Perbacco che realizzazione!!!
Emiliano, tanto di cappello e onore agli impavidi realizzatori!
Immagino le difficoltà nel registrare il portalastre e mantenere l'ortogonalità dell'obiettivo nemmeno poi tanto
chiuso (f/5,6).
Suppongo poi che le pellicole piane le stampavate a contatto, anche perchè gestire quel formato per
stampa ad ingrandimento, occorrevano ingranditori giganteschi, grandi per lo meno quasi come la camera oscura
amatoriale di quei tempi!
A questo punto sarei curiosissimo di vedere qualche foto del cielo realizzata con siffatta strumentazione:
ti è rimasta qualche foto astronomica?
Mi ricorda il tempo in cui anch'io tentai di adattare degli obiettivi Schneider-Kreuznach corretti per il 20x25cm
e con i quali mi trovavo a lavorare per altre faccende.
Mi scontrai quasi subito con i pesi che erano da considerare, dimostrandosi in pratica del tutto inadatti per le
montature equatoriali commerciali di quei tempi.
Non dico che rinunciai del tutto, qualche tentativo lo feci anche, ma le flessioni erano talmente tante e difficilmente
controllabili. Credo di essere stato tra i pochi a montare in parallelo una Sinar P2, camera a banco ottico per il formato
20x25cm (centimetri), su una Losmady G11!
Ripiegai ben presto su una Sinar F2 10x12cm, ma i problemi rimasero gli stessi. Qualche lastra piana diapositiva a colori
astronomica comunque la conservo ancora, se ho tempo ne mostrerò volentieri gli esiti...
Tempi pioneristici quelli per chi si prodigava nell'autocostruzione sviluppavano ingegno e capacità adattive, molto diversi
da quelli attuali dove la
pappa è quasi sempre, tutta pronta e subito disponibile!

Cari saluti,
Danilo Pivato