tuvok ha scritto:
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Io credo che la fotosintesi non sia più incredibile del fatto che, sostanzialmente,
un ammasso di protoni, elettroni ed altre schifezzuole "secondarie" ora sia davanti ad un pc
a comunicare con altri ammassi distanti anche migliaia di km.
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Non ne sono convinto.
In primo luogo per la diversa complessità (!) delle due categorie di strumenti.
In secondo luogo per la loro diversa ricaduta reale sulla nostra esistenza.
Siamo abituati a dare per scontate cose meravigliose che avvengono con grande equilibrio
da milioni e milioni di anni e ad andare in visibilio quando i nostri piccoli gioielli
(non voglio denigrare il lavoro di nessuno, voglio solamente relativizzare) fanno qualche
piccola mossa che ci appaga (però li abbiamo fatti noi).
tuvok ha scritto:
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E lo so che ippo se lo aspetta e non lo deluderò
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C'è del vero, ma fino ad un certo punto.
Sto scrivendo semplicemente e onestamente quello che penso, senza nessuna intenzione di provocare
alcun dibattito ozioso da salotto.
tuvok ha scritto:
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io penso che non ci sia nessuno (purtroppo) a muovere le fila
ma sia stato tutto frutto di un incredibile sequenza di eventi fortuiti
e che, appunto per quanto è stato incredbile, io penso che sia anche
incredibile che si sia potuta ripetere due volte.
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Sì certo, il Dio con la barba bianca e l'occhio nel triangolo, in tutta franchezza,
non riesco ad immaginarlo neppure io.
Anche credere che il cosmo obbedisca alle leggi del Caso in definitiva è un'interpretazione nostra.
Penso che la realtà sia molto più complessa e meno umanizzata
(meno antropizzata) delle nostre aspettative e ritorniamo in qualche modo al principio copernicano.
Siamo abituati a ragionare con la nostra logica, in base alle idee che ci siamo fatti.
E' lapalissiano, non potremmo fare diversamente.
Ma fuori pulsa qualcosa più grande di noi, è innegabile. E' un mio chiodo fisso.
In qualche modo congratularsi con noi stessi per le belle cose che siamo riusciti a costruire
è gratificante per il nostro ego, ma è credersi ancora al centro dell'Universo.
Meravigliarsi di fronte a quello che riusciamo a capire e a conoscere è, viceversa, il più nobile atto di
umiltà che siamo capaci di fare. Quest'ultima dovrebbe essere una pratica più diffusa, secondo me.
tuvok ha scritto:
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Ciò non toglie che una sequenza diversa possa aver prodotto risulati altrettanto eccezionali
in qualche altro remoto punto nella vastità del cosmo ma, come dicevo,
temo non ne avremo mai prova.
Ho visto che gli esperti rimangono delusi quando vedono pianeti privi di atmosfera.
Vedo altri esperti che sono sconcertati quando le atmosfere sono troppo ricche di CO2.
Capisci che la rosa delle possibilità comincia a restringersi tremendamente.
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B&W ha scritto:
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Questo dipenderà da tanti fattori, una cosa più sicura è che
gli ammassi di protoni ed elettroni che stanno interagendo ora qui,
se e quando dovesse succedere, saranno probabile concime per il terreno.
(Coltivo ancora una piccola speranza di salvezza che sta in quello che ho già scritto).