Nei giorni scorsi (prima che tornassero i monsoni qui in padania), ho ripreso in mano un vecchio libro di Patrick Moore "L'esplorazione del cielo notturno col binocolo", che presi successivamente all'acquisto del Vx Ultima 8x56 (visto che l'autore descrive gli oggetti celesti osservati principalmente con un 7x50 e un 8,5x50, oltre a un12x e un 20x).
Nel sfogliarlo sono capitato sulla pagina della costellazione di Orione, che avevo dalle parti del meridiano nella prima parte della notte, quindi complice una classica nottata invernale, tersa e trasparente, inforco il "Doc" sulla "postazione sud" e seguo la descrizione degli oggetti del libro per confrontare la stessa visione con ben 40x.
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Commento file: Postazione sud
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E' stata un'osservazione veloce di 15/20 minuti più di coriosità che di "voglia", poi il sonno (e il freddo) ha preso il sopravvento e ho sbaraccato.
Ho dato una scorsa alle stelle principali per apprezzarne il colore, dopo una veloce occhiata a Betelgeise, passo a Meissa (lambda Ori) che nei 2,2° gradi di campo, è accompagnata da diverse stelle relativamente luminose e colorate (come Fi 1 e 2 Ori) che sembra un ammasso aperto molto sparso. Passaggio veloce sull'azzurra Bellatrix per poi scendere verso la cintura, qui nello stesso campo stanno comodamente Alnilam e Mintaka, quest'ultima con vicinissima una stellina a circa 50" (una bella "doppia" da binocolo) , scorrendo la cintura arrivo ad Alnitak, qui ovviamente non si riesce a scorgere minimamente M34 con la Testa di cavallo, forse si percepisce un accenno di nebulosità sulla fiamma.
Paassaggio veloce su Saiph e Rigel per poi andare sul piatto forte, la spada di Orione, qui nel campo ho tutte insieme da nord a sud, NGC1981, 1973, 1975, 1977, M42, M43 e NGC1980; un quadretto fantastico, con l'ammasso NGC1981 di cui si distinguono una decina di componenti, le stelle 45 e "c" Ori le quali si percepisce che sono immerse in una nebulosità, anche se quest'ultima non visibile (un po l'effetto che si ha con le Pleiadi), in più "c" Ori azzurra è vicinissima ad'una stellina giallo-arancio che sembra il quadretto di Albireo in miniatura (con le componenti invertite).
Arriviamo su M42, nebulosità evidente, accenno delle "ali" è percepibile anche la condenzazione di M43, del Trapezio visibili tre componenti e forse anche la quarta, una facile, due strizzando in po l'occhio e una (quella più a nord) difficile e dubbia (so che si doveva trovare in quella posizione, da qui il dubbio «l'ho vista o no?»).
Vado su Iota Ori (in NGC1980) per tentare di vedere la sua "compagna" (vicina solo prospetticamente credo) di mag. 7,7 posta a circa 11", ma è veramente al limite (almeno per la serata), la distanza sarebbe sufficiente per beccarla col 40x80, ma la differenza di magnitudine mi rende la cosa difficilissima e non posso garantire di averla vista o solo immaginata.
Fa freddo, domani lavoro, quindi torno al calduccio sotto le coperte.
Ps.: Altro piccolo upgrade al "Doc".
Questo binocolo ha un furbissimo puntatore a traguardo applicato alla maniglia di trasporto, come quello dei fucili o dello Zeiss Telementor, eccellente di giorno, molto meno di notte.
Penso a una modifica completamente reversibile; mi procuro una slitta picatinny a cui applico dei "cuscinetti" di plastica dura e due fascette di plastica, applico tutto sulla maniglia/mirino (con gli elementi in plastica non rischio di segnare la maniglia in alcun modo) e fisso il tutto con le fascette. Ora sulla slitta posso applicare laser o red-dot che di notte sono molto utili, pur mantenendo la capacita del mirino a traguardo di giorno. La slitta non preclude l'uso della maniglia per il trasporto del bino, non molto bello da vedere ma pratico.
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Docter Aspectem 40x80 ED_15.JPG [ 593.33 KiB | Osservato 10518 volte ]
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Docter Aspectem 40x80 ED_16.JPG [ 572.38 KiB | Osservato 10518 volte ]