davidem27 ha scritto:
Appena vista.
500x.
Seeing ottimo.
260mm di diametro.
Sirio B appare come un puntino luminoso appena fuori dagli speckles della stella madre.
All’inizio la cerchi in giro e non la trovi.
Appena l’adocchi è facile. Lì, inequivocabile.
Ho un oculare da 44º di campo.
Non rilevo stelle di campo.
Interessante confrontare con quanto scrivevo
nel mio blog nel febbraio 2010... undici anni fa.
(p.s.: anch'io 500x con un oculare da 45° di c.a., ma senza inseguimento...

)
Cita:
“Non è stata un’osservazione preparata in anticipo, non sapevo né la distanza né la direzione in cui avrei potuto trovare l’eventuale compagna, né la sua magnitudine esatta. A dirla tutta non pensavo proprio che l’avrei vista, sapevo solo che era un oggetto quasi impossibile.
Guardo e la prima cosa che mi colpisce è l’enorme quantità di luce diffusa dalla primaria, Sirio A. Tuttavia mi pare di intravedere un puntino estremamente elusivo nel quadrante in alto a destra. Possibile che la compagna si riesca davvero a vedere?
Continuo ad osservare e, sebbene non visibile con continuità, mi convinco che potrebbe essere davvero Sirio B. Cercando tutt’intorno non si vede nient’altro di simile, anche a distanze diverse, quell’increspatura, quel “grumo di luce” puntiforme, è una singolarità, un unicum.
La prima cosa che mi viene in mente è di verificare l’angolo di posizione, ovvero la posizione assoluta rispetto al sistema di coordinate celesti. Questo è tutt’altro che banale in uno strumento in cui l’oculare per osservare è perpendicolare al cammino ottico, ruotato di 45°, e la verticale dell’osservatore una ulteriore variabile indipendente. Comincio a lambiccarmi su come ricavarlo dalla serie di riflessi dello schema newtoniano, complicato dalla rotazione apparente della volta celeste rispetto ad un sistema altazimutale, quando realizzo che la soluzione è sotto i miei occhi, e non solo, ci sto combattendo dall’inizio dell’osservazione: la stella si sposta da est a ovest (e pure in fretta!).
Il “puntino” segue la stella, quindi è ad est. Considerando un sistema di riferimento con lo zero rivolto verso il nord e la rotazione in senso orario valuto un angolo di posizione sui 260°, la distanza, confrontata “ad occhio” con quella tra le due componenti di Castore (una doppia con separazione di 4″ d’arco), la valuto sui 12″, la magnitudine è impossibile da stimare, affogata com’è nel mare di luce della primaria.
Chiudo tutto, scendo a casa e vado a consultare Wikipedia. Sirio B si trova ad est della principale (anche se il sistema di riferimento ufficiale è diverso da quello che avevo immaginato…), dieci secondi d’arco di distanza. Perfettamente coerente con quanto osservato.”
Avevo anche messo un'immagine generata con un software di disegno grafico per restituire quello che avevo visto (anche se, osservandola con monitor diversi, la reale difficoltà di visione può non essere resa con efficacia).
Allegato:
Sirio A-B-MB.jpg [ 17.17 KiB | Osservato 919 volte ]