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MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2020, 21:25 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4611
Località: Padova
Angelo G. Marsili ha scritto:
Ripeto: con una serie di batterie alkaline si ottiene un uso continuativo di svariate decine di ore, perciò che senso ha, complicare le cose semplici? 8 pile costano 3€!

Il problema è che lo SA non dispone di un indicatore della carica della batteria e c'è il rischio che si spenga (con conseguenze immaginabili) durante una lunga serie di pose non presidiate. Soprattutto nelle gelide notti invernali.

Donato.

P.S.: cercando un po' in rete, ho visto che il problema è noto e diffuso. Dipende dal fatto che i PB "intelligenti" sono troppo "intelligenti" per il nostro scopo e, causa il consumo quasi irrisorio dello SA, si spengono dopo pochi secondi. Una soluzione potrebbe essere quella di collegare al PB un altro dispositivo, anche fittizio (https://www.sotabeams.co.uk/usb-battery-pack-keep-alive-load), che lo tenga "sveglio".


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MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2020, 22:46 
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Iscritto il: mercoledì 9 maggio 2012, 13:59
Messaggi: 2442
Località: Provincia di Sondrio
Angelo G. Marsili ha scritto:
Le batterie ricaricabili non vanno bene, ci vuole un portabatterie esterno a sei posti (uno dei quali ponticellato) perché servono 5 elementi e non 4.

Scusa, mi puoi spiegare meglio questo passaggio?

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MessaggioInviato: lunedì 14 dicembre 2020, 23:10 
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Iscritto il: lunedì 20 luglio 2020, 11:16
Messaggi: 535
Tipo di Astrofilo: Visualista
5 batterie ricaricabili producono 5x1,2V=6V nominali.
4 pile alcaline producono 4x1,5V=6V nominali.
Non mi dire che non lo sapevi, perché non ci credo.

[color=#FF0000]Il problema è che lo SA non dispone di un indicatore della carica della batteria e c'è il rischio che si spenga (con conseguenze immaginabili) durante una lunga serie di pose non presidiate. Soprattutto nelle gelide notti invernali[/color]
E questo sarebbe un problema? Mamma mia!
E come fa, un astro-fotografo serio che riprende un oggetto in tricromia con pose di molti minuti, per alcune ore ogni notte e per un mese o due di fila? Riparte da dove aveva lasciato, no? Dove sta, il problema?
O monta un portapile da 4 elementi in parallelo, se ti fa sentire più tranquillo, così raddoppi l'autonomia.
E magari, mettici pure un voltmetro, così vedi quanta tensione c'è.

Per risolvere un problema che non è un problema, ti trovi impelagato in problemi reali.

Va bene, io farei così: batteria generica a secco da 12V 4Ah, presa accendisigari "volante" collegata ai poli e alimentatore/caricabatterie USB per auto. Se l'auto è vicina e la presa accendisigari rimane sotto tensione col quadro spento, la batteria non serve, una prolunga sì.

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MessaggioInviato: martedì 15 dicembre 2020, 1:13 
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Iscritto il: giovedì 21 gennaio 2016, 14:23
Messaggi: 594
Tipo di Astrofilo: Visualista
Angelo G. Marsili ha scritto:
....Strana però la storia del powerbank... Posso azzardare l'ipotesi che il powerbank, essendo essenzialmente un caricabatterie portatile, rilasci poca energia; ma anche questo è strano, perché i caricabatterie da parete hanno una capacità da una a due Ampere.
Prova ad alimentare con un caricabatterie da parete, o con una porta USB di un PC.

Il problema sta nella criticità delle batterie al Litio, che per ragioni di sicurezza, hanno un controllo elettronico di limitazione interno di temperatura e di corrente, che in genere permette loro di ricevere (in fase di carica) e restituire (per caricare le batterie dei telefoni e tablet), una corrente massima limitata, uguale o inferiore ai 2 amper.

Però, quando questi power bank che forniscono pochi volt (5 in genere) dovessero alimentare dei motori anche poco potenti come i passo passo di una montatura, il loro assorbimento istantaneo richiederebbe picchi istantanei anche superiori a quella corrente massima controllata di circa 2 amper, (...2 amper con 6 volt forniscono una potenza di 12 Watt..buoni per una "lampadina votiva" e pochi per un motore)

Quindi l'elettronica di controllo va presto in blocco per evitare surriscaldamento e potenziale rigonfiamento pericoloso / esplosione / incendio della batteria se il litio contenuto nei suoi involucri di plastica, viene a contatto con l'aria e l'umidità. Vedi quì le fiamme:
https://www.youtube.com/watch?v=V0Yc8Lup58Q

Per fornire le forti correnti che alimentano i motori delle auto elettriche, servono una quantità enorme di celle al litio, sei volte più leggere delle batterie al piombo, ma contenute in casse d'acciaio blindate per protezione dalle fiamme in caso di incidente con rottura dei contenitori.

Le batterie al piombo sono solo 6 volte più pesanti e più inquinanti di quelle al Litio, ma non presentano i problemi della loro gestione e utilizzo,,e ahimè neanche la limitazione della corrente...

Ecco perchè alle batterie al piombo di qualsiasi capacità, occorre sempre mettere un fusibile da una decina di amper in serie, per evitare che toccando inavvertitamente i fili del polo positivo e negativo, la corrente di corto circuito diventando istantaneamente limitata solo dalla resistenza dei cavi di collegamento, li saldi assieme con una scintilla, e li porti a fusione in pochi minuti nonostante la loro sezione (ecco perchè basta un fusibile da 10 amper ad impedirlo).

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MessaggioInviato: martedì 15 dicembre 2020, 2:21 
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Iscritto il: lunedì 20 luglio 2020, 11:16
Messaggi: 535
Tipo di Astrofilo: Visualista
Quanto può assorbire un aggeggio alimentato a 6V da pile alcaline?
L'autonomia dichiarata in condizioni ottimali è di 72 ore, ossia 3 giorni. Fossero anche 36 ore, l'assorbimento è bassissimo.
Mah!

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MessaggioInviato: martedì 15 dicembre 2020, 4:59 
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Iscritto il: mercoledì 9 maggio 2012, 13:59
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Località: Provincia di Sondrio
Angelo G. Marsili ha scritto:
5 batterie ricaricabili producono 5x1,2V=6V nominali.
4 pile alcaline producono 4x1,5V=6V nominali.
Non mi dire che non lo sapevi, perché non ci credo.

Si, ok, è la risposta che mi aspettavo.
Ora ammetto che non conosco la curva di scarica delle pile aa alcaline e delle eneloop, c'è da dire però che per esperienza le normali pile cedono molto velocemente sotto carico, mentre le Ni-Mh sono molto più lineari nella erogazione della corrente e quindi nel mantenimento della tensione, nel caso particolare delle eneloop poi la resa si moltiplica rispetto ad una alcalina.
Non mi è mai, e dico mai, capitato che ciò che funzioni con delle alcaline non funzionasse con delle ricaricabili, con i flash di una reflex NG60 durano dalle 2 alle 3 volte una alcalina ed il tempo di ricarica del flash rimane costante quasi fino alla fine, sulle alcaline aumentano i tempi di carica dopo pochissimi lampi, un flash ha assortimenti anche piuttosto importanti per caricare il condensatore, credo molto più alti che un piccolo motorino.
Mi spiace ma la teoria degli 0,3 volt in più a vuoto e cariche non mi scombussola, continuo a ritenere superiori una ricaricabile di qualità da 1,2v che mi restano costanti durante la scarica. La cosa più importante è la curva di scarica che di solito si riporta in C10.

Ti riporto una veloce nota che ho trovato:
Cita:
leggendo la tensione di 1,5 V. si può essere portati a ritenere che queste batterie siano più “potenti” delle Ni-Mh che riportano la scritta di “soli” 1,2 V.
In realtà, in virtù della loro elevata resistenza interna, la tensione di queste batterie crolla quando è richiesto il passaggio di correnti anche non particolarmente elevate.

Ho più esperienza con batterie ad alto voltaggio e potenza (a proposito, domani vado a seguire l'istallazione di due nuovi banchi da 300Ah 54V per portare a 1800Ah una stazione di energia e poi a sostituire 2 pacchi da 150Ah su un altra) ma ho decine di eneloop ed amazon basics ricaricabili e ripeto che mai ho avuto problemi con nessun tipo di apparecchio.

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doduz ha scritto:
Mi hai fatto venire un dubbio, quindi ho provato: è indifferente, con o senza pile all'interno il PB si spegne dopo circa 35/40 secondi.

Ok, io ragiono da sistemista, come diceva Spock: se elimini l'impossibile, quello che rimane, per quanto improbabile, deve essere la verità.

Fai questa prova: prendi un carica batterie 5V da 2 o 3A e attaccato allo SA senza pile; vedi se anche così si spegne.

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MessaggioInviato: martedì 15 dicembre 2020, 11:45 
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Simone Martina ha scritto:
Fai questa prova: prendi un carica batterie 5V da 2 o 3A e attaccato allo SA senza pile; vedi se anche così si spegne.

Se collegato ad un normale alimentatore da cellulare rimane acceso. Lo SA ha problemi solo con i PB (quasi tutti) nel caso sia l'unico dispositivo collegato.
Una soluzione potrebbe essere quella di far alimentare dal PB anche la DSLR, tramite una falsa batteria.

Donato.


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MessaggioInviato: martedì 15 dicembre 2020, 12:48 
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JohnHardening ha scritto:
...ho decine di eneloop ed amazon basics ricaricabili e ripeto che mai ho avuto problemi con nessun tipo di apparecchio.

Tranne quelli calibrati per funzionare con tensioni oltre un limite specifico, ad esempio con delle ricaricabili (1,2 V perfettamente cariche), una vecchia compattina olympus non mi va perché indica tensione insufficiente (e quindi batteria scarica, spegnendosi automaticamente) e anche il canoncino (canon 10x30 is II) ha lo stabilizzatore "ondivago" (continue "microsfocature" a stabilizzazione attiva, indice di batterie scariche).

Magari non è il caso delle montature, ma solo per dire che la tensione nominale di 1,2 V delle ricaricabili, purtroppo non va bene per tutti i dispositivi.

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Può essere, per ora non mi è mai capitato.
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