Dopo circa sei mesi di (ri)apprendistato, sono giunto alla conclusione che, per il momento e per più di un motivo (che non serve qui specificare), il mio intendimento di ampliare i miei "orizzonti celesti" astrofotografici al profondo cielo acquistando una camera dedicata è prematuro. Credo sia meglio (ri)farmi le ossa (non che prima me le fossi fatte!

) con un po' di inseguimento automatico e DSLR (finché la Canon campa, voglio dire: ha 13 anni!) dall'angolino del balcone.
Sono assolutamente soddisfatto della mia nuova ASI224MC, che però ha il limite della piccolezza del sensore. Una cosa del tutto ininfluente nelle riprese planetarie (e infatti su Marte mi ci sono divertito molto), ma che impedisce la realizzazione di fotografie più panoramiche della Luna, per esempio. Sulla quale mi sono reso conto che è probabilmente più utile un sensore monocromatico, possibilmente grandicello. Ho quindi pensato di "ripiegare" su qualcosa di più adatto alle riprese della Luna, e sono indeciso fra due camere, la più usata (apparentemente) ASI178MM e la ASI290MM. Presumo che -viste le dimensioni dei pixel delle due- dovrò usare entrambe a focale nativa o poco più con il mio LX200 10" (per la nota legge empirica del campionamento); mi e vi chiedo: visto che l'unica sostanziale differenza sembra essere la dimensione del sensore, quale scegliere? Perché? Come mai hanno lo stesso prezzo? Vale la pena questa integrazione dell'attrezzatura, o c'è qualcosa di più consigliabile?
Grazie sempre,
cieli sereni,
Fabio M.
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Rifrattori:
60/700 Cinese & Acromatico 80/1200 1992; ETX70 - 2008
Riflettori:
Konus Pictor 80/800 - 1993; LX200 Classic 10" - 1994; ETX90 EC - 2000
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Autoguida SBIG ST-4 - 1993
Philips Vesta 675 sc2 - 2005
Canon 400D - 2007
ASI 224-MC - 2020
ASI 120MM-S - 2021