Marcopie ha scritto:
cut
"Se una galassia spirale di grandi dimensioni cannibalizza una serie di galassie nane, abbiamo una spirale con un 'bulge' centrale (come la VL)."
???, tutte le spirali hanno il bulge, in un "certo senso" è l'equivalente della stella centrale in un sistema planetario.
"Ma qui il punto è un altro: il disco protoplanetario presenta una distribuzione irregolare della materia. Questo comporta la formazione di corpi planetari diversi, a distanze diverse, in modalità non prevedibili. Oltretutto l'attività della stella appena formata ha effetti diversi sulle atmosfere planetarie, espellendo la parte gassosa dai pianeti interni e facendogli perdere massa. Questi oggetti protoplanetari devono trovare un equilibrio per mezzo delle suddette
'risonanze gravitazionali', ma non è detto che lo trovino (questa è la parte che non sappiamo)."
Possiamo anche calcolarlo ma non possiamo sapere quali interferenze "esterne" ci sono state, tipo l'effetto mareale della galassia e soprattutto il passaggio aleatorio di stelle dentro la nube di Oort od addirittura dentro il sistema planetario.
"La nostra Terra ha goduto di qualcosa come quattro miliardi di anni di stabilità climatica (grado più, grado meno), e se così non fosse stato le forme di vita primordiali non avrebbero avuto tempo e modo di evolvere in creature complesse."
Già questo ci dice che c'è stata una stabilità durante oltre 4 miliardi di anni, perchè la situazione dovrebbe cambiare nei prossimi 4 miliardi di anni? Certo il Sole si espanderà ma allora si tratta di un cambiamento strutturale notevole non di un problema di stabilità del sistema solare, che poi la stabilità attuale salti di conseguenza è un'altra questione.
"Se le risonanze gravitazionali non stabilizzano il sistema protoplanetario, questa condizione non può verificarsi, e addio vita complessa (in qualche caso, addio vita, punto). È successo a Venere, e probabilmente pure noi abbiamo rischiato, perché se Giove non avesse fermato la sua
'discesa' verso il sole, con la formazione di Saturno, addio vita sulla Terra."
Ormai conosciamo a grandi linee migliaia di sistemi planetari e sappiamo che probabilmente, con notevoli varianti, sono come il nostro sistema, ossia pianeti giganti gassosi e piccoli pianeti rocciosi, sistemi planetari che si modificano fino a che si ritrovano in equilibrio (alcuni non lo saranno mai).
"In passato si pensava che i sistemi planetari fossero stabili, semplicemente perché il nostro, l'unico noto, lo è stato."
"Lo è stato"! Questo non significa che lo deve essere o lo sarà anche nel futuro, chi pensava questo sbagliava, naturalmente con senno di poi ...
"Ora questa condizione è in discussione."
Da un pò, ed era ora! Adesso viene la domanda clou: come diverrà il sistema solare? Non che la domanda ci debba importare visti i tempi in cui avverrebbero questi cambiamenti.
Questa discussione sta diventanto una sorta di seminario d'Astronomia, molto bene!
Ciao.
Roberto Gorelli