davidem27 ha scritto:
benzomobile ha scritto:
La loro percezione aumenta in relazione inversa alle dimensioni pupillari: per questo è più facile vederle al tele quanto maggiore è l'ingrandimento che utilizziamo.
Grazie per il tuo intervento, doc

Ma, quindi, è solo questione di
percezione o aumenta anche la loro dimensione al diminuire della p.u.?
Dovere. Anzi, visto che me ne dai l'occasione, ne approfitto per correggere una minchiata che ho scritto: l'uveite a cui mi riferivo è quella
intermedia, non l'anteriore! (ho corretto)
Chiedo venia, vuoi vedere che forse giusto un
cicinin di demenza senile ha cominciato a sfiorarmi? No! Sono sempre stato così ...
E ti rispondo subito, davidem27.
La dimensione fisica dei corpi densi (otticamente più densi del vitreo circostante) ovviamente non cambia, anzi, almeno in piccola parte più diminuire grazie ad un loro fisiologico riassorbimento; possono però aumentare di numero.
Ciò che cambia è la loro percezione al diminuire della p.u.: li vediamo ingranditi e più nitidi.
Si tratta di un inevitabile fenomeno diffrattivo, esattamente come il pattern di Airy si espande al diminuire della relazione di apertura di un telescopio.
Beppe