1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

La pupilla umana quando è giovane può passare da 2 a 7 mm circa, a seconda della intensità della luce. E' all'interno di questo range che il nostro occhio si è evoluto in decine di migliaia di anni. E' evidente che tutte le volte che ci costringiamo a guardare in pertugi inferiori a 2mm si fa una forzatura. Non parliamo quando si va a meno di 1mm. Poi c'è chi sopporta senza una piega anche p.u. da 0,3mm...
Non credo comunque ci sia da sorprendersi né da preoccuparsi se, col passare degli anni, certe "pupille d'uscita da fachiri" possano cominciare a creare fastidi o far vedere "mosche volanti", esattamente come magari si scopre che diventa più faticoso chinarsi a tagliarsi le unghie dei piedi...

Diverso il discorso se questo fastidio diventa persistente anche nella vita di tutti i giorni. In quel caso, occorre parlarne con un oculista.

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Stefano
Binocoli: Nexus 100; Vortex Vulture 10x50; Pentax Papilio 6,5x21
Telescopi: Dobson GSO 300 deluxe; WO Zenithstar 66SD

Io ho notato che il "disturbo" delle miodesopsie aumentano con il ridursi della pupilla d'uscita. infatti col barile dove raramente arrivo a P.U. inferiori a 1,5 mm posso dire che il problema praticamente non si pone.
Con l'Obice, nonostante usi dei ramsden con un campo ridicolo, mi capita di percepirle solo con l'8 mm (206x e P.U. poco sotto il mm) qualche volta e un po più spesso col GO 6 mm (275x e P.U. di circa 0,73 mm), ma comunque poche.
Ma è quando viaggio con P.U. intorno a 0,5 mm che queste si fanno vedere più spesso e questo mi capita con i "piccoli" come il Nano o il Milo (80 e 76 mm) dove più facilmente raggiungo P.U. tanto piccole.

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Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.

Da quando hai aperto il topic piove.

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, Skywatcher Acro 150/1200, Pentax 75edhf.
Montature: Losmandy G11, Takahashi EM10, Vixen Spdx e gp.
Oculari: pentax xw, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2

Ma no, è la Luna Nuova che si avvicina.

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volpetta.com
Astrofilo sul campo dal 1997

E' colpa mia...

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De kappellatis non disputandum est

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È sempre colpa tua!


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volpetta.com
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Davide, non credo che la letteratura medica faccia affermazioni così precise senza dare un qualche tipo di percentuale di probabilità, ma spesso sono del tipo "5-10% oltre la norma", per dire... per cui non ti fissare su questo punto, al limite, se hai una forte miopia, e se non mi sbaglio dai ricordi di studente, ciò corrisponde ad un occhio più schiacciato in senso verticale (non ne sono certo), significa che la luce attraversa un vitreo un pochino più lungo (ma poco, siccome ricordo che lo "schiacciamento" sarebbe tipo un terzo di millimetro per diottria), per cui incontra più robaccia che nell'occhio normale perchè il percorso accidentato è più lungo... la fisiopatologia che hai scritto può anche essere ma è un po' surreale, di spiegazioni probabili ne trovi tante per ogni problema, ogni tot. anni ne arrivano di nuove...
Piuttosto dovresti capire se, osservando con gli occhiali, hai un miglioramento o peggioramento: il vitreo in genere forse è omogeneo ma non è impossibile che hai un problema localizzato proprio vicino al punto in cui normalmente si incrocia il fascio ottico (alla retina arriva ribaltato), con la miopia la focalizzazione è spostata, magari geometricamente puoi correggere in parte e migliorare, oppure no perchè il problema è più generale o vicino alla retina, ma io proverei se non hai già provato.
Fin qui non ho mai considerato il fatto che tu abbia lo stesso effetto guardando solo nell'oculare... anch'io ricordo che guardare attraverso oculari "corti" porti l'impressione di minore trasparenza e pulizia, forse in un oculare con diversa focale la tua vista tenta comunque di accomodare e focalizzare (l'occhio tenta di fare da oculare?) per cui come già spiegato si ripete un po' lo stesso meccanismo, si sposta un po' la geometria dell'incrocio del fascio più in qua o in là (più divergente o convergente, forse più o meno vicino ad un punto più "sporco" del vitreo)...
Quel che importa forse è capire se effettivamente hai un problema solo del vitreo, e se solo per l'età.

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Mascalzon. Di Gran Croc.!

Ecchime! Le miodesopsie (mosche volanti).
Di solito derivano da corpi mobili all'interno del vitreo che causano fenomeni diffrattivi, specie quando si guardano superfici chiare (un tavolo bianco) e/o luminose ed estese (il cielo diurno).
La loro percezione aumenta in relazione inversa alle dimensioni pupillari: per questo è più facile vederle al tele quanto maggiore è l'ingrandimento che utilizziamo.
Il fenomeno è comune, specie negli occhi miopi ed è più frequente con il procedere dell'età.
Di solito non sono segno di patologie oculari e non devono essere trattate, MA, nel caso si manifestino improvvisamente e/o in proporzioni significative, devono essere subito indagate dall'oculista perché potrebbero essere il sintomo di un distacco di vitreo, che non è grave in sé, ma in qualche caso può preludere ad un distacco di retina, oppure essere la diretta conseguenza proprio di quest'ultima seria condizione.

Ci sono altri casi di manifestazione di imponenti miodesopsie, evenienza che incide - con bassa frequenza generale - negli adolescenti e che configura la diagnosi della cd 'uveite intermedia' o pars planite; questa viene trattata farmacologicamente con successo ed è destinata a scomparire con l'età.

Beppe

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WO Zenithstar 80FD 10th Anniversary (il mio gioiellino)
SW ED 120 Pro Series (oro)
SW 200 f4 (modificato "sonotube like")
Celestron Comet Catcher originale 1985
Celestron Comet Catcher 1986 (profondamente modificato per astrofotografia DSO)
Celestron Cometron Comet Catcher Junior (Bird Jones completamente ottimizzato per l'osservazione planetaria)
Newton 20 f5.6 autocostruito con specchio corretto a meno di lambda/16 (il mio migliore strumento per il planetario)

Grazie per il tuo intervento, doc
Ma, quindi, è solo questione di percezione o aumenta anche la loro dimensione al diminuire della p.u.?

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volpetta.com
Astrofilo sul campo dal 1997

Dovere. Anzi, visto che me ne dai l'occasione, ne approfitto per correggere una minchiata che ho scritto: l'uveite a cui mi riferivo è quella intermedia, non l'anteriore! (ho corretto)
Chiedo venia, vuoi vedere che forse giusto un cicinin di demenza senile ha cominciato a sfiorarmi? No! Sono sempre stato così ...

E ti rispondo subito, davidem27.
La dimensione fisica dei corpi densi (otticamente più densi del vitreo circostante) ovviamente non cambia, anzi, almeno in piccola parte più diminuire grazie ad un loro fisiologico riassorbimento; possono però aumentare di numero.
Ciò che cambia è la loro percezione al diminuire della p.u.: li vediamo ingranditi e più nitidi.
Si tratta di un inevitabile fenomeno diffrattivo, esattamente come il pattern di Airy si espande al diminuire della relazione di apertura di un telescopio.

Beppe

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