Da Newton a Newton

stevedet

Bah, guarda tu. Considerato tutto quello che è stato scritto, a me sembrerebbe più razionale salire al GSO 10". Sei sicuro che la montatura regge bene e con un unico tubo ci fai di tutto. Però davvero ora mi fermo, che ho già parlato troppo. Buona scelta. :wave:

Renzo

Pur mantenendo le mie perplessità in materia soprattutto di vibrazioni ritengo che passare dal 20 al 25 non sia una soluzione che porti a enormi vantaggi.
Incremento di superficie lordo di circa il 56% (in quanto si dovrebbe tenere conto anche della differenza dimensionale del secondario) rispetto a 125% lordo già da un'idea della capacità di raccolta della luce.
Risoluzione migliorata del 12,5% rispetto al 25%.
Ovviamente i raffronti sono rispetto al 30 cm
Le riprese sicuramente sono solo lunari e planetarie di conseguenza i filmati saranno corti. Sulla Luna il discorso è molto più semplice in quanto si inquadra un bordo lunare, si aspetta che non ci siano vibrazioni e si parte con una ripresa. Poi si ricomincia. Sui pianeti devi averli nel campo per sapere che poi li becchi e il tempo si riduce. MA con un buon cercatore si può ovviare in quanto si allinea il pianeta sul cercatore ma fuori dal campo del telescopio in modo che la rotta porti il pianeta al centro del campo visivo del telescopio stesso. Si aspetta che terminino le vibrazioni. Come il pianeta arriva si comincia a riprendere. e poi di nuovo ....
Per me, se dovessi spendere soldi su un tubo nuovo, la scelta cadrebbe sul 30 e non sul 25, pur con tutte le considerazini del primo post.
Altrimenti aspetterei prima di sostituire la montatura con qualcosa di più robusto e comunque andrei su qualcosa di più grosso.

P.S. ma usare un dobson???
Costo non molto diverso ma più pratico da usare e più stabile.

Aldolo

La soluzione più logica per provare ad avere qualcosa in più in alta risoluzione con la mia montatura sarebbe stato passare al c11 anche perché con la torretta binoculare io mi trovo benissimo e avrei molta più luce che con il mak180 ma i costi aumentano e poi soprattutto giorni fa ho inciampato in questa discussione

viewtopic.php?f=3&t=108970

e da lì il tarlo ha cominciato a lavorare..
Quindi la colpa è di Kappotto poiché reo di aver pensato di poter avere qualcosa in più con il newton da 12" arrivando da mesi di ottime osservazioni planetarie con il suo cpc11
Sono dello stesso avviso di Renzo sul fatto che varrebbe la pena solo il passaggio al 12" anche se non credo che avrei la pazienza necessaria per fare delle riprese con il metodo suggerito, ma sarei già soddisfatto se riuscissi a sfruttarlo anche solo visualmente nelle serate di buon seeeing (poche) per avere quel qualcosa in più rispetto ai miei già troppi strumenti specializzati per l'alta risoluzione. Il Dobson certo ci ho pensato ma senza inseguimento in alta risoluzione quanto è sfruttabile?
Grazie Stefano le tue considerazioni comunque mi hanno convinto che mettere il 12" sulla AzEq6 sia un azzardo, meglio rifletterci bene...

Aldolo

Forse questa è la volta che mi decido a prendere un vecchio meade 12" uhc f10 usato.
Anche se non ho mai messo occhio in vita mia in uno Schmidt Cassegrain e la possibilità di rimanere deluso in visuale è elevata..

photallica

Aldolo ha scritto:

Forse questa è la volta che mi decido a prendere un vecchio meade 12" uhc f10 usato.
Anche se non ho mai messo occhio in vita mia in uno Schmidt Cassegrain e la possibilità di rimanere deluso in visuale è elevata..

Perché?
Se il tubo è a posto ti darà grandi soddisfazioni

Aldolo

Mah... non so Roberto, qui da me si può fare solo visuale planetario e stelle doppie e su quel fronte sono già ben equipaggiato considerato il seeing medio annuo, certo per la fotografia dei pianeti invece sarebbe un bel passo in avanti ma francamente quando ho tempo per metter mano al telescopio preferisco metterci l'occhio dentro che attaccare la camera...

yourockets

i problemi principali sono l'equilibrio termico e la condensa sulla lastra direi, per la seconda basta una fascia, per l'equilibrio termico dipende da dove lo tieni, ma se hai la postazione fissa probabilmente il problema è già in parte risolto senza dover pensare a ventole di aspirazione e cose simili.

deluso? mah è un 30cm... con la risoluzione e la raccolta di luce di un 30cm, le stelle non sono puntiformi, ma almeno non hanno gli spikes

(a molti piacciono, per me essendo artefatti sono un fastidio... anche se so che per certe osservazioni di doppie possono anche tornare utili)

Aldolo

La colonna ha viti calanti e ruote, quando arriva il mal tempo sposto il tutto percorrendo 5 metri su pavimento ben lastricato sotto una tettoia al riparo, quindi strumento quasi sempre in buon equilibrio termico. Se c'è troppa umidità di solito preferisco interrompere la sessione, non ho esperienza di fasce anti-condensa ( non disturbano in alta risoluzione? ), il mak180 e il MN78 dotati di paraluce non mi hanno mai dato problemi. I due strumenti citati restituiscono immagini stellari belle incise e puntiformi senza spikes, nel Newton 8" ci sono ma a me personalmente non danno fastidio e le immagini stellari che restituisce sono più brillanti che negli altri due, penso che mi darebbero fastidio stelle non puntiformi piuttosto..
In sostanza prima di qualsiasi acquisto devo cercare qualcuno che mi ci faccia buttare l'occhio dentro.
Quello che mi aspetto da uno SC da 12" in visuale sono i colori, se non ci fosse un deciso miglioramento in tal senso sicuramente per me non ne varrebbe la pena.

yourockets

sull'alta risoluzione la domanda è più che lecita, ma non ho una risposta: in alta risoluzione non l'ho mai usata, perchè faccio alta risoluzione da casa dove non ho mai avuto problemi significativi di umidità, mentre la uso nelle (rare) uscite per il deep perchè mi sono trovato almeno in un paio di situazioni in cui il paraluce non bastava.

la questione delle stelle non puntiformi dipende molto dalla collimazione e dall'equilibrio termico. Naturalmente non saranno mai come in un rifrattore e probabilmente come in un Newton - come dici giustamente tu, devi guardarci dentro per capire se fa per te.

colori - nel deep? nel deep no: io non ho mai visto colori nemmeno in un 50 cm. Ovviamente sui pianeti avresti molto più dettaglio e colori più evidenti, idem sulle stelle (per i colori naturalmente

)

più che altro ho dei dubbi sull'usato... mi spiego: ho sempre comprato telescopi usati e al momento ho un bel 10" SC usato di cui non mi lamento minimamente, però quando ho buttato l'occhio in un CPC11 nuovo ti assicuro che la differenza era superiore alla differenza di apertura. Sicuramente contavano anche i diversi oculari, ma anche il diverso trattamento della lastra. Fondo cielo molto più scuro e immagini molto più contrastate.

a me va bene quello che ho, però, potendo, non disdegnerei strumentazione nuova (o usata, ma non troppo stagionata)...

Renzo

Come ha scritto l'amico Yourockets scordati i colori sul deep.
Non sono sicuro di averli percepiti in un 150 cm figuriamoci in strumenti di misura molto inferiore.
Non voglio riaprire discussioni che si sono succedute animatamente in passato ma la fisiologia dell'occhio umano è tale da considerare molto improbabile la percezione di colori al di sotto di una certa luminosità.
Le stelle, essendo pressoché puntiformi, hanno una luminosità elevata e di conseguenza si possono notare i loro colori, specie con aperture generose.
Basta fare un salto per esempio su Albireo per rendersene conto.
Per il discorso fascia anticondensa alcuni accorgimenti.
Deve essere montata e messa in funzione prima che la lastra inizi ad appannarsi. Dopo sono problemi.
LA leggera turbolenza che genera può dare fastidio in alta risoluzione ma se c'è così tanta unidità nell'aria vuol dire che non ci sono le condizioni per fare alta risoluzione a prescindere. Di conseguenza o ci si accontenta oppure si va in casa al calduccio.
L'ho usata su un C9 in condizioni così estreme che avevo i pesci che mi mordevano le caviglie.
A parte gli scherzi il tubo gocciolava. Ma accendendo la fascia prima ancora di togliere il tappo e con qualche accortezza tipo puntare il tele verso terra nel momento in cui magari mi andavo a prendere qualcosa di caldo, non ho mai avuto problemi di condensa.

Sull'usato ovviamente si risparmia ma qualsiasi telescopio risente dell'età.
I trattamenti si deteriorano con il tempo. Le lenti plurime tipo i doppietti o i tripletti possono avere infiltrazioni. Le superfici riflettenti si ossidano e riflettono meno. Gli stessi trattamenti di una volta sono meno efficienti di quelli attuali.
A parità di apertura, oculari e focale è normale che due telesopi con età diverse ma trattati comunque con cura diano risultati diversi.
Ciò che è difficile è quantificare la diversità e, soprattutto, se è accettabile in relazione alla diversa spesa.
Ma qui si entra in discorsi personali su cui non mi addentro.

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