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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Il segreto del successo
MessaggioInviato: mercoledì 17 giugno 2020, 8:08 
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Vincenzo della Vecchia ha scritto:
Intanto riporto alcune recenti dichiarazioni di Peach. "After more than a decade of improvement we have now reached the theoretical limits of 35-40 aperture telescopes. We have now finally reached a time where fielding larger aperture for purposes of higher resolution has become possible."
Secondo lui l'evoluzione è verso i grossi Dobson, e visto che per sfruttare le loro aperture ci vuole il seeing con la S, a suo parere ci si sposterà verso l'astrofotografia da remoto (almeno chi potrà lo farà).

Risuscito questo topic per non aprirne un altro apposta. Come qualcuno che ha fb forse ha visto, Damian ha pubblicato sulla sua pagina un Obsession 20" f/4, chiedendo consigli ai conoscitori di questo strumento per un upgrade del suo (anzi suoi) leggendario C14.
Non è dato sapere se lo voglia usare a casa sua in UK, oppure da Barbados o altri siti del genere, credo tuttavia la sua sia una scelta piuttosto naturale, visto che può ben dire di aver portato al limite i 14 pollici in alta risoluzione ed è forse rimasto deluso dal seeing ballerino nel sito del Chilescope (questo in realtà vale anche per me, avendo ormai da più di un anno acquistato del tempo telescopio che non riesco ad utilizzare).
Anch'io mi chiedo talvolta, non volendo passare per il C14 che ha troppi compromessi, cosa farò quando un domani vorrò fare l'upgrade del Cass da 12". Avendo una postazione fissa, il problema non si pone: 18" o 20" in configurazione Cassegrain o DK su equatoriale, ma a casa mia per vari motivi non la posso installare. Ed ecco lo "spettro" del Dobson prendere rapidamente forma.
Non c'è dubbio, a mio avviso, che questo schema sia in teoria adattabile all'hi-res ed abbia anche alcuni innegabili punti di forza, innanzittutto le ottiche per le quali c'è modo di averne di eccellenti a prezzi ragionevoli (Zen e Giacometti in Italia, Zambuto, Lockwood, ed altri all'estero). Gli strumenti tendono ad avere leve piuttosto lunghe ed essere quindi sensibili alle vibrazioni e ai colpi di vento, nonché con il primario pericolosamente vicino alla fonte di calore del pavimento, ed inoltre c'è sempre la rotazione di campo. Per quest'ultima, o si compra un derotatore/tavola equatoriale dual axis di qualità, che costano quasi quanto le ottiche, oppure si motorizzano i due assi AltAz e ci si affida alla derotazione via software con WinJupos. Quest'ultima soluzione è stata illustrata con dovizia da Christophe Pellier, secondo la cui autorevole opinione il risultato è pressoché identico a quello ottenibile su equatoriale. In realtà per video brevi la derotazione non sarebbe nemmeno necessaria, ma la vedo dura in tricromia e con seeing meno che ottimo.
La soluzione Dobson è insomma interessante, tanto che io stesso, invece di venderlo, ho fatto rifare le ottiche del mio 14" xxg Orion per iniziare in futuro ad usarlo in hi-res, passando eventualmente al diametro superiore se e quando i risultati mi convinceranno.
Sulla carta in definitiva il Dobson funziona, sebbene mostri alcuni limiti per un lavoro che logicamente non è nato per fare, e tecnicamente il suo utilizzo è stato sviscerato ormai da anni e pure abbastanza a fondo con alcuni validi contributi anche dall'Italia (sebbene spesso invischiati nelle polemiche e difficilmente fruibili). Devo però dire che le immagini fatte da un 18" o anche 20" che abbiano limpidamente superato la risoluzione di un C14 si contano sulle dita di una mano, forse per questioni di seeing o anche perché sono ancora in pochi ad usarli; e chissà se il blocco maggiore sia alla fine non quello tecnico ma quello psicologico.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il segreto del successo
MessaggioInviato: mercoledì 17 giugno 2020, 11:15 
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Vincenzo della Vecchia ha scritto:
[cut]. Avendo una postazione fissa, il problema non si pone: 18" o 20" in configurazione Cassegrain o DK su equatoriale, ma a casa mia per vari motivi non la posso installare. Ed ecco lo "spettro" del Dobson prendere rapidamente forma.[cut]


c'è una terza via che, magari, potresti prendere in considerazione, cioè una postazione remota non troppo lontana da casa ma con cieli decenti.
per esempio il mio paesello in basilicata, sul pollino, gode di una serie di caratteristiche molto allettanti (almeno per il deep, onestamente non so la qualità del cielo per l'hi-res, ai livelli che possono interessare te): cielo buio, case praticamente in regalo, buona connessione adsl, criminalità sconosciuta e, quando dovrai andare a fare installazioni o manutenzione, cibo ed ospitalità eccezionali :D

insomma se potessi installare un 18-20" in qualche casetta poco fuori dal centro abitato con minime modifiche per accedere al cielo da remoto potresti avere risolto.

due cose da valutare: qualità del cielo, appunto, per hi-res e meteo spesso inclemente (soprattutto per il vento, ma anche le nuvole…)

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 Oggetto del messaggio: Re: Il segreto del successo
MessaggioInviato: mercoledì 17 giugno 2020, 11:47 
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 Oggetto del messaggio: Re: Il segreto del successo
MessaggioInviato: mercoledì 17 giugno 2020, 12:03 
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davidem27 ha scritto:
Ricordo intere schiere di pale eoliche dalle tue parti, Antò...


io, invece, non ne ricordo nessuna ;)
di quale zona stai parlando esattamente?

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 Oggetto del messaggio: Re: Il segreto del successo
MessaggioInviato: mercoledì 17 giugno 2020, 12:55 
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Cita:
c'è una terza via che, magari, potresti prendere in considerazione, cioè una postazione remota non troppo lontana da casa ma con cieli decenti.


Sì, Tuvok, anche questo si potrebbe fare, il seeing locale però sarebbe da valutare molto attentamente prima di affrontare una spesa simile. I siti del Matese, che conosco piuttosto bene, sono sovente sottovento e sovente hanno seeing cattivo.
Il prossimo step che ho in mente è quello di salire su qualche monte adatto qui vicino (pensavo al Cervati) trasportando l'attrezzatura lì sopra. Ma non certo il 12" o il 14", partirei con l'8" per fare qualche prova e vedere come va la gestione di un setup itinerante, dato che finora non ho mai provato. Il seeing sulla costa tirrenica è mediamente buono, e se è buono dal mio sito in pianura, togliendo altri 2 km di atmosfera densa e turbolenta non può che migliorare.
Nel mio post precedente non dico in realtà nulla di nuovo, si sa cosa occorre e quanto costa (il setup che ho in mente io non è certo low cost solo per il fatto di essere un dobson).
Faccio notare, perché prima l'ho dimenticato, l'antiretorica delle parole di Peach ("..after more than a decade of improvement we have now reached the theoretical limits of 35-40 aperture telescopes") che parla al plurale e soprattutto facendosi precedere da decine o centinaia di immagini sensazionali.
Prima i fatti, poi eventualmente le chiacchiere.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il segreto del successo
MessaggioInviato: mercoledì 17 giugno 2020, 17:53 
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Cita:
Il seeing sulla costa tirrenica è mediamente buono, e se è buono dal mio sito in pianura, togliendo altri 2 km di atmosfera densa e turbolenta non può che migliorare.


Non concordo su questa teoria, seeing e trasparenza non vanno sovente a "braccetto" ovvero spesso il seeing buono è in pianura con cielo lattiginoso e poco trasparente mentre per il Deep allora concordo con l'altitudine.
Poi invece può darsi che sei fortunato e trovi il buon seeing in alto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il segreto del successo
MessaggioInviato: mercoledì 17 giugno 2020, 18:02 
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tuvok ha scritto:
di quale zona stai parlando esattamente?

Ti rispondo in privato per non inquinare troppo il thread che parla totalmente di altro.
Cita:
Non concordo su questa teoria, seeing e trasparenza non vanno sovente a "braccetto" ovvero spesso il seeing buono è in pianura con cielo lattiginoso e poco trasparente mentre per il Deep allora concordo con l'altitudine.

Comunque ci sono masse d'aria in meno, quindi turbolenza in meno.
Ed è facile, all'interno della troposfera, notare come ci siano correnti con direzioni diverse a diverse altitudini.
Questo però implica anche il dover trovare una postazione in altura che non sia soggetta a correnti degli strati più bassi che seguono l'orografia del territorio.
Condizione difficile nei passi d'alta montagna, per esempio.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il segreto del successo
MessaggioInviato: mercoledì 17 giugno 2020, 20:25 
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vaelgran ha scritto:
Non concordo su questa teoria, seeing e trasparenza non vanno sovente a "braccetto" ovvero spesso il seeing buono è in pianura con cielo lattiginoso e poco trasparente mentre per il Deep allora concordo con l'altitudine.
Poi invece può darsi che sei fortunato e trovi il buon seeing in alto.


Vaelgran, non diciamo cose diverse. Sono stato un po' succinto nel mio intervento. Intendevo dire che se dal mio sito ho un buon seeing, salendo idealmente sulla verticale di 2 km il seeing non potrà che essere migliore. Il Cervati è abbastanza vicino al mare e suppongo che i venti che portano buon seeing da me portino buon seeing anche lì sopra, ma non sostengo affatto che andare in quota sia sempre meglio, anzi, altrove ho affermato il contrario. E' vero però che l'atmosfera è riscaldata essenzialmente dal terreno, e non dal Sole come si crede comunemente, e i primi 2 o 3 km (il famoso Planet Boundary Layer che è un concetto meteorologico e non astronomico) sono quelli che decidono il livello di turbolenza quando manca il jet stream. Sul mio taccuino ho registrato molte sessioni pessime per tale motivo.
Le isole di calore urbane, rese tali dall'influenza antropica (gas di scarico dei motori a c.i., dei camini, industriali, ecc.) esemplificano bene il concetto. Basta spostarsi di pochi km, e andare in aperta campagna, per notare un significativo decremento della scintillazione stellare.
L'interesse nell'andare in quota (il Cervati è la cima maggiore della Campania) consiste nel liberarsi di questi effetti nefasti, posto che non si cada dalla padella nella brace mettendosi sottovento a un'altra montagna. Occorre studiare l'assetto dei venti e testare la qualità del luogo, quanto all'affidarsi alla fortuna se hai letto questo thread saprai la mia opinione.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il segreto del successo
MessaggioInviato: giovedì 18 giugno 2020, 19:00 
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Buona fortuna con le Ottiche.
http://www.ux.uis.no/saf/nyhetsarkiv/ve ... escope.htm


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 Oggetto del messaggio: Re: Il segreto del successo
MessaggioInviato: giovedì 18 giugno 2020, 19:35 
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Ah, non mi dire, un'altra ciofeca di specchio con un test interometrico perfetto.
Sulla struttura non saprei perché mi devo documentare (e studiare il maledetto Kriege), ma sulle ottiche ho le idee molto più chiare, o Zen o Zambuto, con preferenza a quest'ultimo.
Carl ha voluto rilavorare il 10" destinato al mio Sumerian, perché non completamente soddisfatto della figura al centro (benché questo sia nell'ombra del secondario!) e dopo un paio di settimane mi ha inviato il Ronchigramma. Sono molto curioso di provare questo specchio allo star test, dovrebbe arrivare domani.


Allegati:
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