima di terminare il nostro percorso terreno, fa piacere sapere di avere provato a capire, leggere, studiare, fotografare, fare cose, provare e riprovare. Questo è il senso di avere un astrografo: se leggi in firma, ne ho tre..
