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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: LA RIMA DELLA VALLE ALPIS
MessaggioInviato: sabato 16 ottobre 2021, 22:58 
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Iscritto il: martedì 17 agosto 2010, 23:18
Messaggi: 138
Località: Dueville (VI)
Io non sono mai riuscito a vedere questa rima con ogni strumento che ho e che ho avuto, neppure col TEC 140. Voi l'avete vista? (escludo i dobson da 500-600 cm).


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 Oggetto del messaggio: Re: LA RIMA DELLA VALLE ALPIS
MessaggioInviato: domenica 17 ottobre 2021, 15:50 
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Iscritto il: martedì 26 dicembre 2017, 11:48
Messaggi: 843
Per osservare distintamente la rima della Valle Alpina devono essere presenti diversi fattori: un buon diametro (200-300mm.), da cui discende un buon potere risolutivo, (non ti so dire se il tuo apo sia sufficiente..), un'ottima collimazione, un ottimo seeing, elevati ingrandimenti (200-300x), una montatura stabile esente da vibrazioni.
Se manca anche solo uno di questi fattori la rima resterà come sfuocata e sarà difficile distinguerla.


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 Oggetto del messaggio: Re: LA RIMA DELLA VALLE ALPIS
MessaggioInviato: domenica 17 ottobre 2021, 17:55 
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Iscritto il: giovedì 10 novembre 2011, 9:25
Messaggi: 1096
Località: viterbo
Tipo di Astrofilo: Visualista
Anche per me è stato un dettaglio molto a lungo cercato e quasi mai osservato ....concordo con Renato su tutto ma faccio una piccola eccezione per quanto riguarda il diametro minimo utile : 130/150 mm di un ottimo rifrattore apocromatico sono più che sufficienti per osservarne un bel pezzetto ...
Per osservarla interamente potrebbe non essere abbastanza.... :D
Ricordo di averla osservata molto bene con il DK250 : immagine mozzafiato! Rima stampata quasi per intero tranne nell'ultima parte verso est dove si insinua tra le montagne.

_________________
Osservo con:
Officina Stellare apo152f8,Northek DK 250 f20,Celestron c9,1/4
Astro professional 152 f6


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 Oggetto del messaggio: Re: LA RIMA DELLA VALLE ALPIS
MessaggioInviato: domenica 17 ottobre 2021, 19:40 
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Iscritto il: martedì 17 agosto 2010, 23:18
Messaggi: 138
Località: Dueville (VI)
Io ho osservato col newton 250/1200 Orion U.K., poi con l'intes Micro MN76, poi col dobson aquarius 350 ed adesso pure col TEC 140FL. In tutti i casi vedo benissimo i crateri e pure le colassature delle sponde interne dei crateri ma la rima niente.
Osservo sempre con torretta a 300-350X e sempre su SW Eq6 ma tavolta anche con oculari singoli. Sembra però che per molti sia molto facile. Boh.....


Ultima modifica di leandro il domenica 17 ottobre 2021, 19:49, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: LA RIMA DELLA VALLE ALPIS
MessaggioInviato: domenica 17 ottobre 2021, 19:44 
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Iscritto il: martedì 17 agosto 2010, 23:18
Messaggi: 138
Località: Dueville (VI)
Renato C ha scritto:
Per osservare distintamente la rima della Valle Alpina devono essere presenti diversi fattori: un buon diametro (200-300mm.), da cui discende un buon potere risolutivo, (non ti so dire se il tuo apo sia sufficiente..), un'ottima collimazione, un ottimo seeing, elevati ingrandimenti (200-300x), una montatura stabile esente da vibrazioni.
Se manca anche solo uno di questi fattori la rima resterà come sfuocata e sarà difficile distinguerla.

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Ma tu la vedi? e se sì con quale strumento? e poi in montagna magari?.


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 Oggetto del messaggio: Re: LA RIMA DELLA VALLE ALPIS
MessaggioInviato: domenica 17 ottobre 2021, 20:04 
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Iscritto il: martedì 26 dicembre 2017, 11:48
Messaggi: 843
Certamente, alle condizioni che ho descritto la vedo anche piuttosto bene. Con il C11 (280mm. f/10). L'essere in montagna o al mare nelle osservazioni lunari non ha importanza, incide solo in qualche misura nelle osservazioni del profondo cielo :wink: .

Edit: dimenticavo di descrivere un'altra condizione cruciale, anzi la più importante: bisogna aspettare che le condizioni d'ombra sui crateri siano adeguate per mettere in rilievo la rima, questa condizione si verifica con la Luna al 60- 70%.
L'altro ieri per esempio c'era un'illuminazione ottimale, stasera da me è completamente coperto e non ti so dire, ma credo che sia troppo illuminata per vedere bene la rima.


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 Oggetto del messaggio: Re: LA RIMA DELLA VALLE ALPIS
MessaggioInviato: domenica 17 ottobre 2021, 20:21 
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Serve seeing.
Pazienza e seeing.
Lo strumento è secondario.

Sicuramente dev'essere collimato e acclimatato.
Gli ingrandimenti devono raggiungere 1-1,5 mm di pupilla d'uscita.

Se non c'è seeing decente, non la vedi.

Ovviamente la colongitudine lunare dev'essere adeguata all'illuminazione della zona.

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Da dove osservo? - Dobson 60cm f/4 - Dobson 30cm f/5 - Vixen VMC260L - Skywatcher 120ED - Borg 76ED - Lunt LS50THa PT600


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 Oggetto del messaggio: Re: LA RIMA DELLA VALLE ALPIS
MessaggioInviato: domenica 17 ottobre 2021, 21:57 
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Iscritto il: martedì 17 agosto 2010, 23:18
Messaggi: 138
Località: Dueville (VI)
Renato C ha scritto:
Certamente, alle condizioni che ho descritto la vedo anche piuttosto bene. Con il C11 (280mm. f/10). L'essere in montagna o al mare nelle osservazioni lunari non ha importanza, incide solo in qualche misura nelle osservazioni del profondo cielo :wink: .

Edit: dimenticavo di descrivere un'altra condizione cruciale, anzi la più importante: bisogna aspettare che le condizioni d'ombra sui crateri siano adeguate per mettere in rilievo la rima, questa condizione si verifica con la Luna al 60- 70%.
L'altro ieri per esempio c'era un'illuminazione ottimale, stasera da me è completamente coperto e non ti so dire, ma credo che sia troppo illuminata per vedere bene la rima.

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Beh....insomma , con un C11- 280, capisco. Anche col dob 500 qualcuno la vede ma qui andiamo sui calibri grossi. Ma tu con quale strumento la vedi?.


Ultima modifica di leandro il domenica 17 ottobre 2021, 22:29, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: LA RIMA DELLA VALLE ALPIS
MessaggioInviato: domenica 17 ottobre 2021, 22:01 
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Località: Dueville (VI)
davidem27 ha scritto:
Serve seeing.
Pazienza e seeing.
Lo strumento è secondario.

Sicuramente dev'essere collimato e acclimatato.
Gli ingrandimenti devono raggiungere 1-1,5 mm di pupilla d'uscita.

Se non c'è seeing decente, non la vedi.

Ovviamente la colongitudine lunare dev'essere adeguata all'illuminazione della zona.

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So dove osservare e quando osservare. Di solito con belle serate osservo ogni sera fino alla mezza luna piena e pertanto il momento buono lo trovo sempre, solo che non vedo la rima. Forse ci vogliono più cm. di apertura.


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 Oggetto del messaggio: Re: LA RIMA DELLA VALLE ALPIS
MessaggioInviato: lunedì 18 ottobre 2021, 8:48 
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Allora puoi pensare di approntare un taccuino fisso dove annotare le condizioni osservative e circostanziare ognuna.
Dopo un buon numero di tentativi, resi più oggettivi da stime come stima del seeing (Antoniadi o Pickering), ingrandimenti utilizzati, giorno lunare o colongitudine potrai capire cosa effettivamente serve dal tuo punto di osservazione abituale.

Per quanto non la cerchi quasi mai, la rima della Vallis Alpes l'ho beccata solo una manciata di volte in dozzine di osservazioni lunari spalmate su circa 20 anni di osservazione. Fa poca statistica, lo so. Però se si è da quelle parti, una formazione del genere salta all'occhio solo se la si cerca: tra zone di altissimo contrasto, forse la rima in oggetto è quella che ne ha di meno e l'illuminazione gioca un ruolo importante assieme al seeing.

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