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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 7 novembre 2020, 12:02 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9618
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Pubblico una recente immagine fotografica, ottenuta ieri sera da remoto dal BBO, di questa cometa
periodica ormai prossima al perielio (17 novembre), approfittando anche per illustrare la storia
della sua scoperta che mi auguro porti a qualche spunto di riflessione.

La 156P/Russell-LINEAR è una cometa periodica scoperta nella notte del 3 settembre 1986
dall'astronomo australiano Kenneth S. Russell (scopritore e co-scopritore con all'attivo ben 13 comete)
del Siding Spring Observatory - Australia il quale, esaminando una lastra fotografica scattata da un collega
per mezzo del telescopio Schmidt da 3,6 metri, si accorse di una "scia anomala diffusa" di 17^ magnitudine.

Il 25 settembre, sempre con lo stesso telescopio al fine di determinarne l'orbita (ricordo che occorrono
almeno tre diverse osservazioni in tre distinte date per ottenerla, ma anche per attribuirne la scoperta),
venne realizzata una seconda lastra da Malcom Hartley (astronomo inglese che lavorava presso il telescopio
UK Schmidt del Siding Spring Observatory, Australia) dove, sia lo stesso Russell e sia successivamente e
indipendentemente Robert H. McNaught (il talentuoso scopritore di comete), non riuscirono ad individuare la
cometa in oggetto, inserendola quindi nel gruppo di comete andate perdute.

Ma la storia non finisce qui. Occorre infatti attendere il 1993 per avere altre notizie sulla (pseudo) cometa
156P/Russell-LINEAR, quando Carolyn Jean Spellmann Shoemaker, astronoma statunitense moglie del famoso
e compianto geologo-astronomo Eugene Merle Shoemaker, senza rendersene conto individuò come
pianetino, denominato in seguito 1993 WU, la cometa 156P/Russell-LINEAR, su alcune lastre fotografiche
ottenute con il piccolo telescopio Schmidt da 46cm di Mt. Palomar. Fu la stessa astronoma a calcolare per questo
nuovo oggetto, le posizioni per il 19 e per il 20 novembre 1993.
In quell'occasione purtroppo non furono fatti ulteriori approfondimenti!

La storia della nostra pseudo cometa prosegue in quanto ci fu una terza volta in cui venne ritrovata, questa volta
nel 2000 per mezzo della survey automatica LINEAR, dove venne impressa su 5 immagini elettroniche ottenute
il 31 agosto.
In quella circostanza venne ancora una volta ribattezzata con una nuova disegnazione: 2000 QD181.

Come se non bastasse ancora la stessa survey LINEAR ottenne, sempre nel 2000, altre tre nuove esposizioni relative al
5 settembre.
Altre tre immagini furono poi ottenute il 6 novembre 2000 e, per finire, ulteriori fotografie furono eseguite il 5 e il 7
dicembre dove, tutte insieme, contribuirono a ri-formulare inconsapevolmente una nuova denominazione (la terza!)
per lo stesso oggetto: 2000 XV43.

Per concludere questa NON poi tanto anomala circostanza in ambìto professionale, abbiamo Timothy B. Spahr, un
astronomo statunitense, il primo che finalmente riuscì a fare un poco di ordine sulla caotica storia della cometa
156P/Russell-LINEAR pubblicando il 20 gennaio 2001, per mezzo della circolare MPEC 2001-B13, che sia l'oggetto:
2000 XV43, sia 2000 QD181 e sia 1993 WU, altro non erano che gli stessi identici corpi celesti
che a loro volta e, con successivi approfondimenti protratti nel tempo, portarono a concludere nell'aprile del 2003,
sempre ad opera dello Spahr, che la cometa scoperta inizialmente nel 1986 da Kenneth S. Russell altro non era che
lo stesso identico soggetto!


https://www.danilopivato.com/solar_syst ... 11.06.html

Cari saluti,
Danilo Pivato

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MessaggioInviato: sabato 7 novembre 2020, 19:03 
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Messaggi: 1322
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Top :ook:


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MessaggioInviato: sabato 7 novembre 2020, 23:43 
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Iscritto il: giovedì 29 ottobre 2020, 20:36
Messaggi: 53
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mi ricorda la storia della 7968 Elst–Pizarro che ha mostrato caratteristiche da asteroide per poi "trasformarsi" e venir riscoperta in cometa una volta al perielio.
Sarei pronto a scommettere che se molti asteroidi venissero magicamente portati a distanze minori dal Sole inizierebbero a comportarsi da comete, dopotutto le due macro-classi (asteroidi e comete) hanno molti più punti di sovrapposizione (chimica, strutturale e dinamica) di quanto normalmente si pensi.
Bello scatto, ma chetttelodicoaffà :mrgreen:

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MessaggioInviato: martedì 10 novembre 2020, 19:32 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9618
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Frutexites ha scritto:
Sarei pronto a scommettere che se molti asteroidi venissero magicamente portati a distanze minori dal Sole inizierebbero a comportarsi da comete, dopotutto le due macro-classi (asteroidi e comete) hanno molti più punti di sovrapposizione (chimica, strutturale e dinamica) di quanto normalmente si pensi.



Sono dello stesso parere, e se ricordo bene, in questi ultimi anni ne abbiamo visti diversi di pianetini trasformarsi in comete!
Grazie anche a Sauveur e cari saluti!

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: martedì 10 novembre 2020, 21:44 
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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


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MessaggioInviato: mercoledì 11 novembre 2020, 10:58 
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Grazie Ippo!

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