ippogrifo ha scritto:
Pienamente d'accordo su quello.
Ma mi son fatto l'idea che il "lungo termine" non sia affatto "lungo" neanche per quelli che oggi si credono al sicuro.

idem ed è ovvio che siamo d'accordo con te Antonio su quelle "sottili" differenze che evidenzi.
bisogna anche considerare che parte dell'appeal del progetto starebbe nel portare la rete laddove non arriva - e non arriva precisamente laddove ci sono problemi con l'acqua potabile etc...
non sottovaluto il potere della rete e, anche senza considerare tutte le opportunità "formative", so per esperienza diretta quanta differenza faccia per certe popolazioni avere la possibilità di comunicare più facilmente di quanto non fosse possibile anche solo vent'anni fa.
nondimeno stiamo parlando di luoghi dove magari non ci sono né l'acqua corrente né l'elettricità, o ci sono per poche ore al giorno o solo per alcune fette della popolazione e magari gli altri stanno in case fatte con mattoni di fango che si sciolgono ogni anno all'arrivo del monsone e la malaria è endemica...credo che nella gerarchia dei problemi da affrontare internet veloce non sia una priorità.
in più, stando al ragionamento di Mauro (che mi sembra ben fondato su dati e competenze che io non, ma che lui ha) mi sembra che lo stesso risultato si potrebbe ottenere altrimenti e forse pure meglio.