Kappotto, innanzitutto come ti sei permesso di intervenire nel mio topic scrivendo cose diverse da “un like”…ah???
…ma ben vengaaaaa!!! Ma magaariii in tutti (o tanti) topic si prendesse spunto per discutere!
Provo a dire il mio parere in merito, prima cosa, per me, Saturno è davvero complicato da riprendere e concordo con “l’apparente semplice”.
Il problema principale del doppio bordo penso che sia un mix tra errore di (sovra)elaborazione e stabilità atmosferica, inteso, anche in condizioni di seeing accettabile, diciamo 7/10, apparentemente il pianeta appare abbastanza “fermo” e nitido ma ciò è molto aiutato dall’alto framerate, nel mio caso qui ero a circa 340fps ma la preview a 10fps mostrava comunque una certa turbolenza. Ora che scrivo sto anche riconsiderando la stima come possibilmente ingannevole. Probabilmente andrebbe fatta all’oculare su stella punto e basta
In merito al paragone proposto posso dire, mettendo per un attimo da parte la strumentazione, il seeing e tutto, durante questa opposizione, sarà la posizione in questo momento e l’inclinazione ma si apprezza che in ripresa il pianeta mostra la zona centrale (EZs?) a ridosso degli anelli decisamente più luminosa e questo determina una saturazione rispetto il resto del pianeta e pertanto la gestione in post elaborazione se non fatta selettiva come non ho fatto io potrebbe portare ad un risultato del genere sugli anelli. Ma questa ora è solo una deduzione al volo. Mi riservo di analizzare con calma PC alla mano e controllare i singoli stack non elaborati e confrontare.
Consideriamo cha il paragone proposto in realtà mostra le sovrapposizioni inverse in entrambi i casi. Al volo sul telefono riprendo una mia ripresa della scorsa opposizione in buone condizioni in cui si percepisce sull’anello B le diverse intensità.
Infine si potrebbe scrivere un gran capitolo su Saturno volte anche a correggere le mie inesattezze e ad integrare con informazioni più tecniche riguardo l’imaging se ci sarà appunto l’intervento di “voci autorevoli”.
Solo un’ultima considerazione strettamente personale che riguarda la mia breve esperienza è quella che visualmente cogliamo esattamente quello che ci offre la visione in quel momento mentre la mediazione attraverso soprattutto il software di stacking richiede un’esperienza estrema per far sì che vengano selezionati realmente solo ed esclusivamente i fotogrammi migliori che andranno a comporre l’immagine finale, nonchè una grande esperienza software e conoscenza planetaria (al pari dell’osservatore visuale) in fase di post elaborazione per rendere il risultato il più coerente possibile. Questo penso debba essere fuori discussione.