Sabato 17 Ottobre in Appennino, in quel di Loiano dove staziona il CPC800 in attesa di dare il meglio di sè in un cielo veramente sbalorditivo; già un neofita come il sottoscritto alle prese con i numerelli di seeing e Bortle riesce a capire ad occhio nudo che sarebbe stata una serata interessante.
Solito paio d'ore di acclimatamento del tubo che ha tutto il tempo necessario per scendere da 15 a 7 gradi centigradi presenti nel solito balcone/osservatorio che copre da NE a SO, ore durante le quali mia moglie ed io abbiamo affrontato un pasto "frugale" a base di crescentine montanare, affettati vari, formaggi misti e sottaceti... Beh, per affrontare a testa alta qualche ora al freddo bisogna essere preparati.
Ore 2230...scatta l'ora X: azione combinata, il GPS raccoglie i dati necessari mentre vestito come Bibendum ( l'omino Michelin ) mi appresto a fare il punto della situazione....che puntualmente nel passaggio da teoria a realtà - da casa a balcone - varia di brutto! In programma c'erano Marte e Urano ( comunque incrociati più tardi ) ma quelle macchioline lassù mi hanno incuriosito..
Raccolta dati:
Calma di vento e cielo sereno.
Freddo secco sui 7 gradi, così dice il termometro con le stelle alpine disegnate appeso in balcone.
Bortle 4
Seeing Pickering 6 forse 7 come suggerito da Volpetta...e se lo dice lui mi fido.
Orario di osservazione dalle 2230 fino alle 2.
CPC800 con Hyperion 30, Morpheus 12,5 ed 8 FF detto "Cagnotto" ( quello che si tuffò dal balcone ).
Allineamento al Sistema Solare utilizzando Marte centrato con l'8 Flat Field.
Bersaglio:
Auriga ed i suoi Ammassi! Lo avevo visto una volta su Stellarium...manco lo conoscevo questo Auriga!
M36 detto anche Ammasso Girandola, contiene un discreto numero di stelle anche se tra quelli visti in questa sessione osservativa mi sembra il più piccolo, nonostante abbia un diametro di 14 anni luce, e già il pensiero di visualizzare tutta quella distanza dentro un oculare ti toglie il fiato, a ben pensarci, ed io sono facile a farmi prendere da queste elucubrazioni mentali pseudo filosofiche dove inizi a considerare quanto siamo piccoli ed insignificanti e questo stato d'animo mi accompagnerà sempre durante le mie sessioni osservative, convincendomi che debba essere l'essenza finale di ciò che stiamo facendo.
Quella bella applicazione da smartphone mi racconta che essendo un sistema relativamente giovane ovviamente non presenta giganti rosse ma diamo tempo al tempo, vedremo tra un pò.. intanto si presenta ben definito all'oculare, sia al 30 e soprattutto al 12,5mm che lo riempie per bene; è piacevole restare a ciondolare tra le varie stelle che compongono questa figura un pò disordinata.
Mi sposto su
M37, bellissimo che quasi ti fa rimpiangere di aver trascorso tempo in compagnia del piccolino, una ricchezza di stelle che non finisce più mentre con l'occhio spazi ovunque nel campo apparente degli oculari disponibili e già a bordo del tubone. Mi sono dimenticato i guanti, devo stringere bene durante i cambi sul diagonale onde evitare "cadute"...
Questo Ammasso contiene una moltitudine si stelle, forse oltre 500 coprendo un'area molto estesa e, sempre secondo SkySafari, dista 4600 a.l. e a differenza del precedente M36 si presenta più regolare, anche se lo splendore di un simile agglomerato di diamanti prende il sopravvento sulla forma e la dimensione, è sempre un bel vedere, e già ad occhio nudo capisci che qualcosa ti aspetta per mostrarti le meraviglie del Cielo. Ciò che non dice l'app è che ti scappa un wow quando le stelle ti entrano tutte assieme nella retina oculare.
Infine
M38, dalla forma molto regolare e luminoso su un fondocielo abbastanza scuro ma non molto contrastato, conosciuto col nome di
ammasso Stella Marina per via della suggestione visiva creata da una manciata di stelle più luminose di altre.
Indugio ancora, mi dispiace defilarmi da ospiti finora sconosciuti, però il dio della guerra è là che mi aspetta, mentre un altro Ammasso fa capolino dietro gli abeti... ma le Pleiadi saranno fonte di altre ispirazioni future.
Il resto della serata è proseguito al cospetto di Marte ed Urano, il primo di questi mai visto così nitido: peccato non aver con me un 5mm, forse l'avrei usato con profitto.
Cieli sereni e bui.