Blackmore ha scritto:
Matteo
Grazie, è molto interessante. Però le mie camere cmos non hanno il raffreddamento, quindi la calibrazione con dark e flat è problematica, per non dire praticamente impossibile.
Prego, però, per quel poco che ho sperimentato empiricamente non sono totalmente d'accordo su questa considerazione.
Premesso che avere una camera termostatata è l'ideale per calibrare bene.
Tuttavia operando con pose con un range di esposizioni che va da indicativamente da 1 a 15 secondi a seconda dell'oggetto ciò che influisce di più è il rumore di lettura più che il rumore termico il quale è vero che c'è ma non è paragonabile a quello ad esempio di frame di 300s ripresa con una reflex (giusto per stare su camere non raffreddate). Poi considera che lavorando con immagini così brevi puoi fare moltissimi dark (centinaia) che permettono una buona analisi statistica del rumore.
Per i flat il discorso è analogo anche perchè alla fine il suo scopo è togliere vignettatura e sporco sul sensore: facendo la loro acquisizione all'inizio della sessione di ripresa e subito dopo o prima dei dark li riprenderesti comunque alla stessa temperatura.
Questo modo di riprendere lo si può fare proficuamente proprio grazie al bassissimo rumore di lettura di queste nuove camere (< 1e)
che si ottimizza ad alto guadagno e rende meno impattante le problematiche di tipo termico, tipiche invece delle "vecchie" reflex che avendo rumori di lettura alti e bassa efficienza (>4 e) anche ad alto guadagno (alti ISO) obbligavano ad usare esposizioni molto più lunghe.
Basta guardare i grafici di Read Noise delle camere ASI per rendersene conto. L'utente astrobin Exaxe usa questa tecnica con camere non raffreddate. I risultati credo che parlino da soli.
Ovviamente è una mia opinione, non sono ne un tecnico ne un esperto.
Matteo