Seconda parte.
Al tramonto li ho messi fianco a fianco su Luna e Venere (Antoniadi II stabile, nonostante la "bassezza" sull'orizzonte, se si esclude qualche sporadica botta di turbolenza) e lì, nonostante il cielo ancora chiaro che limitava i contrasti, oggettivamente il divario lato cromatismo tra il Vx e il WO è aumentato notevolmente.
Su Venere (ancora piccolo visto che stiamo ben sotto i 15"), il Vx doveva essere perfettamente a fuoco (ma perfettamente), altrimenti l'orlo magenta o verde diventava palese, mentre il WO rimaneva quasi neutro anche con un pelo di fuori fuoco (veniva fuori ogni tanto, in base alla turbolenza, un buffetto tonalità cobalto, o arancio), mentre a fuoco era sostanzialmente neutro.
Ad esempio ho percepito la fase gibbosa del pianeta, in maniera più immediata col WO a 22x che col Vx a 30x proprio per la maggior "pulizia" del primo.
Sulla Luna i picchi illuminati dei crateri in ombra in prossimità del terminatore erano meglio visibili nel WO, confermo che la definizione al centro del campo nel Vx è comparabile col WO, benché siano obiettivi solo acromatici, sono comunque ben corretti.
Come mi aspettavo, la curvatura di campo che di giorno avevo valutato percepibile a partire dall'80% del campo, sulle stelle si percepisce la perdita di puntiformità già a partire dal 75% (su stelle deboli si torna dall'80% o poco oltre), l'ultimo 10% del campo fa sostanzialmente da "insalata", portando stelle luminose al bordo (e mettendolo a fuoco), queste si vedevano abbastanza deformate, per il solito miscuglio di coma e astigmatismo, se invece si lascia il fuoco "originale" (ovvero quello fatto per il centro del campo), si mitiga molto l'effetto "ameba" (con la sfocatura sembrano più tonde
), per quello che si può valutare sfocando una stella a soli 22x, la sferica è ottimamente sotto controllo (il rapporto focale disteso, facilita non poco le cose).
Nota a margine, da Milano con i lampioni (i soliti maledettissimi a palla dei vari condomini) e le insegne che "sparano", i paraluce lunghi del WO sono una mano santa, anche sulla Luna, se la si mette appena fuori campo con i paraluce retratti, qualche riflesso spunta, quando sono estratti, invece zero.
Nel frattempo sono riuscito a trovare questo
coso da softair, per attaccare un red-dot al binocolo e casualmente il nottolino di blocco della barra centrale del WO è proprio da 30 mm di diametro.
Ho anche trovato dove riporre il WO per il trasporto, nello zaino da viaggio dove tenevo il Nano (che ho dovuto sfrattare), il binocolo ci sta giusto giusto.
Allegato:
007.jpg [ 203.63 KiB | Osservato 2862 volte ]
A ferragosto ho provato a osservare la Luna, Saturno e Giove confrontando il WO 22x70 con il Vx 30x80 diaframmato a 70 mm.
La Luna l'ho osservata intorno alle 22:00 in modo che si scurisse un minimo il cielo, altezza intorno ai 17°, discreta turbolenza (antoniadi IV "abbondante", insomma abbastanza fetente), raffiche di vento fino a 35 km/h, le condizioni migliori per fare uscire il cromatismo.
Col WO Luna bella bianca, con il bordo più illuminato con un leggero orlo blu cobalto che si rinforzava in base alla turbolenza, i picchi e i bordi dei crateri sul terminatore però rimanevano sostanzialmente bianchi (qualche flash blu ogni tanto).
Col Vx a pieno diametro il cromatismo era ben avvertibile, i crateri sul terminatore erano orlati di magenta da una parte e verde dall'altra e il bordo illuminato aveva un deciso rinforzo magenta; diframmato a 70 mm si è ridotta un poco la luminosità, ma molto il cromatismo, ovviamente sempre avvertibile.
Anche se le condizioni non erano ottimali, ho fatto un po di foto col cellofono appoggiato all'oculare, l'immagine seguente è un sunto, i riquadri sono crop al 100%, come sempre nessun ritocco ed esposizione del cellofono bloccata su un valore medio.
Allegato:
008.jpeg [ 334.93 KiB | Osservato 2862 volte ]
Ho puntato intorno alle 23:00 Saturno e Giove (altezza 20/22°), sul primo erano immediatamente visibili gli anelli, nel WO le anse erano "pulite" e definite, nel Vx a piena apertura le anse apparivano e scomparivano, col diaframma a 70 mm divenivano un pochino meglio visibili e stabili (anche per la minor luce).
Su Giove, nel WO veramente poca luce diffusa, una sola banda appena appena visibile, ben visibili tre galileiani (Callisto e Ganimede vicini da un lato e Io dall'altra), non mi è sembrato di notare "colore" ad esclusione dei soliti flash da turbolenza.
Nel Vx a piena apertura, il "colore" non mi permetteva di percepire quell'unica banda che a malapena intuivo con il WO, ovviamente per i galileiani, nessun problema (il Vx comunque focalizza molto bene), luce diffusa ben poca, ma di più che nel WO, anche col diaframma a 70 mm, il "colore" è diminuito, la luce diffusa pure (sempre di più che nel WO), ma la percezione dei dettagli (o meglio... del dettaglio) superficiali non è migliorata gran che, si percepiva qualche differenza di tonalità, ma nulla di veramente riconoscibile come la banda temperata che, anche se con molta difficoltà, si riconosceva nel WO.
Il WO 22x70 ha oculari enormi e con 66 mm di DIP la mia canappia ci entra giusta giusta, quindi preferisco osservare con i bordi di gomma della conchiglia oculare ripiegati, anche se non porto gli occhiali.
Osservando gli aerei in atterraggio su Malpensa (ho l'aeroporto in direzione ovest rispetto casa mia) verso il tramonto, con il Sole poco fuori dal campo visivo
* (circa 3/4° al di sopra), con cielo estremamente illuminato e lì mi sono accorto che se non tieni gli occhi perfettamente al centro (da qui è importantissimo che la propria DIP sia impostata con la massima precisione), compare un singolo grosso riflesso, che inonda di luce diffusa tutto il campo, mentre posizionando gli occhi al centro, questo sparisce.
Il fortissimo controluce mi ha fatto apprezzare una volta di più il poco cromatismo del WO, le sagome degli aerei sullo sfondo giallo-oro del cielo al tramonto, risultavano molto più scure e nette, che rispetto al Vx.
*: mi raccomando, simili osservazioni sono potenzialmente pericolose per via del rischio di incrociare inavvertitamente il Sole, io ad esempio ho bloccato lo scorrimento in altezza della testa video, per scongiurare l'eventualità (mi bastava il solo panning orizzontale). Quindi se non si sa esattamente cosa si sta facendo e dove si trova ESATTAMENTE il Sole relativamente all'inquadratura, evitate!