Vincenzo della Vecchia ha scritto:
Intanto riporto alcune recenti dichiarazioni di Peach. "After more than a decade of improvement we have now reached the theoretical limits of 35-40 aperture telescopes. We have now finally reached a time where fielding larger aperture for purposes of higher resolution has become possible."
Secondo lui l'evoluzione è verso i grossi Dobson, e visto che per sfruttare le loro aperture ci vuole il seeing con la S, a suo parere ci si sposterà verso l'astrofotografia da remoto (almeno chi potrà lo farà).
Risuscito questo topic per non aprirne un altro apposta. Come qualcuno che ha fb forse ha visto, Damian ha pubblicato sulla sua pagina un Obsession 20" f/4, chiedendo consigli ai conoscitori di questo strumento per un upgrade del suo (anzi suoi) leggendario C14.
Non è dato sapere se lo voglia usare a casa sua in UK, oppure da Barbados o altri siti del genere, credo tuttavia la sua sia una scelta piuttosto naturale, visto che può ben dire di aver portato al limite i 14 pollici in alta risoluzione ed è forse rimasto deluso dal seeing ballerino nel sito del Chilescope (questo in realtà vale anche per me, avendo ormai da più di un anno acquistato del tempo telescopio che non riesco ad utilizzare).
Anch'io mi chiedo talvolta, non volendo passare per il C14 che ha troppi compromessi, cosa farò quando un domani vorrò fare l'upgrade del Cass da 12". Avendo una postazione fissa, il problema non si pone: 18" o 20" in configurazione Cassegrain o DK su equatoriale, ma a casa mia per vari motivi non la posso installare. Ed ecco lo "spettro" del Dobson prendere rapidamente forma.
Non c'è dubbio, a mio avviso, che questo schema sia in teoria adattabile all'hi-res ed abbia anche alcuni innegabili punti di forza, innanzittutto le ottiche per le quali c'è modo di averne di eccellenti a prezzi ragionevoli (Zen e Giacometti in Italia, Zambuto, Lockwood, ed altri all'estero). Gli strumenti tendono ad avere leve piuttosto lunghe ed essere quindi sensibili alle vibrazioni e ai colpi di vento, nonché con il primario pericolosamente vicino alla fonte di calore del pavimento, ed inoltre c'è sempre la rotazione di campo. Per quest'ultima, o si compra un derotatore/tavola equatoriale dual axis di qualità, che costano quasi quanto le ottiche, oppure si motorizzano i due assi AltAz e ci si affida alla derotazione via software con WinJupos. Quest'ultima soluzione è stata illustrata con dovizia da Christophe Pellier, secondo la cui autorevole opinione il risultato è pressoché identico a quello ottenibile su equatoriale. In realtà per video brevi la derotazione non sarebbe nemmeno necessaria, ma la vedo dura in tricromia e con seeing meno che ottimo.
La soluzione Dobson è insomma interessante, tanto che io stesso, invece di venderlo, ho fatto rifare le ottiche del mio 14" xxg Orion per iniziare in futuro ad usarlo in hi-res, passando eventualmente al diametro superiore se e quando i risultati mi convinceranno.
Sulla carta in definitiva il Dobson funziona, sebbene mostri alcuni limiti per un lavoro che logicamente non è nato per fare, e tecnicamente il suo utilizzo è stato sviscerato ormai da anni e pure abbastanza a fondo con alcuni validi contributi anche dall'Italia (sebbene spesso invischiati nelle polemiche e difficilmente fruibili). Devo però dire che le immagini fatte da un 18" o anche 20" che abbiano limpidamente superato la risoluzione di un C14 si contano sulle dita di una mano, forse per questioni di seeing o anche perché sono ancora in pochi ad usarli; e chissà se il blocco maggiore sia alla fine non quello tecnico ma quello psicologico.