ippogrifo ha scritto:
...Però lo sconvolgimento dei nostri paradigmi portato dalla scoperta degli esopianeti nella loro varietà incredibile, oltre ogni immaginazione, mi induce fortemente ad allargare la mente e le possibilità ...
perché, in definitiva, siamo piccoli e non possiamo pensare di applicare la nostra piccolezza a tutto il Cosmo, che resta un Immenso Mistero.
Lo so, è quasi filosofia, ma pazienza ... chiedo venia.

Non devi chiedere scusa perchè hai sottolineato una solida realtà

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Anzi, la scoperta di tanti esopianeti, pur se intuitiva per il fatto che il sistema attorno alla stella Sole non poteva essere l'unico fra i miliardi di stelle della Via Lattea, ci permetterà di scoprire quanti sono i "mondi" potenzialmente simili alla Terra, con buona pace di alcuni radicali seguaci di filosofie religiose che invece ne prevedono l'esclusiva.
Pure quanto detto sopra (a proposito delle scarse possibilità di vite aliene in questo universo diverse da quella con base carbonio), è frutto della mia propensione al dialogo nel corso dei miei due o tre annuali star party's di osservazione astronomica col mio dobson 360F5, in “qualità” ...di volontario bibliotecario della mia cittadina nell'astigiano.
Mi capita infatti quasi sempre di dover tentare bonariamente di cercare di “rettificare” pensieri "filosofici" che sono lontani dal principio scientifico, che mi vengono presentati dai più disparati sostenitori o negazionisti strenui, vuoi di quanto scritto nella Bibbia o sostenuto da alcuni profeti (che ovviamente non prevedevano la nucleo-sintesi, ritenuta “palpabilmente” come eretica anti-creazionista, né la possibilità di “vedere nel passato” possibile con i nostri telescopi).
I quali filosofi quindi “saltano sù” non appena dico che la tale galassia che vedono nel mio tele, in realtà la vedono com'era 8 milioni di anni fa, quando di là, sono partiti i fotoni che ora entrano nel loro occhio); oppure di quanti “pseudo complottisti” sostengono che gli alieni siano già in mezzo a noi, ma che le autorità non ne vogliono prendere atto.
E' infatti a questi ultimi che delicatamente propongo (senza esito) il seguente ragionamento, allargando il discorso “Alieni” (“pour parler”) paragonabile oggi ad un “lock-down” cosmico che prevede la forse un giorno possibile comunicazione con loro, ma la impossibilità di nostra e loro reciproca visita.
Propongo infatti, che come esseri viventi “consumatori quindi di energia” più di un albero che semplicemente vegeta potenzialmente per millenni; energia che per noi viventi può essere solo chimica, indipendentemente dalla base carbonio o altro ipotetico elemento vitale.
Ed in quel caso, se solo tali alieni provenissero dalle vicinanze della stella nostra più “Proxima”, che dista "soli" 4,3 anni luce da noi, pari a 4,3 moltiplicato per 9500 miliardi di km per ogni anno luce, fanno in km la distanza di 40850.000.000.000 km (40850 miliardi di km, ovvero 40,8 trilioni di km)
Non tenendo conto di eventuali ipotetici tunnel “scorciatoia”, e supponendo di viaggiare alla velocità attualmente limite di 100.000 km h
Per percorrere quei 40850 miliardi di km occorrerebbero 408.500.000 ore che divise per 24 ore farebbero 17.020.833 giorni , che divisi per 365 giorni
fanno 46632 anni e mezzo di viaggio nel buio del cosmo, che richiederebbero di ottenere energia e cibo per un equipaggio mobile intelligente, e quindi come tale non semplicemente vegetativo ma consumatore di molta energia, probabilmente per una durata di tempo equivalente a circa 900 generazioni di esseri viventi e pertanto degradabili.
Di solito questi, dopo la domanda o la contestazione iniziale e il mio "bla bla"....., sono fra quelli che durante le chiacchiere di fine serata... non vedo già più presenti.
Chiedo scusa e chiudo queste divagazioni personali, che pur avendo Gli alieni come tema, esulano dal tema della discussione.